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  To remember you nena

Post n°27 pubblicato il 13 Dicembre 2006 da seartweb17

Che ricordo, di quel giorno, mentre il sole tramontava,

io aspettavo, che scendesse il mio sole nella macchina dove l’attendevo.

Ad un tratto dopo il solito avviso del mio arrivo,

la vidi attraverso i vetri,

 i miei occhi ebbero uno scontro con i suoi,

non era mai accaduto con lei,

ma questo mi apparve di averlo vissuto più volte con un’altra donna.

Niente di buono si presagiva ed io con furbizia nel farla salire in macchina,

la salutai con tono nervoso,

la zittii per un paio d’ore,

ma lei covava e aspettava il momento giusto,

quando mi vide più rilassato, lei mi massacro,

giù di brutto con la frase tipica di chi sta mollando”E’ FINITA TRA DI NOI” tuono.

 Vidi il mio sole oscurarsi ed entrare nel torbido e oscuro abisso.

Neanche una parola m’usci,

soli monosillabi che uscivano con un filo di voce,

oh! Com’era familiare quella situazione,

era ancor più drammatica,

non sapevo reagire,

non sapevo cosa dire.

Più passavano i minuti e più mi sentivo freddo come se stessi seduto in una cella frigorifera.

Pensavo e soffrivo,

ma ad un tratto dal mio animo ferito nuovamente usci lui,

era nero e con toni aspri e bruschi,

echeggio non implorando ma attaccando,si, oramai i cocci erano strarotti,

nessuna colla, potente quanto sia, avrebbe messo insieme i pezzi.

Nel disprezzo reciproco lei scese e andò via, io senza voltarmi partii per casa mia,

nel viaggio contemplavo dove e come avessi sbagliato,

forse il mio amore era troppo? Forse…!

Ripercorrendo a ritroso tutti i giorni e le frasi tra noi dette e non capivo!

DOVE AVEVO SBAGLIATO?

Qual è stato il male che avevo procurato?

Domande, tante domande senza risposta.

Avevo in mente soltanto i suoi scuri occhi impenetrabili,solo buio!

Ma io andavo ancora verso casa senza aver trovato una sola spiegazione.

Il mio amore era incondizionato,amavo senza domandarmi il perché,

era lei,lei e lei.

La mia vita la sognavo solo con lei.

Notte fonda,anime vive per il paese nessuna,

bar dove poter bere una bottiglia di whisky,chiusi.

A casa non volevo tornarci, era cosi lontana la mia felicità quel giorno.

E pensa lo è ancora!

Non c’è stata o più nessuno a potuto coprire la sua mancanza.

Adesso continuo a vivere, ma non vivo vegeto!

E sempre con l’identica domanda lei dov’è?

E perché è andata via?

Sono sull’’orlo di una follia!

Solitario nei pensieri di dubbia moralità,

ma poi a chi importa se si soffre e si è soli,

tanto la vita è un continuo susseguirsi di sbalzi di gioie e dolori,

e non c’è bisogno di chiedersi il perché!

La vita è un al chimera, mista a polvere e nebbiolina che offusca nei vari sensi i nostri sensi!

Ora ami, domani forse…!

Ricordi? “non m’interessa” mi dicesti.

Io che nell’imbarazzo provavo a farti riflettere sulla decisione da te

ormai già presa.

Era il momento in cui davo delle ragioni per quello che non volevo mai aver sentito.

Certo è, pensavo veramente che la nostra unione si rompa per colpa mia,

era logico che cercassi in tutte le mie forze di farti ricredere,

 non immaginavo che la causa fosse stata un’altra .

Solo nel momento che ti rividi con lui capii.

Certo ero accecato dalla gelosia,

 sprigionava fumi nel mio cervello e tutto si offuscava.

Ti chiedo,

tu cosa avresti provato in quell’istante?

Sei certa che ti saresti voltata nell’indifferenza totale?

Se tu avresti avuto questo comportamento,

sono certo che il nostro non era vero amore.

