pensieri

sono io

 

RITROVARTI

Ritrovarti è stato bello

con te

i tramonti sono più rossi

e tra le nuvole crescono laghi.

Galleggiano nel silenzio

ronzii d’insetti

fruscii magnificati

e noi scopriamo isole

spiagge dorate da invisibili soli

insenature stranamente familiari

e maree di madreperla lambiscono

ignote rive

dove un giorno andremo.

k.g.

 

 

 

  Curiosando nel web ho trovato l'albero cche mi rappresenta ...

 

Secondo l'astrologia Celtica  se_ forse_mai   è

 

L'albero Rowan,

La sensibilità ...

 

 

  

 Piena di allegria e incanto, dà senza aspettative, le piace richiamare l'attenzione, ama la vita, le emozioni, non riposa e le piacciono perfino le complicazioni, è tanto dipendente come indipendente, ama piacere, è una persona artistica, appassionata, emozionale , buona compagna, non dimentica.

 Quasi quasi ... 

 

 

GRAZIE !

delle parole dette e di quelle non dette,

di avermi forzato la mano, quasi costringendomi a mettermi in gioco,

della tua contagiosa spontaneità,

di avermi fatta sentire amica,

di avermi fatta sentire donna,

di avermi dato un pò di serenità.

 

FORSE TORNERANNO...

Citazioni nei Blog Amici: 78
 

IL CUORE CHE RIDE

La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce, ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso, gli dei aspettano di compiacersi in te.

 C. B.

  

 

LA DISPERAZIONE...

In un giardinetto su una panchina
C'è un tale che vi chiama se passate
Ha un paio d'occhialini un vecchio abito grigio
Fuma un piccolo sigaro è seduto
E vi chiama se passate
O più timidamente vi fa un cenno 
Non bisogna guardarlo
Non bisogna ascoltarlo
Ma tirar dritto
Fingere di non vederlo
Fingere di non averlo neppure sentito
Passare via frettolosi
Perchè se lo guardate
O se gli date retta 
Vi fa un suo cenno e niente nessuno
Vi può impedire di sedergli accanto
Allora vi guarda in faccia vi sorride 
Facendovi soffrire atrocemente
E lui continua il suo sorriso
E voi stessi sorridete esattamente
Di quel sorriso
Più sorridete e più soffrite
Atrocemente
E più soffrite più sorridete
Irrimediabilmente
Restando fissi là
Come congelati
Sorridendo sulla panchina
Bambini giocano a due passi da voi
Passanti passano
Tranquillamente
Uccelli volano
Volano via da un albero
Si posano su un altro
E voi restate là 
Sulla panchina
E già sapete bene
Che non potrete più
Giocare come quei bambini
Sapete che non potrete più
Passare come quei passanti
Tranquillamente
Né che mai più potrete volar via
Lasciando un albero per l'altro
Come quegli uccelli.

Jacques Prévert

 

AREA PERSONALE

 

AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI

Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
un giorno qualunque ti ricorderai
amore che fuggi da me tornerai

e tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai

venuto dal sole o da spiagge gelate
venuto in novembre o col vento d'estate
io t'ho amato sempre , non t'ho amato mai
amore che vieni , amore che vai
io t'ho amato sempre , non t'ho amato mai
amore che vieni , amore che vai.

fabrizio de andré

 

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VERRÀ LA MORTE E AVRÀ I TUOI OCCHI

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

 

Per il mio cuore

Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino al cielo,
ciò ch'era addormentato sulla tua anima.

In te è l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada alle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.

Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi di nave.
Com'essi sei alta e taciturna.
E ti rattristi d'improvviso, come un viaggio.

Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
mi son svegliato e a volte emigrano e fuggono
uccelli che dormivano nella tua anima. basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino al cielo,
ciò ch'era addormentato sulla tua anima.

In te è l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada alle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.

Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi di nave.
Com'essi sei alta e taciturna.
E ti rattristi d'improvviso, come un viaggio.

Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
mi son svegliato e a volte emigrano e fuggono
uccelli che dormivano nella tua anima.

Pablo Neruda

 

 

 

 

« .. »

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Post n°547 pubblicato il 30 Giugno 2019 da se_forse_mai

 

Cibo spazzatura?

Forse , ma voglio raccontarvi una piccola storia.

 

 

 

 

Spesso si fermava lì a prendere qualcosa da mangiare dopo il lavoro o dopo la spesa.

Le piaceva l’anonimato in cui poteva immergersi, le piaceva anche quella fila da fare al m.drive che le permetteva di pensare un po' ai fatti suoi senza sentirsi in colpa per i minuti rubati al “dovere”.

E, perché no, anche quel cibo così diverso da quello tradizionale che regnava a casa sua le piaceva, le piaceva tanto.

Una voce senza volto le chiedeva gentilmente cosa voleva ordinare e la faceva avanzare sulla corsia ed erano di nuovo due mani per lei senza volto a portarla fino al suo sacchettino caldo e profumato da cui cominciava a pescare patatine ancor prima di arrivare a casa.

Era abitudinaria, quasi sempre ordinava le stesse cose, la sua coccola preferita.

Ieri follia…cambio di menù…

Arriva allo stop del pagamento e un ragazzo sorridente: “Oggi cambio di menù signora? Ho riconosciuto la voce e mi ha meravigliato… di solito ordina sempre…”

Lei ha sorriso,stupita e al tempo contenta di questa piccola invasione di privacy, ma ancora non eran finite le sorprese.

“Sa signora? Speravo proprio di vederla oggi. È un giorno speciale, l’ultimo giorno che lavoro qui.

Ho trovato qualcosa di meglio e mi sono licenziato, ma mi sarebbe dispiaciuto andarmene senza salutare lei, la mia cliente preferita, sempre così gentile. Le auguro tutto il bene del mondo.”

Avrebbe voluto scendere dalla macchina, buttargli le braccia al collo e ringraziarlo.

Invece gli ha stretto la mano e se ne è andata mentre lacrime brucianti rigavano le sue guance.

Quanto avrebbe voluto che a casa sua qualcuno si fosse accorto di lei come quel ragazzo che la riconosceva dalla voce in mezzo a migliaia di persone.

 

 

 

 

Cibo spazzatura? Forse, ma come ha detto qualcuno, un qualcuno molto speciale, “dal letame nascono i fiori”

Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 30/06/19 alle 11:07 via WEB
Cara amica, permettimi di chiamarti così. Innanzitutto volevo dirti che è una delle cose più belle semplici e dolci, oneste e sincere che io abbia letto ultimamente. Sai, si ricollega anche al commento che mi hai lasciato sul blog, circa la forza, e al quale t'ho risposto (quando potrai,mi farà piacere). Ma sei forte.. forza è quando abbiamo il coraggio di mettere nero su bianco i nostri sentimenti, di dire cosa è anche che ci manca. Forza è anche la consapevolezza delle lacrime, che ancora sanno commuoverci di un gesto che riconosciamo e del quale avremo bisogno per vivere nella nostra quotidianità che per forza di cose/destino/sfortune/occasioni andate a male, non abbiamo. Eppure sai, dobbiamo anelare alla Speranza la più alta, che magari potrà manifestarsi in altro modo per noi, quell'amore riconoscente. In un bel post scritto, in qualcuno che forse un giorno senza però mai più aspettarcelo possa riconoscerci... ma in primis, dobbiamo riconoscerci NOI. Ti sei riconosciuta? gratificati per la Persona che sei, e che traspare qui, come i tuoi fiori. Io non sarò nessuno, sono virtuale, un'entità vera, ma lontana dal tuo vivere, eppure anche a me, ha fatto bene leggere questa tua pagina sincera e mi ci sono riconosciuta. Io non 'amo' andare al mc, per un discorso etico e industriale, ma - me lo concedo con mio figlio Matteo : lui ne è felice, anche se io prendo solo il panino classico e le patatine :) buona domenica e perdona se sono stata prolissa. Roberta
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 02/07/19 alle 13:16 via WEB
non sei stata prolissa... sei stata semplicemente roberta... "un'amica",e ci tengo a dirlo, che sa entrarmi dentro...
grazie!!!
 
