follie d'amore

La mano che dondola la culla


Ti prego non piangere,il fantasma e il temporale la fuori,non invaderanno questo sacro tempioné penetreranno nella tua mente,darò la mia vita,se lo spirito maligno cercasse di giocare brutti scherzi alla tua sacra mente,per molestarti, tormentarti e stuzzicarti.Ombre vaccinanti incombono.Un piano suona in una stanza vuota,ci sarà del sangue sulla mannaia stanotte.Quando l’oscurità si alza e la stanza s’illumina,sarò ancora al tuo fianco.Perché tu sei tutto ciò che m’interessa e ti amerò finché avrò vita.Non ci sarà mai bisogno di brama nei tuoi occhi,fino a che la mano che dondola la culla sarà la mia.Le ombre vibrano sul soffitto e quando l’armadio troneggia come un animale da preda,c’è tristezza nei tuoi splendidi occhi,sei intoccabile,immacolata,occhi meravigliosi,darò la mia vita,se spiriti irrequieti tentassero di giocare brutti tiri alla tua mente sacra.Una volta ebbi un bambino,lui salvo la mia vita,ma al quale non ho mai dato un nome,guardavo soltanto nei suoi splendidi occhie dicevo”mai,mai più”.troppo presto ritornai,come una falena verso la fiamma.Così sbatto le mie ossa sulle pietre,perché io sono solo un miserabile,che non appartiene a nessuno,guarda come parole vecchie come il peccato,mi calzano a pennello.Sono qui e qui rimarrò,insieme mentiamo,insieme preghiamo,non ci sarà bisogno di brama nei tuoi occhi,fino a quando la mano che dondola la culla sarà la mia.                                                                            Emanuele