Un amore che credevo puro non calcolato,

mi chiedo,

cosa ti resta di me?

 E' proprio vero che l’amore è un male incurabile e passeggero?

Sai dopo anni che continuo a pensarti e riflettere,

non riesco a non pensarti come una donna che ha dimenticato,

che in 24 ore abbia capito di non essere più innamorata.

Non posso neanche pensare che quello che c’è stato tra noi non sia amore.

Non posso essermi sbagliato,

no!

Le sensazioni che a pelle percepivo mi dicevano altro,

anche i tuoi sensori captavano questo.

Ho avuto altre donne nella mia vita,

ma di loro,

nonostante sia finita con una guerra,

non ricordo nulla.
Di te ricordo dal primo bacio all’ultimo momento vissuto con te.

Ricordo la prima volta che ci appartammo,

come ragazzini alle prime armi,

ricordo bene quando,

mi dicesti “non andare più in là”

ma solo perché avevi il ciclo,

ricordo ancora adesso,

sorridendo,

la mia sonora risata e tu che incredula mi domandavi perché ridevo!

Spiegandoti il motivo, i tuoi occhi luccicarono e ridesti con me.

Forse l’errore è stato proprio quello,

all’inizio ero un continuo ridere,

ma poi le avversità della vita hanno smorzato anche quello gioia,

piccola sincera e di grande importanza.

Certo,

ho capito che in quel momento avevi bisogno di essere tranquilla e felice,

io solo adesso l’ho capito.

Che stupido che sono stato.

Ci sono voluti 5 anni di frustrazioni per capire dov’è stato l’errore!

Ricordi nel bar quel venerdì con i nostri amici,

che ridevi a crepapelle e alla fine della serata,

ci domandasti chi ci aveva mandati là da te!

E’ vero, quando scrivi,

vengono a galla delle verità che con le parole difficilmente vengono dette.

Ora che scrivo ho capito il perché,

non eri più felice ed io non l’avevo capito!

Nel mio egoismo maschilista pensavo soltanto alla mia di felicità.

Non riuscivo con i miei occhi offuscati dalla rabbia di come nella vita

ci fossero percorsi e ricorsi in un cerchio, tutto scivolava dentro una

linea a tutto tondo, inseguire il destino oramai segnato,

che pura idiozia voler a tutti i costi cambiare le regole della vita.

Infatti, avevi ragione tu, ragione da vendere,

non si può vivere di riflesso ad altre persone,

non si può cambiare il destino di nessuno,

ciascuno il proprio.

Chiudo questa mia lunga lettera con una frase che a te piaceva molto,

“va, spiega le ali e vola via, lontano dal mondo di cui ti sei circondato,

lontano da cuori freddi e insicuri,lontano da coloro che fingono la lealtà,

lontano da coloro che come te cercano qualcosa, ma stai attento a non

volare troppo, potresti presto rimpiangere di tutto questo e sentirti

solo nella ricerca di te stesso.”

                                                                                   Emanuele

 

 
 
 

Ricordo parte I°

Post n°26 pubblicato il 12 Dicembre 2006 da seartweb17

La facilità in cui l’uomo taglia i ponti con la propria società e trancia i legami, con le proprie origini è disarmante.

I giovani d’oggi (cosi direbbe mio nonno) hanno qualità stupende ma prive di qualsiasi creatività.

Riscontro sempre più spesso che i ragazzi hanno imparato a chiedere, ma non ha usare la propria testa,

mani e forza di volontà, vedo sempre più spesso, in loro che la loro testa e forza d’animo escono nei momenti

gioiosi e festosi.

Ricordo il mio gruppo(comitiva) all’età di 14-16 anni, che si divertiva in semplicità, il divertimento oscillava dal semplice gioco a nascondino alla partita di pallone per strada, qualche festa fatta in casa, nell’aspettare la stagione estiva, dove lo stare insieme in riva al mare diventava giorno speciale da ricordare.