Nuvola_vola
Nuvola_vola il 30/06/19 alle 20:39 via WEB
Potrà anche esserlo ma credimi che non è poi così diverso dai ristoranti italiani e stranieri.... Stare attenti, accorgersi di tutto , anche delle persone ci vuole attenzione ma che non tutti sono attenti anzi troppo sbadati...mi piace quello che leggo....un abbraccio
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 02/07/19 alle 13:30 via WEB
ne sono contenta... un abbraccio a te nuvola...
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 30/06/19 alle 22:10 via WEB
Alle volte possiamo restare impresse a persone delle quali non ci rendiamo conto.Molte volte è capitato anche a me e la cosa mi ha molto stupita ma riempita d'orgoglio perchè amo essere ricordata magari per un sorriso,un gesto o una parola.Complimenti per lo scritto molto delicato.Buonanotte cara Dada:*
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 02/07/19 alle 13:32 via WEB
ho sempre la tendenza a sottovalutarmi... per questo certi attimi acquistano un valore speciale.
spero sia stata una buona notte...
 
Vince198
Vince198 il 02/07/19 alle 07:09 via WEB
La chiosa (Cibo spazzatura? Forse, ma come ha detto qualcuno, un qualcuno molto speciale, “dal letame nascono i fiori") trovo che abbia una sua validità, specie se si mette a fuoco il suo significato metaforico.
Se proviamo a guardare dentro noi stessi, qualcosa mi dice che potremmo aver tralasciato o non dato il giusto peso a qualche evento, forse uno in particolare, che avrebbe potuto lasciare un segno incancellabile nell'anima.
La conoscenza e la consapevolezza che esistono persone, eventi che possono trasformare una vita normale, un andazzo quotidiano e stereotipato in qualcosa di indimenticabile potrebbe essere dietro l'angolo e non saperlo. Al limite intuirlo..
Mi verrebbe da pensare ad un'occasione persa ma non ne sono certo. E' però certo che "abbandonarsi" al proprio sentire, quello dei sentimenti, e seguire quella via, avrebbe potuto regalare momenti d'incanto.
Sai Dada, in eventi del genere sono uno "specialista": mi accorgo quasi sempre dopo di quello che ho trascurato e perso, per sempre. La vita a volte è anche questo: non pensare che dal letame nascono i fiori. Meglio rimanere sereni guardare avanti: certe amarezze se ne vanno via in questo modo..
Ti abbraccio ^________^
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 02/07/19 alle 13:35 via WEB
sei sempre stato speciale vince... nel bene e nel male...
un abbraccio a te amico caro...
 
gianor1
gianor1 il 02/07/19 alle 21:40 via WEB
A parte il cibo...Un incontro che diventa un desiderio colmo di cristalli spenti nella memoria. Attimi non colti o forse abbandonati. Restano spifferi nel mare della malinconia. Penetra nella mente lo sguardo di un'anima con il viso rigato di dolcezza bagnato. Gian
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 03/07/19 alle 07:53 via WEB
nel mare della malinconia... sì...
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 03/07/19 alle 17:11 via WEB
Esiste un mestiere in apparenza più facile di altri? Che ne so, è più difficile fare l’astronauta o il cameriere, piuttosto che il giardiniere o il neurochirurgo?
Credo che la differenza sia soprattutto nel come si svolge il mestiere prescelto e quanto di quella cosa umana e imprescindibile che chiamiamo cuore ci si mette.

