Scuole di Roma

Post N° 77


Mail inviata tramite il Servizio Form Mail di Libero Community da:http://digilander.libero.it/studente.romano/mail.htmlNome: MarcoScuola: Carlo LeviEmail: Inizio con i complimenti per l'articolo sul ragazzo morto per uno spinello e condivido in pieno nel punire i prof e i presidi. Poi ho letto il trakback e allora ho pensato a un mio amico morto pochi mesi fa. Voglio che la sua storia lasci pensare un pò i miei coetanei. E. andava a scuola, aveva una buona famiglia, non gli mancava niente. A 15 anni al bagno ci siamo fatti la prima canna insieme. Io mi sono sempre tenuto nel fumare quella roba. Lui invece a ogni cambio dell'ora partecipava a quella specie di festini. Dopo un anno ha iniziato a spacciare e ormai drogarsi era un abitudine. Io partecipavo ormai sempre meno a quei gruppetti mentre lui era diventato quasi il leader spirituale dei nuovi ingressi. Pochi mesi fa con la sua ragazza era andato ad un festino in una casa al mare di un suo amico, vicino Torvaianica. Al ritorno stradrogati sulla Pontina, quella strada maledetta, fanno un incidente con una macchina. Arrivano i soccorsi e la ragazza si salva. Per lui invece non c'è stato nulla da fare. Il sistema nervoso era ormai troppo deteriorato e nonostante le numerose dosi di medicinali non sono riusciti a farlo andare in coma farmacologico. Si poteva salvare, ma quelle droghe leggere consumate negli anni non gli hanno lasciato scampo. Ora io mi chiedo leggendo l'aticolo del Tackback se è davvero giusto legalizzare queste droghe dette leggere e lasciare che ogni ragazzo sia libero di bruciarsi il sistema nervoso. Io non tocco più droghe dopo la sua morte, ma nel vedere quei ragazzini di 15 anni che iniziano a drogarsi a scuola mi fa ritornare in mente quella moto sfasciata e quella famiglia che ha saputo troppo tardi l'attività segreta del figlio per poterlo aiutare, e che ancora oggi vive nel dolore di quel giorno.