Creato da farinata72 il 21/10/2011

Una scuola diversa!

Appunti sulla scuola ... e non solo

 

 

La solita fuffa: a scuola solo i tablet!

A volte viene veramente da chiedersi se chi ci governa sia stato selezionato per il suo pressapochismo e per la sua incapacità di affrontare e di risolvere i problemi.
Oppure per la sua capacità di fare solo annunci e proclami in tutte le salse, senza avere uno straccio di concretezza.
Con il decreto n.179 del 18 ottobre (che fa parte del gruppo di leggi definito Digitalia), il governo avrebbe stabilito che a partire dal prossimo anno (2013-2014) in tutte le scuole superiori, verrà eliminata l’adozione di testi e verranno i testi digitali e i tablet.
Dal 2014/15 poi, questo provvedimento sarà applicato anche alle scuole primarie e secondarie.
"Oh, meno male!", si dirà!, "Finalmente uno che vuole modernizzare l'Italia! E voi sempre lì a criticare! Non vi va mai bene niente!"
No, non è che ci va mai bene niente!
La digitalizzazione ci andrebbe bene, se fosse vera!

Vediamo allora di capire perché non può essere vera e perché la legge e il giubilo di Profumo non sono nient'altro che la solita fuffa.
I tablet dovrebbero essere comprati dalle famiglie. E fin qui, va bene. Ma -e qui sta la fuffa- per chi non può permetterselo, la scuola dovrà obbligatoriamente prestargliene uno.
La scuola!
Cioè, quelle stesse scuole che hanno i banchi primo-Novecento ormai distrutti, serrande e finestre rotte, bagni scassati; quelle stesse scuole che devono chiedere il contributo ai genitori per comprare la carta igienica, che non riescono a pagare neanche le supplenze (tanto che spesso gli alunni vengono divisi in altre classi); quelle stesse scuole senza una lira (no, un euro: una lira!!!) dovranno obbligatoriamente fornire a chi ne ha bisogno di un tablet!!!!!!

E con cosa li compreranno questi tablet, di grazia?

Potrebbe anche essere un'idea giusta, ma solo se i fondi arriveranno dal Ministero.
E qui casca l'asino.
Perché, all'inizio di settembre, il buon Profumo aveva promesso che da quest'anno ci sarebbero stati solo registri digitali; che i prof. avrebbero spedito via web ai genitori i voti; che tutto si sarebbe digitalizzato, ma "senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”, cioè sempre a carico delle scuole.
E tutto il cartaceo sarebbe finalmente sparito.
E così è stato: il cartaceo è sparito, ma il digitale non è arrivato!
Così, o le scuole avevanodei registri avanzati dagli anni passati, oppure sono dovuti andare avanti (finora) con fotocopie, blocchi di cata, agende. Carta igienica no, perché non ce n'era più, non era avanzata!
Ora, pare che man mano i registri cartacei stiano arrivando (quando ormai siamo quasi a Natale).
Ma Profumo non ne sa nulla, per lui è ancora tutto digitalizzato.
La rivoluzione digitale è fallita a sua insaputa!

 

 

 

 
 
 

Perché alcune scuole riducono l'orario!

Post n°3 pubblicato il 26 Ottobre 2011 da farinata72
 

Negli ultimi due anni, alcune scuole hanno ridotto l'orario.
Perché? Cosa è successo?
Forse c'entraranno i tagli della Gelmini?

Cerchiamo di capire cosa è successo.
Fino a due anni fa, dalla struttura oraria di alcune materie, avanzavano delle ore. Queste ore non venivano sprecate; i prof. non se ne andavano a spasso, a divertirsi e a sprecare il denaro pubblico. Ma venivano utilizzati per fare le supplenze.
Naturalmente, qualunque insegnante preferisce impiegare le ore in lezioni, piuttosto che in supplenze: queste ultime infatti, non hanno alcuna utilità didattica e sono estremamente alienanti, visto che -soprattutto alle Medie- consistono nel "tener buoni i ragazzi".
Nessuno che ami insegnare ama anche fare le supplenze!
Detto questo, un'utilità comunque c'era: le ore in più erano "a disposizione" e venivano quasi sempre utilizzate per sorvegliare i ragazzi nelle ore di buco.

Con la riforma Gelmini (anzi, Tremonti), le ore "a disposizione" sono scomparse. Tutti devono dedicare l'orario pieno a fare lezione. Molti hanno gridato: "Urrahhh!", perché così si è passati a fare cose utili e non più i semplici baby-sitter.
Tra questi c'ero anch'io.

Però c'è un però (come al solito)!
Se le ore "a disposizione" non ci sono più, in caso di assenza di un collega (o di nomina ancora non effettuata), chi va a fare supplenza?