Se non puoi essere un pino in cima alla collina,
sii una macchia nella valle, ma sii
la migliore, piccola macchia accanto al ruscello;
sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.
Se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,
e rendi più lieta la strada;
se non puoi essere un luccio, allora sii solo un pesce persico-
ma il persico più vivace del lago!
Non possiamo essere tutti capitani, dobbiamo essere anche un equipaggio,
c’è qualcosa per tutti noi qui,
ci sono grandi compiti da svolgere e ce ne sono anche di più piccoli,
e quello che devi svolgere tu è li, vicino a te.
Se non puoi essere un’autostrada, sii solo un sentiero,
se non puoi essere il sole, sii una stella;
Non è grazie alle dimensioni che vincerai o perderai:
sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.

(Douglas Malloch)
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 05/07/19 alle 09:31 via WEB
mi piace questa tua ottica di ciò che ho scritto...confesso che non ci avevo proprio pensato
 
mastro.zero
mastro.zero il 03/07/19 alle 17:21 via WEB
Dietro ogni bancone c'è una parsona che serve la clientela e quando questa persona viene rispettata dal passante è felice di servirlo con tutto la benenvolenza che merita.
A me è capitato di incontrare, dopo molto tempo e fuori dal contesto, persone che dicono di conoscermi e di apprezzarmi e anche se non ho memoria di loro non si offendono e non ti nascondo che la cosa mi alleggerisce di tutti i pesi che questo mondo mi da.
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 05/07/19 alle 09:31 via WEB
si, ci si sente rincuorati
 
Nuvola_vola
Nuvola_vola il 03/07/19 alle 21:01 via WEB
Un abbraccio immenso...
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 05/07/19 alle 09:32 via WEB
anche a te cara
 
ditantestelle
ditantestelle il 06/07/19 alle 17:44 via WEB
E quando accade...un piccolo conforto primeggia. Bella mia Dada*
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 07/07/19 alle 09:24 via WEB
tu...
 
korov_ev
korov_ev il 20/07/19 alle 23:29 via WEB
Questo me lo ero perso :-)
A volte succedono cose che ci fanno sentire meravigliosamente bene e terribilmente male allo sesso tempo. Sono cose inaspettate e per questo hanno un effetto ancor più deflagrante e tu percepisce la bellezza vicina come non mai e, insieme, le catene che ti impediscono di afferrarla.
E ti senti ancor più legato perché lo sai, che potresti liberarti in un nulla, ma sai anche che non lo farai.
A volte mi chiedo dove sarei oggi, se una di quelle volte avessi re-agito d'istinto e avessi gettato le braccia al collo di quell'occasione, ma anche questo è un chiedersi sterile che non serve, allora mi dico che la prossima volta andrà diversamente e a volte vado a cercarla, quella "prossima volta", altre aspetto che arrivi. E chissà se poi ne avrò il coraggio e la forza, ma soprattutto chissà se ne avrò l'egoismo che serve.
 
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 22/07/19 alle 13:43 via WEB
dovremmo volerci un pò più di bene... un pò di egoistico e sano bene...
 
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INFO


Un blog di: se_forse_mai
Data di creazione: 20/01/2008
 

 

 

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Se ho usato testi che provengono da altre fonti ne ho citata la provenienza. Quando ho prelevato foto o immagini dal web l’ho fatto perchè ritenevo in buona fede fossero di pubblico dominio. Se così non era avvisatemi e e le rimuoverò immediatamente

hit counters

i testi di cui non è citato l'autore e quasi tutte le foto pubblicati in questo blog sono nati da me e sono parte di me. se a qualcuno interessano, vorrei che prima di copiarli lo chiedesse e se pubblicati ne venisse citata la provenienza. grazie

 

 Per te amore mio



Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t'ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.

Jacques Prévert

 

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se... forse...
Inviato da: se_forse_mai
il 07/08/2022 alle 09:26
 
 

POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE

Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.

Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.