Poi è giunta l’età cruciale dove tutto questo non bastava mai, allora s’incominciava ad esperimentare nuove situazioni, nuovi giochi avvolte mortali, e si, si era entrati nel vortice mostruoso degli stupefacenti, che di stupefacente non avevano nulla, ma solo il rincoglionimento della mente. Eppure non eri(IN) se non ti facevi almeno una canna. Molti miei conoscenti in quel periodo persero la loro bussola c’è chi non si accontentava, ma solo perché saturi della merda assunta, si ricercava nuove emozioni (cosi la chiamavano) per poi finire in fondo ad immensi burroni , vite distrutte, famiglie straziate e più si andava avanti e più si accorgeva che tutto cambiava, intorno a me solo tristezza e desolazione. Nell’amarezza di quegli anni perduti nel cercare sensazionali emozioni, restano solo segni nel proprio fisico(per quelli che c’è l’hanno fatta) malesseri incurabili nell’attesa del segno divino, in quel periodo , ricordo che eravamo tutti atei, la chiesa era solo una grande scalinata dove sederci e provare L’EMOZIONI!

Passavano le stagioni e nuovi orizzonti si aprivano, chi con fortuna e chi come me continuava a subirne l’amarezza, ma di una cosa ero convinto, che non era la droga che mi avrebbe aiutato ad uscire dall’abisso.

Mi buttai a capofitto nell’unica cosa che in quel periodo credevo, il lavoro, certo era difficile, ma amavo ciò che facevo ed era tutto bello, nuove amicizie vita sociale più intensa, ricordo mi chiamavano (maestro) ed era il mio orgoglio anche per mio padre (taciturno e musone) ero il suo vanto per il paese . Poi come tutte le cose della vita ci si presentò il conto , arrivarono momenti grigi per tutti, il mio carattere fragile non seppe rintuzzare la crisi, chiusi storie e storielle e partii lontano dalla mia terra. Non provai nostalgia ma sola rabbia a 25 anni costretto a ricominciare in una città dove non conoscevi nessuno dove l’uomo del sud è visto con un occhio diverso, anzi avvolte con entrambi gli occhi. Tuttavia per 6 anni ho resistito a tante situazioni belle e meno belle, incominciai ad innamorarmi della gente (in fondo sono ancora nel mio cuore) , ma ;ancora una volta il destino presenta il conto da saldare, giù ancora tristezza e malinconia. Si torna nella città natale, tante cose sono cambiate ed io con loro, l’inserimento non avviene, gli amici d’infanzia sono cambiati o hanno messo su famiglia, io che non riuscivo a stare in casa neanche per un ora di fila, di colpo vivo solo in casa.

 

 
 
 

CHE DIFFERENZA FA

Post n°24 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Tutti gli uomini hanno dei segreti

ed ecco il mio,

facciamolo sapere,

siamo passati attraverso l’inferno e l’alta marea.

Posso davvero contare su di te?

E tu…

cominci già a tirarti indietro,

parole pesanti vengono scagliate con una tale leggerezza.

Ma mi lancerei davanti ad una pallottola vagante per te.

Allora che differenza fa?

Non ne fa nessuna,

ma tu te ne sei andata

e devi sembrare molto vecchia stanotte,

il diavolo troverà lavoro per mani inoperose.

Ho rubato e mentito,

è perché?

Perché tu me lo hai chiesto.

Ma adesso mi fai vergognare,

perché ho soltanto due mani.

Beh;

Sono ancora innamorato di te

allora,

che differenza fa?

Ma tu te ne sei andata

e il tuo pregiudizio non ti terra caldo stanotte

cosi,

niente più scuse.

Sono troppo stanco,

sono troppo malato e stanco

e mi sento davvero male oggi.

Ma sono ancora innamorato di te.

 

 

                                                Emanuele

 
 
 

NELLA VECCHIA CASA 

Post n°23 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Preferirei non tornare nella vecchia casa,

ci sono troppi cattivi ricordi lì.

