pensieri

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 Cibo spazzatura?Forse , ma voglio raccontarvi una piccola storia.  
  Spesso si fermava lì a prendere qualcosa da mangiare dopo il lavoro o dopo la spesa. Le piaceva l’anonimato in cui poteva immergersi, le piaceva anche quella fila da fare al m.drive che le permetteva di pensare un po' ai fatti suoi senza sentirsi in colpa per i minuti rubati al “dovere”.E, perché no, anche quel cibo così diverso da quello tradizionale che regnava a casa sua le piaceva, le piaceva tanto.Una voce senza volto le chiedeva gentilmente cosa voleva ordinare e la faceva avanzare sulla corsia ed erano di nuovo due mani per lei senza volto a portarla fino al suo sacchettino caldo e profumato da cui cominciava a pescare patatine ancor prima di arrivare a casa.Era abitudinaria, quasi sempre ordinava le stesse cose, la sua coccola preferita.Ieri follia…cambio di menù…Arriva allo stop del pagamento e un ragazzo sorridente: “Oggi cambio di menù signora? Ho riconosciuto la voce e mi ha meravigliato… di solito ordina sempre…”Lei ha sorriso,stupita e al tempo contenta di questa piccola invasione di privacy, ma ancora non eran finite le sorprese.“Sa signora? Speravo proprio di vederla oggi. È un giorno speciale, l’ultimo giorno che lavoro qui.Ho trovato qualcosa di meglio e mi sono licenziato, ma mi sarebbe dispiaciuto andarmene senza salutare lei, la mia cliente preferita, sempre così gentile. Le auguro tutto il bene del mondo.”Avrebbe voluto scendere dalla macchina, buttargli le braccia al collo e ringraziarlo.Invece gli ha stretto la mano e se ne è andata mentre lacrime brucianti rigavano le sue guance.Quanto avrebbe voluto che a casa sua qualcuno si fosse accorto di lei come quel ragazzo che la riconosceva dalla voce in mezzo a migliaia di persone.  
  Cibo spazzatura? Forse, ma come ha detto qualcuno, un qualcuno molto speciale, “dal letame nascono i fiori”