Vi pare che la Gelmini (anzi Tremonti) non ci abbia pensato? Vi pare possibile?
E' possibile. O forse ci hanno pensato, ma non gli ne è "fregato un tubo". Infatti, i presidi si sono lamentati, ma la Gelmini ha risposto che non sanno fare il loro mestiere!
Quindi, i presidi e i professori hanno dovuto studiare un sistema per risolvere la questione. Ma le soluzioni possibli non sono molte. Diaciamo che si riducono a due:

1 - spostare i ragazzi della classe senza docente in altre classi. Creando però disagi enormi alla classe dove essi vengono ospitati: spesso si interrompe la lezione, perché è difficile tenere calmi i nuovi arrivati. Ci saranno anche i ragazzi più tranquilli, ma se ogni giorno, ad ogni ora ci sono ospiti in classe, la lezione diventa difficile.

2 - Ridurre le ore di lezione, a 55 o a 50 minuti, dai 60 minuti iniziali. Infatti, con i minuti avanzati si possono formare altre ore da spendere in supplenze. Ovviamente però, l'ora di uscita dalla scuola è stata anticipata. Inoltre, sempre per creare nuove ore per le supplenze, alcune scuole hanno tagliato, magari un'ora a settimana dalle lezioni.

Questo discorso vale soprattutto per le Scuola Medie, il che è peggio, perché si tratta di scuola dell'obbligo, dove lo Stato dovrebbe offrire un servizio pubblico.

 

 
 
 

Roma: addio ai "campi scuola"!

Post n°2 pubblicato il 25 Ottobre 2011 da farinata72
 
Foto di farinata72

Dall'anno scorso, il Comune di Roma ha ridotto ampiamente i campi scuola per le scuole medie. Nella mia, che è piuttosto grande (500 alunni), ne ha concesso SOLO UNO, laddove, negli anni passati, ne arrivavano quattro o cinque.
Quindi, solo UNA CLASSE potrà usufruire del campo-scuola finanziato dal Comune (che ne paga cioè, una quota). Si sorteggerà la classe che può partire.
Quando invece c'erano 5 campi-scuola, questi venivano offerti ad ogni classe per un solo anno.

A parte l'ingiustizia di offrire la possibilità solo ad una classe su cinque ogni anno, c'è un'altra questione. Viene concesso un solo accompagnatore ogni 15 alunni. Il che vuol dire che un solo insegnante dovrà badare a 15 bambini.
Ci sarà qualcuno che si prenderà questa responsabilità? Accompagnare 15, o 18, o 20, etc., bambini, per un viaggio di 3 o anche di 5 giorni?
Forse sì, qualcuno si troverà. Forse.
Ma c'è una maggiore probabilità che non si troverà NESSUNO!

Però c'è un però!
Se una classe ha un ragazzo con il sostegno, potrà andare un insegnante in più. E allora succederà che, nel sorteggio della classe che può partire, verranno inserite solo le classi col sostegno.

Ma del resto si deve risparmiare, in questo periodo.
Il Comune di Roma ha speso due milioni di euro per pulire i tombini.
Se no, finiva che l'altro giorno, con la pioggia che ha fatto, finivamo allagati, no?

 

 
 
 

Una risat - ina ci seppellirà!

Post n°1 pubblicato il 25 Ottobre 2011 da farinata72
 

Questo BLOG riguarda la scuola e non la politica, ma ogni tanto accennerà anche ad essa, oltre ad altri argomenti.

Il video seguente, che ormai si presume dovrebbero conoscere tutti (dovrebbero, ma non ne siamo molto sicuri), è perfetto per dare l'avvio a questo BLOG.
Le risatine tra la Merkel e Sarkozy su Berlusconi sarebbero adeguatissime per una qualunque frase della Gelmini (sulla scuola, sulla cultura, sui tunnel italo-svizzeri, etc..).

Una risata, anzi una risat - ina, seppellirà la scuola.

Ma forse non ce ne accorgeremo neppure. Perché tutto sarà stato travolto da una valanga!

N.B.

- Noi crediamo che le risatine della Merkel e di Sarkozy fossero rivolte SOLO a Berlusconi e NON all'Italia e agli italiani. e che non dobbiamo assolutamente sentirci offesi: non ci riguarda!
- E crediamo che la scenetta fosse stata preconfezionata e che dentro non ci fosse nulla di casuale eo di spontaneo.
- Inoltre, il "decisionismo" di Berlusconi nel rispondere "nessuno può darci lezioni", fa solo ridere i polli, visto che ormai deve solo stare zitto e fare quello che dicono loro (se non fa i tagli adesso, gli bloccano l'acquisto dei bond e dovrà fare tagli più consistenti tra brevissimo).

 
 
 

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