Quando tu sei passata di qui in bicicletta,

cominciarono tutti i miei sogni,

la cosa più triste che ho mai visto

e tu non hai mai saputo,

quando veramente mi piacevi,

perché non te l’ho mai neanche detto.

Oh! e intendevo farlo,

sei ancora lì?

O te ne sei andata via?

Mi piacerebbe tornare nella vecchia casa,

ma non lo farò mai.

 

 

                                       Emanuele

 
 
 

SOLO SE...

Post n°22 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

La vita è animare se stessi

Se solo sapessi come fare.

La vita è raggiungere un obiettivo

Solo se lo conoscessi

La vita è conoscere

Se mi conoscessi…

La vita è amare

Se solo sapessi amare

La vita è più grande di me

 Io al confronto sono solo un burattino

Manovrato dai tanti fili che  io non conosco

Manovrato dalla società

Condizionato da pregiudizi

Che fanno del male solo a noi

E la vita è…

Quello che io ancora non ho.

 

 

                                                                  Emanuele

 
 
 

SPERANZA

Post n°21 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Se un giorno vaghi nel nulla,

i tuoi pensieri non riflettono la realtà,

non  lasciarti andare,

perché lui e lì,

pronto per una nuova sfida,

ma è proprio sfiga questa vita,

non voltarti per ricordare il passato,

guarda sembre innanzi,

cerca il tuo essere,

cerca il tuo “io”,

non abbandonarti,

reagisci con impulso,

per vivere una vita non c’è bisogno di sfidare il buio.

nei tuoi occhi splendenti  vedo un luce,

luce che chiede aiuto,

luce che ha voglia di divertirsi,

luce,

fa che un giorno possa ancor veder.

 

                                            Emanuele

 
 
 

1000 VOLTE

Post n°20 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Ho pianto 1000 volte,

nel cercare la ragione dell’essere.

Ho decantato 1000 volte,

la semplicità del tuo sguardo.

Ho ceduto 1000 volte,

al compromesso di una vita reale.

1000 volte ho chiesto di te in giro,

1000 volte ho ricevuto solo risposte insensate.

Per 1000 volte ho scrutato il cielo,

 nella speranza di vederti tra il firmamento delle stelle.

Per 1000 volte ho camminato per le vie,

cercando d’ incontrare almeno una parte di te.

Per 1000 volte ho girato il mondo in lungo e in largo,

ma di te ombra non c’è ne.

Di colpo sei svanita nel nulla così come sei comparsa la prima volta.

Per 1000 volte riderò di me,

per 1000 volte sognerò che te,

per 1000 volte aspetterò soltanto che te.

                                                                             Emanuele

 

 
 
 

ECCOLO IL SOGNO

Post n°19 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Eccolo il sogno,

ma vedo grigiori che infondono paure e decisioni.

Eccolo il sogno,

mi rabbrividisce il pensiero che la vita non possa strappare neanche un sorriso.

Eccolo il sogno,

anime perse che ballano danze sconosciute con uno sconosciuto.

Eccolo il sogno,

una parola detta,

un programma fatto,

pensieri che si rincorrono senza mai incontrarsi.

Eccolo il sogno,

animo cupo,

animo triste,

questa notte di natale,

neanche una lacrima scende dal mio viso,

per purificare il grigiore di questa vita.

Eccolo il sogno,

buio...

                                                              Emanuele

 

 
 
 

TUTTO CIO' CHE VUOLE

Post n°18 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Lei conduce una vita solitaria,

quando si alza tardi nella luce del mattino

e la giornata è appena cominciata,

apre i suoi occhi e pensa.

Oh!!! Che mattina…

Non è una giornata adatta per lavorare

E’ una giornata adatta a prendere il sole,

starsene distesi sulla spiaggia e divertirsi,

ti catturerà

tutto ciò che vuole è un altro amore.

Domani se n’andrà ragazzo.

Dunque se sei all’orizzonte ed è la giornata giusta,

lei è il cacciatore e tu sei la volpe.