T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!

federico garcia lorca

 

 

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Sogno


Ride ancora il tuo corpo all'acuta carezza
della mano o dell'aria, e ritrova nell'aria
qualche volta altri corpi? Ne ritornano tanti
da un tremore dei sangue, da un nulla. Anche il corpo
che si stese al tuo fianco, ti ricerca in quel nulla.

Era un gioco leggero pensare che un giorno
la carezza dell'aria sarebbe riemersa
improvviso ricordo nel nulla. Il tuo corpo
si sarebbe svegliato un mattino, amoroso
del suo stesso tepore, sotto l'alba deserta.
Un acuto ricordo ti avrebbe percorsa
e un acuto sorriso. Quell'alba non torna?

Si sarebbe premuta al tuo corpo nell'aria
quella fresca carezza, nell'intimo sangue,
e tu avresti saputo che il tiepido istante
rispondeva nell'alba a un tremore diverso,
un tremore dal nulla. L'avresti saputo
come un giorno lontano sapevi che un corpo
era steso al tuo fianco.
Dormivi leggera
sotto un'aria ridente di labili corpi,
amorosa di un nulla. E l'acuto sorriso
ti percorse sbarrandoti gli occhi stupiti.
Non è piú ritornata, dal nulla, quell'alba?

cesare pavese


 

Canzone d'autunno

I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno

mi feriscono il cuore
con languore
monotono.

Ansimante
e smorto, quando

l'ora rintocca,
io mi ricordo

dei giorni antichi
e piango;

e me ne vado
nel vento ostile

che mi trascina
di qua e di là

come la foglia
morta.

Paul Verlaine

 

SARA

Disteso su una duna guardavo verso il cielo,
ai tempi in cui i nostri figli erano piccoli e giocavano sulla
spiaggia.
Arrivasti dietro di me, ti vidi passare
Eri sempre così vicina ed a breve distanza

Sara, Sara,
Cosa mai ti ha fatto cambiare idea?
Sara, Sara
così facile da osservare, così difficile da definire

Mi sembra di vederli ancora giocare con i loro secchielli nella
sabbia,
correre verso l'acqua per riempirli
Mi sembra ancora di vedere le conchiglie cadere dalle loro mani
mentre si seguivano l'uno dietro l'altro sulla collina

Sara, Sara,
dolce e casto angelo, dolce amore della mia vita,
Sara, Sara,
gioiello raggiante, mistica sposa

Dormivamo nei boschi accanto ad un fuoco nella notte,
bevevamo rum bianco in un bar del Portogallo,
loro giocavano alla cavallina ed ascoltavano Biancaneve,
tu andavi nel supermarket a Savanna-la- Mar

Sara, Sara,
E' tutto così chiaro, non potrei mai dimenticarmene,
Sara, Sara,
amarti è la sola cosa che non rimpiangerò mai

Mi sembra ancora di sentire il suono di quelle campane
Metodiste,
mi ero curato e ce l'avevo appena fatta
Restai in piedi per giorni al Chelsea Hotel
per scrivere "Sad-Eyed Lady of the Lowlands" per te

Sara, Sara,
Dovunque andremo non ci separeremo mai
Sara, Sara,
stupenda signora, carissima al mio cuore

Come ti ho incontrato? Non lo so.
Un messaggero mi inviò in una tempesta tropicale.
Eri lì in inverno, luce lunare sulla neve
ed in estate sul Lily Pond Lane

Sara, oh Sara,
Sfinge Scorpione in un vestito di calicò,
Sara, Sara,
ti prego di perdonare la mia indegnità

Adesso la spiaggia è deserta
tranne che per un pezzo di una vecchia nave che giace sulla riva.
Mi hai sempre risposto quando ho avuto bisogno del tuo aiuto
Mi hai dato una mappa ed una chiave per la tua porta

Sara, oh Sara,
affascinante ninfa con un arco ed uno strale
Sara, oh Sara,
Non lasciarmi mai, non andartene mai

Bob Dylan

 

Come pesano

Come pesano queste giornate!
Non c'è fuoco che possa scaldare,
non c'è sole che rida per me,
solo il vuoto c'è,
solo le cose gelide e spietate,
e perfino le chiare
stelle mi guardano sconsolate
da quando ho saputo nel cuore
che anche l'amore muore.

