Creato da scusi_il_disturbo il 17/09/2006
Stupidario di un call centre italiano
 

 

Sant'Antonio

Post n°9 pubblicato il 03 Novembre 2006 da scusi_il_disturbo



- Salve, sono Scusi del Servizio Clienti Telecom Italia... - esordisce come al solito il povero Scusi, quando ad un tratto viene interrotto dalla voce della vecchietta che sta al telefono.
- Chi è che sei? Antonio?
- No, ma che Antonio, sono di Telecom Italia.
- Di chi?
Scusi, vagamente spazientito, taglia corto:
- Signora, sono la Telecom!
- La Telecom?
- In persona.
- E che è la Telecom?
Scusi si batte una mano sulla fronte.
- Ma come? L'azienda dei telefoni, sa...
- Eh?
- Si ricorda la Sip?
- Chi?
- La Sip, eddai... cerchi di collaborare...
- Ma chi è lei? Sei Antonio?
- Vabbe' dai, facciamo che ho scherzato. Salve signora, scusi il disturbo.

Fine di un'altra telefonata.

 
 
 

Da Trieste in giù

Post n°8 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da scusi_il_disturbo



Il cliente con cui sta parlando in questo momento Scusi Ildisturbo è molto scettico sull'effettiva verità di ciò che Scusi gli sta offrendo; e del resto è assai diffidente sul fatto che egli (cioè Scusi) appartenga davvero all'azienda cui sostiene di appartenere. Al che, tale cliente (un uomo di oltre sessant'anni, campano) vuole sapere tutto di Scusi, come se possedendo anche tutti i dati del mondo lui potesse effettivamente confermare o smentire lì per lì i propri dubbi.
- Ma lei come si chiama? - domanda il signore campano.
- Mi chiamo Scusi.
- Mi dica anche il cognome, eh! - prosegue il tizio con aria da film di spionaggio di serie B. - Non creda di prendermi in giro!
- Si figuri. Mi chiamo Scusi Ildisturbo.
- E da dove chiama?
- Da Trieste.
- Uhm... - cogita il cliente, dando chiara prova delle sue mirabili abilità inferodeduttive. - Da Trieste, eh?
- Da Trieste, sì.
Ed è a questo punto che costui, uomo evidentemente di gran cervello, dopo tutto il suo brillante pensare, domanda al povero Scusi:
- Trieste: come la città?
Dopo questo, per carità, dieci minuti di pausa.

 
 
 

Molto rumore per nulla

Post n°7 pubblicato il 25 Ottobre 2006 da scusi_il_disturbo



- Pronto, salve signora, scusi il disturbo, cerco il titolare della linea telefonica?
- No guardi, ha sbagliato numero.
- Come ho sbagliato numero?
- Qui non c'è nessun titolare.
- Ma avete il telefono, giusto?
- Mah, non saprei...
- Che cosa ha squillato in casa sua mentre chiamavo? Che cose stringe nella mano ora?
- Ah, ok, ora ho capito.
- Molto bene. Se avete un telefono, avrete anche un titolare.
- Ma no, si sbaglia, questo è un telefono di casa!
- Che c'entra? Anche i telefoni di casa hanno un titolare.
- E che è?
- Il padrone! Il tizio a cui è intestata la bolletta! Quando arriva a casa, che nome ci compare sopra?
- Quello della Telecom! - dice la signora, tutta trionfante, come se stesse partecipando ad un quiz.
Scusi Ildisturbo si sta per mettere a piangere.
- No, - cerca di spiegare, - la Telecom è chi la manda; ma a chi ARRIVA la bolletta?
- Arriva in casa. Alla nostra famiglia.
- Ok, - dice Scusi allo stremo delle forze, - ci siamo quasi: a chi arriva, della vostra famiglia?
- Mah, dipende da chi la prende nella cassetta delle lettere. A volte sono io, a volte mio marito, a volte mio figlio. Non ho capito chi cerca, lei.
Scusi rinuncia al suo piano didattico e, per tagliare corto, legge direttamente il nome del titolare sul terminale (che visualizza i dati del titolare).
- Signora, io sto cercando il signor Luigi.
- Ah, mio marito... no no, non è qui.
- E quando lo posso trovare?
- Mah, non so, un attimo che vado a chiedergli: è giù in garage...
Scusi Ildisturbo, poverino, scoppia definitivamente in lacrime.

 
 
 

Bagni di Lucca

Post n°6 pubblicato il 25 Ottobre 2006 da scusi_il_disturbo



La malcapitata Scusi chiama un signore di Lucca.


