Il mondo oscuro

C'era una volta...


C'era una volta,una persona semplice..non era un principe e nemmeno un prode guerriero..C'era una volta,un bosco..non scuro, non incuteva paura ma il suo sentiero non narravae mostrava mai una fine..C'erano una volta, tre damigelle, una seriosa che non rideva mai, una troppo gioiosa e una dolce ma con un sorriso triste..La persona di cui narro brevemente la storia, era semplice, non di bell'aspetto, non nervoruto ma con un cuore d'Oro e... poco dopo aver intrapreso e varcato i primi passi all'interno di questo bosco.. ode singhiozzare una damigella !!!Interrompe il suo cammino, titubante e con soggezzione le chiede con rispetto cosa gli fosse accaduto! E la damigella, spinta anche dalla disponibilita' del giovane comincia a narrarsi.La poverina, di bell'aspetto ma sempre triste e fragile gli racconta di un suo amore travagliato, per un giovane in arma e molto scaltro, che con i suoi modi da cavalier delle armi, la conquisto' ma nello stesso tempo non sentiva l'amor che lei provava per lui del tutto sincero. Il giovane rapito dai modi della fanciulla, arrossì molte volte, l'ascoltò con intenso interesse, ma alla fine capì che sì la damigella seriosa non piangeva piu', ma si accorse anche che una donna di codesta bellezza narrandole le sue pene lo avrebbe comunque visto, come un povero ragazzo-- gentile sì, ma non interessante e degno di lei.La damigella lo ringrazio' comunque di averla ascoltata e sì diresse nel sentiero rosa, salutandolo augurandogli fortune e successi e anche un amore prossimo. Il ragazzo gentile forse per un attimo solo sentì il suo cuore uscire dal gran che batteva, e dovendo proseguire, se lo mise sulle spalle e s'incammino' inoltrandosi sempre più nel bosco, girandosi illuso e speranzoso che la damigella tornasse sui suoi passi..D'improvviso vide una luce intensa, una luce che illuminava ogni cosa intorno, e su un dondolo fatto di rose e tulipani, una damigella che gli sorrideva, di biondi capelli, lo sguardo era dolce e nemmeno per un attimo sembrava triste. Si fermo' la saluto' e glichiese se per uno strano caso, volesse essere spinta nel suo dolce cullarsi, anche se il ragazzo non era nobile, forse l'unica nobilta' posseduta era quel cuore grande che faticosamente si portava sulle  spalle. La damigella bionda lo assecondo' e tra una spinta e l'altra comincio' a raccontargli la sua vita', il perchè era sola nel bosco e strano ma vero.. ogni sua paura più recondita. Il giovane sorrise, salto' di gioia, perchè pur vivendo e participando alle angoscie della giovane damigella, iniziava a capire visto che quel suo sorriso s'illuminava sempre + alle sue confortevoli parole, che forse poteva ambire, forse poteva far battere quel cuore enorme ma indebolito sempre più forte e grazie a Lei. Si diedero appuntamento l'indomani allo stesso sentiero, e nello stesso angolino, luminoso e profumato del bosco, mah.. il giovane torno' all'ora stabilita del giorno dopo ma della damigella non vi era traccia o segnale, Torno' fiducioso anche il secondo giorno, quando sfinito e affranto l'aspetto' fino adaddormentarsi.. ma della giovane e bella damigella nulla !!! Si sveglio' con le prime goccie di rugiada dell'alba facendosene una triste e dolorosa convinzione, e stanco e affaticato riprese il cammino col suo cuore gonfio e stanco sulle spalle. Arrivo' fino ad un ruscello per abbeverarsi e mentre stancamente si rialza, specchiandosi nelle acque limpide, intravede alle sue spalle una esile fanciulla dai modi garbati e discreti, di chioma scura e di sguardo chiaro e incantatore..La damigella incuriosita ma anche divertita, gli chiese il motivo del  suo carico sulle spalle, trovandolo alquanto inconsueto, perchè un cuore seppur grande e sincero lo vedeva più giusto dentro al petto del giovane. Divertita ma anche incuriosita chiede al giovane tutto di lui, con illusorio interesse, ma il giovane gli si racconto', non trovo' strano nemmeno alcuni dei suoi sorrisi quando parlava invece di cose serie. Il giorno stava finendo e anche su consiglio della madamigella il ragazzo si accampo' in zona, sapendo di poterla rivedere, di poterle raccontare tutto anche se lei era una damigella e lui un semplice viandante. Sì videro ancora, e ancora ancora.. ma quando il giovane forse pensava d'interessarle veramente, lei gli racconto' di tutti i suoi nobili e dei principi.. e che forse non era all'altezza e che comunque doveva sostenere confronti terreni e anche la Luna avrebbe dovuto battezzare positivamente la cosa. Il giovane credendola soprattutto libera nei sentimenti, piombo' in un lento morirsi dentro un desiderio di scappare, anche perchè di colpo quel cuore che aveva sulle spalle dopo questa ennesima conoscenza pesava come fosse un macigno e di strada per uscire dal bosco ne aveva ancora tanta, e da avviliti o delusi si sa' che la fatica diventa insopportabile. Che io sappia in questa dolce e triste storia del giovane non se ne seppe più tanto, ma le tre damigelle forse anche grazie a quel giovane dal cuore sincero, grande e nobile, ora...sono "innamorate, felici e  contente"... Da normale narratore o inventore di questa storia, cosa volevo dire?: "spesso nella vita, non ci accorgiamo chi possiamo incontrare, cosa ci possono dare queste persone... e con quanta non curanza a volte li  allontaniamo per ottenere comunque una felicita' o quel barlume di  felicita'che in ogni caso può ferire la persona che non c'entra e  che ci ha camminato silenziosamente solo affianco"...