La voce che ti parla,

non ti parlerà per sempre .

E’ una notte adatta alla passione,

ma il mattino significa un addio

attento a quel lampo nei suoi occhi,

ti catturerà,

tutto ciò che vuole.

 
 
 

SENTO ANCORA IL TUO RESPIRO SU DI ME

Post n°17 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Sento il tuo respiro ancora su di me,

nonostante ormai gli anni sono passati,

senza lasciare ombre vacillanti

quello che respiro intorno a me è aria che non sa più di te.

Che rammarico che ho,

non aver potuto godere di te,

la tua dolcezza mista a crudeltà,

la tua lingua sincera e tagliente,

il tuo sguardo accattivante e fulminante.

Avevi tutto e avevo tutto di te.

poi all’ improvviso come il miraggio che mi comparve di te,

mi guardo intorno e tu non ci sei più.

Ora ciò che mi resta di te è solo aria mista a polvere e rugiada.

 

                                                                       Emanuele

 
 
 

NEL SILENZIO DELLA NOTTE

Post n°16 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Nel silenzio della notte,

un timido e gelido soffio di vento,

mi accarezza il volto.

Mentre mi accingo ad accendermi l’ennesima e maledetta sigaretta,

quel sapore amaro ricorda che un altro giorno sta passando

ed io non vedo ancora nessun miraggio all’orizzonte.

Ormai sono passati 5 anni e tu,

volteggi nelle verdi e fiorenti praterie,

senza che io ti sospinga.

Oh! Come è crudele la vita con me!

Ho amato tanto il tuo corpo e il tuo volto,

ma non ricordo più il perché!

Il tempo passa e ha cancellato tutto di te tranne il tuo ricordo,

che vive insieme a me.

                                                            Emanuele

 
 
 

PENSIERI E PAROLE

Post n°15 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

la vita è un susseguirsi di pensieri e parole,

A volte solo parole,

che scivolano via insieme alle mille foglie cadute da un albero,

come l’amicizia,

dono regale ad un essere spartano,

parole dette in contesti poco sinceri,

anch’essa vola via se poco curata e rivitalizzata,

c’è sempre un leggero vento che soffia,

 spazza via tutto ciò che non ha ancore,

se pur lieve soffio,

se pur forte legame tra noi,

nulla può.

E’ la fine delle mille foglie si fa.

sarà la lontananza,

sarà il desiderio di novità,

sarà per amore,

ma una vera amicizia non muore mai.

 

                                                                  Emanuele

 
 
 

RESPIRANDO E ROTOLANDO

Post n°14 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Respirando e rotolando,

scivolando in giù,

nell’abisso,

dove toccar fondo non mi par vero.

Scorgo la luce nei miei occhi di riflesso al grigiore della profondità,

ancora non mi sembra vero di riuscire a vedere quel spiraglio abbagliante,

che mi chiama dall’immenso buio tenebroso che mi avvolge in un infestante malvagità.

Di rivalsa alla mia sorte di un certo e sicuro reintegro alla normalità mi accingo a raggiungere la sommità.

L’abbaglio fu tal e grande che, la luce vista di un solo decimo, mi respingesse inaspettatamente verso l’orlo del precipizio, il grigiore della discesa divenne presto buio pesto.

Aspetto ancora adesso la luce del mio successo.

                                                                                            EMANUELE

 

 

 
 
 

PROMESSE E BUGIE

Post n°13 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Tutta la sofferenza e tutto il dolore,

tutti i sacrifici invano.

Ero troppo cieco perché veda che mi hai trasformato in un perdente.

Mi hai maltrattato per cosi tanto tempo, mentre tu cantavi con la tua lingua di serpente.

Il resto è storia,

non  puoi più farmi nulla,

sono stato cosi in basso,

non avevo un posto dove andare,

potevo vederlo nei tuoi occhi,

tutte le promesse erano bugie,

promesse e bugie.

Il tuo taglio era rapido e profondo,

ma poi hai pensato che non avresti mai avuto bisogno di un amico.