- Pronto, buonasera scusi il disturbo, sono...
- Chi è?
- Buonasera, sono...
- Chi è??
- Sono...
- Pronto! Chi è???
- Mi lascia parlare, cortesemente?
- ...
- Son...
- CHI E'????
- Mi chiamo Scusi! Sono Scusi di...
- Ah, finalmente! Ci voleva tanto a dire "Scusi"?
- Sono Scusi di...
- Ho capito! Non sono mica scemo! Sei Scusi. Ma io non conosco nessuna Scusi!
- Infatti non ci conosciamo.
- Ah. E allora che cosa vuole da me?
- Io chiamo per...
- Ah! Ho capito... Tu sei quella ragazza del bar.... quella bionda!
- No. Non sono bionda e non sono di nessun bar.
- Ah, peccato. Uh, allora ho capito: tu sei quella del bigliettino sul parabrezza!
- Io sono...
- Ma come fai ad avere il mio numero di telefono? Hai chiesto a Gianni?
- Chi è Gianni? Cioè... io non conosco nessun Gianni. Io volevo solo...
- Io sì, è un mio carissimo amico.
- Bene, buon per lei. Le dicevo, ad ogni modo...
- Ma dammi del tu. Dopo quel biglietto...
- Io non ho...
- Dai, non fare la timida. Quando ci vediamo?
- Ma io...
- Prima però dimmi, dimmi... come sei fatta?
- Signore, io...
- A me non piacciono le magre, eh?!
- Capisco, è solo che...
- Certo è che non disdegno un bel fisico sportivo...
- Signore...
- Dài, chiamami Paolo!
- Senta, io mi chiamo Chiara e sono...
- Oddio! Tu sei quella della discoteca di quest'estate! Scusa se sono scomparso in quel modo atroce, dopo... beh, sì, insomma... scomodi quei bagni, eh?
- Eh?
- Eh sì, hai visto? Ti ho riconosciuta dalla voce. Modestamente... ma, aspetta, non sarai mica incinta?!
- No, non sono...
- Ah, menomale! Ho temuto il peggio per un attimo... Beh, com'è che stai?
- Senta, sto bene, ma se solo potessi...
- No, guarda, non voglio ferirti ma...
- ...ma?
- Eh?
- No, chiedo: non vuoi ferirmi, ma...?
- ...
- ...
- ...
- Vabbe', dai, ho capito, salutami tanto Gianni e il bagno di casa sua.

Clic.

 
 
 

Home sweet home

Post n°5 pubblicato il 14 Ottobre 2006 da scusi_il_disturbo
Foto di scusi_il_disturbo



Scusi Ildisturbo parla con una vecchietta di Padova.

- Ecco signora, vede, noi possiamo mandarle un tecnico a casa...
- Ma è difficile arrivare a casa mia!
- Non ne dubito, ma abbiamo il suo indirizzo, ci arrangiamo.
- Ah sì? Avete il mio indirizzo?
- Beh certo, lei è l'intestataria della linea telefonica, ci mancherebbe! Qui al terminale vedo che lei abita a Padova, in Via Bajardi...
- No no no!!! Io abito a Mortise, che è una frazione di Padova.
- Lo so signora, ma questi sono problemi nostri...
- Da dove viene il tecnico?
- Non lo so signora, sinceramente questi sono dettagli insignif...
- Allora mi ascolti, dica al tecnico che deve prendere alla Stanga la Via del Plebiscito... lo sa il tecnico dove si prende Via del Plebiscito?
- Signora, vede...
- Lei lo sa dove si prende?
- Ma sì, guardi, conosco Padova giusto un pochino.
- Allora glielo spieghi lei dov'è Via del Plebiscito.
- Non mancherò, signora.
- Ecco, e poi dica il tecnico di continuare fino a che non trova il centro commerciale, ha presente?, e poi c'è una strada sulla destra...

...Scusi Ildisturbo, poverino, si ascolta tutta la trafila per come arrivare a casa di questa vecchietta. E pensa che un giretto a Padova, quasi quasi, se lo farebbe volentieri. Non a Mortise, però.

 
 
 

Ciclope

Post n°4 pubblicato il 14 Ottobre 2006 da scusi_il_disturbo



- Pronto, salve signora, scusi il disturbo, posso parlare cortesemente con il titolare della linea telefonica?
- No.
- Perché no?
- Non c'è nessuno.
- Lei è la moglie?
- No, le dico che non c'è nessuno.
- Come non c'è nessuno?
- La casa è vuota.
- Non c'è neanche lei, signora?
- No.
- Va bene, allora scusi ancora il disturbo, richiamo quando c'è qualcuno.
- D'accordo, grazie.
- Buonasera.
- Buonasera.

Clic.

 
 
 

