Creato da sdchiara il 06/11/2014

Segreti di Mestieri

Il Blog di Scuola Diffusa

 

Orafo professionista? Vai dietro il bancone ad imparare dalla pratica

Post n°4 pubblicato il 26 Novembre 2014 da sdchiara
 

 

Alla ricerca di storie di professionisti affermati in grado di fornirci un esempio su come si arriva a realizzare la propria passione, Scuola Diffusa raccoglie i racconti dei loro inizi e indaga quale ruolo ha avuto la formazione professionale in tutto ciò.

Scopri quello che ci ha raccontato un orafo udinese che da anni svolge questa professione.

Ragazzi, bisogna imparare dalla pratica e stare "dietro il bancone".

 

Vieni a leggere tutto l'articolo sul nostro blog

 
 
 

La lezione si fa operativa. Per imparare dalla pratica

Post n°3 pubblicato il 20 Novembre 2014 da sdchiara
 

Messaggero Veneto di 19 novembre 2014: Le basi partono sempre da lontano e si rovescia il rapporto tra insegnante e studente: arrivano le lezioni ”capovolte”, di Federico Sanjust.

L'articolo ci riguarda da vicino come Scuola professionale online che si occupa di formazione intesa come formazione professionale.

Tra formazione scolastica e cambiamento della metodologia di insegnamento di cui si parla qui e formazione professionale, l'associazione è facile.

La “flipped classroom” è il capovolgimento suggerito nel testo citato dall’articolo. Applicata alla scuola primaria, secondaria e via dicendo,  può essere un buon punto di partenza anche per la formazione professionale del futuro, più efficace e pratica.

Spazio quindi alla novità anche in ambito scolastico, sulla scia dell'integrazione sempre più frequente tra scuola e lavoro, tra scuola e apprendistato, una tendenza di cui si parla molto oggi.

Parola d'ordine Imparare dalla pratica.

Approfondisci l'articolo su scuoladiffusa.it





 
 
 

Come diventare massaggiatore della nazionale di ciclismo? Storia di Albina

Oggi Scuola Diffusa continua la sua indagine nel mondo dei professionisti e delle professioni aggiungendo un altro tassello. Abbiamo incontrato Albina Di Santolo, massofisioterapista della nazionale italiana di ciclismo e titolare del suo studio privato a Basaldella, in provincia di Udine.

Per chi pensa che una certa formazione professionale sia legata quasi indissolubilmente al fatto di essere uomini o donne, sarà utile, come lo è stato per noi, scoprire che tante volte ci si basa su presupposti errati riguardo a determinati percorsi e corsi professionali.

 

Nel caso specifico abbiamo voluto raccogliere la testimonianza di una professionista che a un certo punto della sua vita ha scelto un percorso di formazione professionale  per l’appunto non scontata per una donna, cioè quello che l’ha portata a diventare massaggiatore sportivo e lavorare a stretto contatto con gli atleti.

Sul blog puoi leggere la sua intervista integrale, dove si mettono in luce le difficoltà, i malintesi a volte comici, le soddisfazioni e i paradossi di cui è costellata la sua carriera professionale che l’ha portata oggi a diventare un massaggiatore donna della nazionale.

 


 
 
 

La scelta professionale di Samanta. Parrucchiera made in Italy a Baku

Post n°1 pubblicato il 06 Novembre 2014 da sdchiara

Dopo aver letto questa storia italiana sul Fatto Quotidiano ci siamo interrogati non tanto sulle motivazioni che spingono una professionista parrucchiera ad emigrare, quanto sul bagaglio di competenze pratiche che è necessario possedere e portarsi appresso, ovunque si scelga di svolgere il proprio mestiere con successo

 

 

Il Fatto Quotidiano qualche giorno fa ha raccontato la storia di Samanta,parrucchiera udinese che ha lasciato l’Italia per realizzare il proprio sogno all’estero portando niente meno che a Baku, in Azerbaijan, lo stile italiano.

Come ci è riuscita?

Non è sicuramente solo merito del made in Italy e del forte richiamo che mantiene nei mercati esteri, ma le componenti fondamentali che le hanno permesso di raggiungere questo risultato così lontano da casa sono la competenza e la professionalità acquisite entrambe in Italia, attraverso un percorso lavorativo basato sulla pratica.

La spinta iniziale è data naturalmente da una forte passione per il proprio mestiere, ma, ed è questa, secondo noi, la preziosa lezione da trarre dall’articolo, ci vogliono competenze e conoscenze per emergere all’interno di un mercato che, come noi tutti possiamo intuire, sarà sempre più orientato oltre i confini nazionali .

L’importante quindi è essere padroni del proprio mestiere, avere avuto unaformazione professionale completa, non solo teorica, ma soprattuttopratica.

Se aveste le competenze di Samanta, avreste il coraggio di fare come lei?

 

 

Vieni a trovarci su www.scuoladiffusa.it

 
 
 

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