Ma tutte le cose cambiano e le correnti devono volgersi.

E tu hai bruciato tutti i ponti alle tue spalle.

Troppe ferite mortali hai inflitto,

ora provi ciò che provo io.

Il resto è storia

non puoi più farmi nulla,

sono stato cosi in basso,

non avevo un posto dove andare,

potevo vederlo nei tuoi occhi.

Tutte le tue promesse erano bugie,

Promesse e Bugie

 

                                                            Emanuele

 
 
 

IL FIORE DEL BENE

Post n°12 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da seartweb17

Quando t’incontrai,

tra me e me pensai.

Ecco il fiore del bene che copre il mio male,

il fiore che con il suo inebriante profumo cancella l’odore della marcia vita.

Pensavo e vivevo,

ma lento procedevo nella giungla del non ritorno.

Anche la tua polverina magica,

buttata su di me riuscirà mai a contrastare l’idiozia di un essere malvagio.

L’amare l’immenso divenne un danno,

l’amarti mi ridusse in un ammasso di niente.

Vuoto l’anima,

vuoto il cuore,

vuoto la mente.

Ecco perché il tuo viso colpi,

affondo e mai mi salvo.

Era il fiore del bene che con il passare dei giorni si coloro l’iride,

malvagia e funesta.

Da questo istante dedussi che il piccolo fiore non era più un bocciolo,

ma era diventato il mio carnefice.

                                                                         Emanuele

 
 
 

LA RAGAZZA NEL MARMO

Post n°11 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da seartweb17

Datemi un blocco di marmo, è vi scolpirò un volto,

che mai avreste sognato di ammirare,

cosi bello e celestiale,

difficile da non amare ,

cosi perfetta da poter studiare,

anche se marmo,

di sicuro potrà parlare,

con quegli occhi che sanno stregare.

Tu non potresti non guardare,

l’ipnotica e ninfa solare.

Ciò che resta di una donna gioviale,

poiché solo in un marmo la potrei immortalare.

EMANUELE

 
 
 

La mano che dondola la culla

Post n°10 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da seartweb17

Ti prego non piangere,

il fantasma e il temporale la fuori,

non invaderanno questo sacro tempio

né penetreranno nella tua mente,

darò la mia vita,

se lo spirito maligno cercasse di giocare brutti scherzi alla tua sacra mente,

per molestarti, tormentarti e stuzzicarti.

Ombre vaccinanti incombono.

Un piano suona in una stanza vuota,

ci sarà del sangue sulla mannaia stanotte.

Quando l’oscurità si alza e la stanza s’illumina,

sarò ancora al tuo fianco.

Perché tu sei tutto ciò che m’interessa e ti amerò finché avrò vita.

Non ci sarà mai bisogno di brama nei tuoi occhi,

fino a che la mano che dondola la culla sarà la mia.

Le ombre vibrano sul soffitto e quando l’armadio troneggia come un animale da preda,

c’è tristezza nei tuoi splendidi occhi,

sei intoccabile,immacolata,occhi meravigliosi,

darò la mia vita,

se spiriti irrequieti tentassero di giocare brutti tiri alla tua mente sacra.

Una volta ebbi un bambino,

lui salvo la mia vita,

ma al quale non ho mai dato un nome,

guardavo soltanto nei suoi splendidi occhi

e dicevo”mai,mai più”.

troppo presto ritornai,

come una falena verso la fiamma.

Così sbatto le mie ossa sulle pietre,

perché io sono solo un miserabile,

che non appartiene a nessuno,

guarda come parole vecchie come il peccato,

mi calzano a pennello.

Sono qui e qui rimarrò,

insieme mentiamo,

insieme preghiamo,

non ci sarà bisogno di brama nei tuoi occhi,

fino a quando la mano che dondola la culla sarà la mia.

