follie d'amore

To remember you nena


Che ricordo, di quel giorno, mentre il sole tramontava,io aspettavo, che scendesse il mio sole nella macchina dove l’attendevo.Ad un tratto dopo il solito avviso del mio arrivo,la vidi attraverso i vetri, i miei occhi ebbero uno scontro con i suoi,non era mai accaduto con lei,ma questo mi apparve di averlo vissuto più volte con un’altra donna.Niente di buono si presagiva ed io con furbizia nel farla salire in macchina,la salutai con tono nervoso,la zittii per un paio d’ore,ma lei covava e aspettava il momento giusto,quando mi vide più rilassato, lei mi massacro,giù di brutto con la frase tipica di chi sta mollando”E’ FINITA TRA DI NOI” tuono. Vidi il mio sole oscurarsi ed entrare nel torbido e oscuro abisso.Neanche una parola m’usci,soli monosillabi che uscivano con un filo di voce,oh! Com’era familiare quella situazione,era ancor più drammatica,non sapevo reagire, non sapevo cosa dire.Più passavano i minuti e più mi sentivo freddo come se stessi seduto in una cella frigorifera.Pensavo e soffrivo,ma ad un tratto dal mio animo ferito nuovamente usci lui,era nero e con toni aspri e bruschi,echeggio non implorando ma attaccando,si, oramai i cocci erano strarotti,nessuna colla, potente quanto sia, avrebbe messo insieme i pezzi.Nel disprezzo reciproco lei scese e andò via, io senza voltarmi partii per casa mia,nel viaggio contemplavo dove e come avessi sbagliato,forse il mio amore era troppo? Forse…!Ripercorrendo a ritroso tutti i giorni e le frasi tra noi dette e non capivo!DOVE AVEVO SBAGLIATO?Qual è stato il male che avevo procurato?Domande, tante domande senza risposta.Avevo in mente soltanto i suoi scuri occhi impenetrabili,solo buio!Ma io andavo ancora verso casa senza aver trovato una sola spiegazione.Il mio amore era incondizionato,amavo senza domandarmi il perché,era lei,lei e lei.La mia vita la sognavo solo con lei. Notte fonda,anime vive per il paese nessuna,bar dove poter bere una bottiglia di whisky,chiusi.A casa non volevo tornarci, era cosi lontana la mia felicità quel giorno.E pensa lo è ancora!Non c’è stata o più nessuno a potuto coprire la sua mancanza.Adesso continuo a vivere, ma non vivo vegeto!E sempre con l’identica domanda lei dov’è?E perché è andata via? Sono sull’’orlo di una follia!Solitario nei pensieri di dubbia moralità,ma poi a chi importa se si soffre e si è soli,tanto la vita è un continuo susseguirsi di sbalzi di gioie e dolori,e non c’è bisogno di chiedersi il perché!La vita è un al chimera, mista a polvere e nebbiolina che offusca nei vari sensi i nostri sensi!Ora ami, domani forse…!Ricordi? “non m’interessa” mi dicesti.Io che nell’imbarazzo provavo a farti riflettere sulla decisione da te ormai già presa.Era il momento in cui davo delle ragioni per quello che non volevo mai aver sentito.Certo è, pensavo veramente che la nostra unione si rompa per colpa mia, era logico che cercassi in tutte le mie forze di farti ricredere,  non immaginavo che la causa fosse stata un’altra .Solo nel momento che ti rividi con lui capii.Certo ero accecato dalla gelosia, sprigionava fumi nel mio cervello e tutto si offuscava.Ti chiedo,tu cosa avresti provato in quell’istante?Sei certa che ti saresti voltata nell’indifferenza totale?Se tu avresti avuto questo comportamento,sono certo che il nostro non era vero amore.Un amore che credevo puro non calcolato,mi chiedo,cosa ti resta di me? E' proprio vero che l’amore è un male incurabile e passeggero?Sai dopo anni che continuo a pensarti e riflettere,non riesco a non pensarti come una donna che ha dimenticato,che in 24 ore abbia capito di non essere più innamorata.Non posso neanche pensare che quello che c’è stato tra noi non sia amore.Non posso essermi sbagliato,no!Le sensazioni che a pelle percepivo mi dicevano altro,anche i tuoi sensori captavano questo.Ho avuto altre donne nella mia vita,ma di loro,nonostante sia finita con una guerra,non ricordo nulla.Di te ricordo dal primo bacio all’ultimo momento vissuto con te.Ricordo la prima volta che ci appartammo,come ragazzini alle prime armi,ricordo bene quando,mi dicesti “non andare più in là”ma solo perché avevi il ciclo,ricordo ancora adesso,sorridendo,la mia sonora risata e tu che incredula mi domandavi perché ridevo!Spiegandoti il motivo, i tuoi occhi luccicarono e ridesti con me.Forse l’errore è stato proprio quello,all’inizio ero un continuo ridere,ma poi le avversità della vita hanno smorzato anche quello gioia,piccola sincera e di grande importanza.Certo,ho capito che in quel momento avevi bisogno di essere tranquilla e felice,io solo adesso l’ho capito.Che stupido che sono stato.Ci sono voluti 5 anni di frustrazioni per capire dov’è stato l’errore!Ricordi nel bar quel venerdì con i nostri amici,che ridevi a crepapelle e alla fine della serata,ci domandasti chi ci aveva mandati là da te!E’ vero, quando scrivi,vengono a galla delle verità che con le parole difficilmente vengono dette.Ora che scrivo ho capito il perché,non eri più felice ed io non l’avevo capito!Nel mio egoismo maschilista pensavo soltanto alla mia di felicità.Non riuscivo con i miei occhi offuscati dalla rabbia di come nella vita ci fossero percorsi e ricorsi in un cerchio, tutto scivolava dentro una linea a tutto tondo, inseguire il destino oramai segnato,che pura idiozia voler a tutti i costi cambiare le regole della vita.Infatti, avevi ragione tu, ragione da vendere, non si può vivere di riflesso ad altre persone,non si può cambiare il destino di nessuno, ciascuno il proprio.Chiudo questa mia lunga lettera con una frase che a te piaceva molto,“va, spiega le ali e vola via, lontano dal mondo di cui ti sei circondato,lontano da cuori freddi e insicuri,lontano da coloro che fingono la lealtà,lontano da coloro che come te cercano qualcosa, ma stai attento a non volare troppo, potresti presto rimpiangere di tutto questo e sentirti solo nella ricerca di te stesso.”                                                                                   Emanuele