E’ il Made in Italy il “petrolio” d’Italia e su questo occorre puntare per una reale ed efficace ripresa dell’economia del Belpaese: la 17° edizione del Salone Internazionale dell’Alimentazione Cibus si chiude oggi a Parma rinnovando l’impegno di istituzioni, enti e aziende ad una maggiore sinergia per la difesa e la valorizzazione del Made in Italy. Stesso obiettivo per il Consorzio di Tutela Igp Pomodoro di Pachino, tra le eccellenze italiane partecipanti all’evento: ”Siamo molto felici di questa esperienza- spiega il Presidente del Consorzio Sebastiano Fortunato- perché abbiamo constatato ancora una volta che il nostro pomodoro gode di una grande notorietà in tutto il mondo e le iniziative che abbiamo organizzato hanno destato grande curiosità e interesse tra giornalisti e addetti ai lavori”.In particolare il Consorzio è stato impegnato in una partnership con il caseificio emiliano Bertinelli, presentando “Il Senza” Pizza, una pizza dedicata a celiaci, intolleranti al lattosio, vegetariani e tutti coloro che vogliono mantenersi leggeri senza rinunciare alla pienezza del gusto.“Ringrazio Nicola Bertinelli per l’accoglienza e la partecipazione e tutto lo staff che ci ha coadiuvato- ha detto Fortunato-. L’idea di questa pizza è nata da questa collaborazione tra la Sicilia e l’Emilia pensando a un prodotto attento alla salute, ma che potesse vantare tutta la sapienza dell’artigianalità siciliana, grazie alle mani sapienti del pizzaiolo pachinese Giuseppe Cotto e al sapore inimitabile del nostro pomodoro. Siamo certi che si tratta solo di un primo passo per nuove collaborazioni”.Il Consorzio di Tutela Igp Pomodoro di Pachino ha inoltre partecipato a momenti degustativi dedicati, con seminari di informazione per stampa di settore sulle sue caratteristiche organolettiche e qualità inimitabili, oltre che di focus tematici ed incontri con operatori dell’enogastronomia.“Visto il momento particolarmente critico, ci auguriamo che queste iniziative – ha commentato il Direttore del Consorzio Salvatore Chiaramida – oltre a dare lustro al nostro pomodoro consentano ai produttori per i quali lavoriamo di avere una giusta remunerazione per i loro sforzi e i loro sacrifici quotidiani.”