                                                                            Emanuele

 

 
 
 

Ti aspetto da sempre e lo sai

Post n°9 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da seartweb17

Ti aspetto da sempre e lo sai…

giro e rigiro,

i miei pensieri sempre nelle stessa e identica direzione,

un susseguirsi di inerti successi,

di mancate conquiste,

di pie illusioni,

ma si sa,

solo l’amare riceve amore,

solo dolcezza ottiene dolcezza,ma povero pazzo illuso,

parole insignificanti in una società maledettamente ipocrita,

non c’è bene che ti faccia stare bene,

non c’è amore che ti dia amore,

non c’è dolcezza in questa vita amara e magra di emozioni.

Tu essere folle,

la tua follia non ti appaga ma ti annebbia la mente con pensieri superficiali.

Lasciati andare in una folle pazzia sociale,

io pazzo comune mortale ti offro ABA. (amore bene affetto),

te lo offro,

ma in cambio non devi darmi altro che te stesso.

Follia acuta…….

 

                                                                           Emanuele

 
 
 

QUANDO MI HAI LASCIATO

Post n°8 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da seartweb17

Quando mi hai lasciato,

il mio cuore moriva,

con esso anche i miei momenti più belli.

Quando mi hai lasciato anche il mondo moriva,

e con essa anche la mi mente.

quando mi hai lasciato,

di colpo il sole sparì,

dietro una nerissima nuvola,

che minacciò pioggia,

ma la minaccia fu presto realtà.

di colpo il mio viso si trovo avvolto da tante piccole gocce d’acqua,

ma assaporandone il sapore,

mentre scendevano sul mio viso,

constatai che erano lacrime.

E’ triste vedere un uomo piangere,

tu ne hai visto e procurato tale evento.

Donna che sensazione ne provi nel procurare tal danno!

solo capriccio di un’adolescente cresciuta in fretta,

assaporando dolori diversi l’incolpevole lui,

cosa ti ha spinto a donare più sofferenza che amore!

Che  follia chiedere a chi non conosce risposta,

ma di manta risposte a coloro che la circondano.

Ebbi un lampo nel vederti la prima volta,

rimasi folgorato dall’interiore bellezza pudica,

l’ultima volta fu fatale,

bruciare tra i dannati che amarono!

 

                                                                                      Emanuele

 
 
 

PERCHE’ NON SORRIDI 

Post n°7 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da seartweb17

Perché cammini silenziosa avvolta nel tuo giubbotto nero?

Nella strada gelida le prime gocce di pioggia cominciano a cadere e tu,

Sconsolata,guardi la gente che cammina frettolosa,

Hanno tutta fretta,

Nessuna ha tempo per un gesto di calore,

Ma tu cammini piano mentre la pioggia ormai fitta,

Bagna il tuo viso e i tuoi occhi attoniti sembrano voler chiedere qualcosa,

Tu non chiedi niente,

Ma non ti basta quello che hai.

Forse vorresti avere fretta anche tu.

Qualcuno da cui correre,per cui piangere,per cui morire.

Il tuo cuore è colmo d’amore,

Amore che tu conservi dentro,

Aspetti che qualcuno lo prenda e lo conservi gelosamente.

Ma perché piangi?

 Spiega le tue ali e vola via,

Fatti coraggio,

Perché tu sai di meritare di meglio e questo perché sei una persona speciale.

Come un amore può finire,

Un amore può ricominciare,

Più bello e libero.

Per questo torna a dormire e sogna ancora e presto le cose andranno a posto.

Le tue speranze risorgeranno e da tutta questa vita buia e fredda ne uscirà una nuova

E presto non ci sarà più dolore.

 

                                                                   Emanuele

 
 
 
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Un blog di: seartweb17
Data di creazione: 08/12/2006
 

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....Toccante....triste...ma consapevole!Buona serata!
Inviato da: kiid
il 12/12/2006 alle 17:52
 
GRAZIE, SEI MOLTO GENTILE!
Inviato da: seartweb17
il 10/12/2006 alle 11:23
 
molto bella
Inviato da: pulcenelcuore
il 10/12/2006 alle 11:12
 
 

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