Asymmetric Lysergic Deficency

Post n°3 pubblicato il 21 Settembre 2006 da scusi_il_disturbo


Care signore, cari signori: come oramai ben saprete, il buon Scusi Ildisturbo, lavorando in un call centre, deve avere continuamente a che fare con delle menti a dir poco deviate. Ebbene care signore, cari signori: forse siamo riusciti a intuire un motivo di queste profonde deviazioni.
Ieri pomeriggio Scusi Ildisturbo chiamava un'onesta signora di mezz'età per proporle la sua onesta offerta. Dopo circa dodici minuti di spiegazioni dettagliate ed accurate sulla connessione ad internet che le stava proponendo, questa acutissima signora, subodorando il fatto che si trattasse di una connessione ad internet, esclama soddisfatta:
- Ma io ce l'ho già l'LSD in casa!
Al che il povero Scusi, sbalordito, non può che domandare:
- Ma come signora, lei è sicura di quel che sta dicendo?
- Come no! - sussurra la signora, con l'aria di chi ha capito tutto. - Ho già l'LSD, non si preoccupi!
- Lei è sicura, signora, di avere dell'LSD in casa?
- Eh eh, caro mio, per chi mi ha preso? Guardi che sono aggiornata io, eh?
E allora Scusi, avendo timore che qualcuno stia ascoltando la chiamata (non sia mai), le chiede:
- Sicura che non volesse dire ADSL, per caso?
- L'AIDS? No no, io non c'ho mica niente a che fare con quelle robe lì eh?
- No signora: io dico l'ADSL, quella tecnologia per navigare in internet a banda larga, ha presente?
- Eh?
- ADS... - tenta di dire Scusi, disperato, prima che la signora metta giù il telefono.
Ecco: forse se la gente non ci sta con la testa, un motivo c'è.

 
 
 

Contratto matrimoniale

Post n°2 pubblicato il 17 Settembre 2006 da scusi_il_disturbo


Rendo noto all'intera galassia che le procedure contrattuali dell'azienda per la quale lavoro sono cosa assai lunga e perigliosa. Non solo spiego al cliente per filo e per segno tutto ciò che gli sto offrendo, cercando di nascondere la sottile fregatura, con mille giri di parole, mille strategie da psicologo improvvisato. No, io devo registrare. Prima devo fare in modo che il cliente si beva l'offerta, poi devo convincerlo ad accettarla, poi devo convincerlo a registrare il contratto. Hic sunt leones.
Prima devo collegarmi ad un server che per la maggior parte delle volte non risponde. Devo annotare un codice cliente, inserire un codice partner (il mio partner ha un codice? Magari il pin dell'American Express?), e recuperare il cliente che è rimasto in linea nel frattempo. Devo istruirlo, di modo che non dica idiozie durante la registrazione; devo avviare la registrazione, aspettare tre secondi, iniziare a rivolgere delle domande stupide al cretino di turno (sì, perchè uno intelligente che capisca tutto e subito non lo trovi mai), terminare la registrazione (se tutto fila liscio). Infine, sbrigare faccende burocratiche. A quel punto, il contratto può considerarsi concluso.
Qualche giorno fa, udite udite, un gentile singore catanese decide di accettare la mia proposta.
- Ma quindi singorina ci sposiamo? Con tutto 'sto casino, deve esserci un matrimonio dietro!
Sorrido, con un leggero tic nervoso rispondo:
- Certo, signore! un bel matrimonio per procura, come quelli degli emigranti.
- Lei quanti anni ha, singorina?
- Ventiquattro.
- Ah! Vent'anni di meno!!!
Iniziamo la registrazione. Cade la linea. Richiamo, riprendiamo la registrazione, il server s'incanta. Riprovo, sbaglio una data. Alla fine, riesco a registrare il contrtto. Fine chiamata:
- Beh, signorina, come si chiama? Cinzia?
- Nossignore, mi chiamo Chiara.
- Bene, Chiara. Abbiamo celebrato un matrimonio!
- Singore mio, - faccio con l'aria di chi è sull'orlo di una crisi di nervi - più che un matrimonio, questo contratto mi sembra un parto!

Come diventare madri avendo rapporti telefonici. O lo Spirito Santo alberga in me?

 
 
 

Iù spik inglisc

Post n°1 pubblicato il 17 Settembre 2006 da scusi_il_disturbo


Gli italiani, si sa, sono pieni di risorse. Sono popolo di gente assai astuta e furba. Essi sanno sempre trovare una soluzione comoda e trasversale per ogni tipo di situazione che gli si pone davanti.
Ad esempio c'è un'anziana signora di Roma che se ne sta bel bella in casa sua, senza noie né disturbi: quando ad un tratto, crudelmente, un ragazzo senza cuore la chiama da un call centre con l'intenzione di rovinarle definitivamente - non c'è dubbio - la giornata.
Che fa allora questa povera e maltrattata vecchietta, quando risponde al telefono e sente le minacce di questo ragazzo che non ha niente di meglio da fare che proporle un'offerta - direi quasi - vantaggiosa?
Questa signora, ebbene, dopo aver profferito un "Pronto" che è quanto di più romanaccio ci si possa immaginare, s'improvvisa anglofona!
- Ai spik inglisc! - dice tutta contenta. - Iù spik inglisc?
- Non c'è problema, signora, può pure parlare in italiano, io sono italiano, - prova a difendersi il malcapitato Scusi.
E allora questa signora inizia a borbottare qualcosa in una lingua sicuramente inventata lì per lì, con il più romanaccio degli accenti. Al che il povero Scusi non può far altro che dire:
- D'accordo signora, scusi il disturbo, buonasera -; ed ecco che lei, felice di avere dribblato così tempestivamente ed efficacemente l'impasse, può permettersi di dare scacco matto al giovane con un solenne, fiero, trionfale:
- Buonasera.
Ecco signori: questa, per chi non lo sapesse, è la vita di un operatore di call centre.

 
 
 

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