Hermann Hesse

 :::::::::::::::::::::::::::::::

Stanco d'amore

Nei rami s'addormenta cullando
il vento stanco. La mia mano
lascia un fiore rosso sangue
morire lacerato sotto un sole rovente.

Ho già visto fiorire e morire
molti fiori;
vengono e vanno gioie e dolori,
e custodirli nessuno può.

Anch'io ho sparso
nella vita il mio sangue;
non so però, se mi dispiace,
so solo, che sono stanco.

Hermann Hesse

 

Risveglio


Lo ripete anche l'aria che quel giorno non torna.
La fìnestra deserta s'imbeve di freddo
e di cielo. Non serve riaprire la gola
all'antico respiro, come chi si ritrovi
sbigottito ma vivo. E' finita la notte
dei rimpianti e dei sogni. Ma quel giorno non torna.

Torna a vivere l'aria, con vigore inaudito,
l'aria immobile e fredda. La massa di piante
infuocata nell'oro dell'estate trascorsa
sbigottisce alla giovane forza del cielo.
Si dissolve al respiro dell'aria ogni forma
dell'estate e l'orrore notturno è svanito.
Nel ricordo notturno l'estate era un giorno
dolorante. Quel giorno è svanito, per noi.

Torna a vivere l'aria e la gola la beve
nella vaga ansietà di un sapore goduto
che non torna. E nemmeno non torna il rimpianto
ch'era nato stanotte. La breve finestra
beve il freddo sapore che ha dissolta l'estate.
Un vigore ci attende, sotto il cielo deserto.

Cesare Pavese

 

 

Io ti chiesi

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.

Hermann Hesse

 

 

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Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

BARBARA

 

Ricordati Barbara
Pioveva senza tregua quel giorno su Brest
E tu camminavi sorridente
Raggiante rapita grondante, sotto la pioggia
Ricordati Barbara
Pioveva senza tregua su Brest
E t'ho incontrata in rue de Siam
E tu sorridevi, e sorridevo anche io
Ricordati Barbara
Tu che io non conoscevo
Tu che non mi conoscevi
Ricordati, ricordati comunque di quel giorno
Non dimenticare
Un uomo si riparava sotto un portico
E ha gridato il tuo nome
Barbara
E tu sei corsa incontro a lui sotto la pioggia
Grondante rapita raggiante
Gettandoti tra le sue braccia
Ricordati di questo Barbara
E non volermene se ti do del tu
Io do del tu a tutti quelli che amo
Anche se non li ho visti che una sola volta
Io do del tu a tutti quelli che si amano
Anche se non li conosco
Ricordati Barbara, non dimenticare
Questa pioggia buona e felice
Sul tuo viso felice
Su questa città felice
Questa pioggia sul mare, sull'arsenale
Sul battello d' Ouessant
Oh barbara, che cazzata la guerra
E cosa sei diventata adesso
Sotto questa pioggia di ferro
Di fuoco acciaio e sangue
E lui che ti stringeva fra le braccia
Amorosamente
È forse morto disperso o invece vive ancora
Oh Barbara
Piove senza tregua su Brest
Come pioveva prima
Ma non è più cosi e tutto si è guastato
È una pioggia di morte desolata e crudele
Non è nemmeno più bufera
Di ferro acciaio sangue
Ma solamente nuvole
Che schiattano come cani
Come cani che spariscono
Seguendo la corrente su Brest
E scappano lontano a imputridire
Lontano lontano da Brest
Dove non c'è più niente

 Jaques Prévert 

 
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