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2008: ORA DI CAMBIARE


Ciao a tutti, vedo purtroppo che lo spazio del blog non è usato...Speriamo solo che questo sia l'inizio di tutta una lunga serie di interventi.Non scrivo per fomentare mobilitazioni o critiche indifferenziate, scrivo per esprimere il mio parere di studentessa IUAV. Non sono contro ai tagli che si faranno nell'università, i tagli sarebbero necessari se mirati ad eliminare quelle situazioni di favoritismo e nepotismo (vedi l'università truccata di Perrotti Roberto). Purtroppo come avviene in Italia, in tutti i settori, i tagli investono le fascie medio-deboli, perchè a livello dirigenziale nelle facoltà, come nella sanità negli enti locali e ministeriali, i privilegi rimangono. Cercherò di non divagare tuttavia, perchè il tema caro che mi sta a cuore è il momento (ANNI) di profonda crisi dell'università. La ricerca, ha le gambe spezzate, le aziende private non investono nella ricerca, se non in maniera limitata;troppo pochi gli assegni di ricerca, e troppo pochi i ricercatori che  a parità di titoli hanno diritto di accedervi, pochi i bandi per i dottorati di ricerca;le belle teste intelligenti e capaci che si possono permettere l'inizio di una NON carriera universitaria, sono poche, perchè bisogna poterselo 'permettere'  non perchè non ve ne siano;pochi i concorsi effettivi per il turnover, che vinceranno sistematicamente 'i figli di', o chi, che  potendo, può garantire 'altri favori';i titoli per l'accesso ai concorsi non sono valutati da un ente super partes che vi attribuisca preventivamente un punteggio, o dei crediti, è sempre tutto a discrezione della Commissione concorsuale: così  10 articoli su donna moderna (si fa per dire) valgono più di un articolo scientifico che subisce già solo per l'accettazione un iter complesso. - NON ESISTE UNA MERITOCRAZIA OGGETTIVA!!!-I problemi sono tanti e tanti altri, dal fallimento del 3+2, all'organizzazione formativa, ai docenti poco preparati o svogliati (a volte per forza di cose) che insegnano...e ancora... Tuttavia è inutile uno spirito dissacratore fine a se stesso. Ed è inutile protestare contro uno dei tanti decreti, Gelmini è solo l'ultimo, perchè è riduttivo. Bisogna credere in una protesta più ampia, PRETENDERE una RIFORMA trasversale che investa tutti i settori della cultura e della RI-CER-CA, e in particolare l'ORDINAMENTO E L'ACCESSO UNIVERSITARIO. Io porterò avanti la mia riforma sul web, ma non sarò assolutamente partecipe e concorde con quanti protesteranno per saltare la lezione, o per manie di grandezza o cameratismo, o per cercare di opporsi in maniera decostruttiva alle scelte di Governo.Studiare è un diritto, ma in Italia purtroppo rischia di diventare un privilegio di pochi.Non dobbiamo chiedere il ritiro del decreto in questione, dobbiamo chiedere una vera e propria RIFORMA UNIVERSITARIA che come in una conferenza dei servizi (istituto del procedimento amministrativo) tenga conto e FACCIA DIALOGARE  tutte le parti in causa, con rappresentanti delle università, dal corpo docenti agli studenti, ricercatori, precari dell'università.Spero tanto che in questo blog intervengano anche docenti e ricercatori oltre che studenti, e spero proprio che il dibattito si faccia vivo.A presto.HO CREATO QUESTO FORUM PER DISCUTERE CON TUTTA ITALIA, FORZA DITE LA VOSTRA!LA SVOLTA