Sei tutto il mondo
L'anima non è la mente. Non è sentimento, non è nel cuore, non è dentro il corpo ne fuori da esso. allora che cosa è?
DESIDESI VIVERE LA TUA VERA NATURA?
Essere perfettamente umani non è scontato. Se ciò accadesse spontaneamente saremmo tutti felici, poichè in questo è la vera gioia: l'essere in sintonia con la nostra vera natura. Il gatto è perfettamente felino e in pace con se stesso, il cane perfettamnete canino è gioioso della sua natura. Questo non avviene per l'animale parlante. Se la mente dell'uomo non è sincronizzata con la sua anima, egli non è perfettamente umano; mette un suono dissonante. Non è in equilibrio. Il mio training di autospiritualizzazione, attraverso tecniche meditative innovative, mira a far emergere tutto questo in consapevolezza così da essere finalmente in perfetto equilibrio: perfettamente umani, come leoni perfettamente leonini, cavalli perfettamente equini, alberi perfettamente arborei, pietre perfettamente cristalline...
Post n°5 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da ConoscitiMeConosciTe
Eppure l'anima è. Ha delle caratteristiche, è l'essenza più pura della nostra natura. L'anima non è un aggregato di più elementi, come il corpo o la mente. E l'entità che ci fa essere umani. Essa è eterna e si autorigenera. Gli animali sono in perfetta sintonia con la propria anima. Il leone è perfettamente leonino, la capretta è perfettamente caprina, il cane è perfettamente canino. L'uomo non è quasi mai perfettamente umano. Se non entriamo in contatto con lei ci perdiamo. Perdiamo la nostra autentica identità e con essa la felicità stabile che forse non troveremo mai. La struttura umana del cervello è comunicativa. Una grossa fetta delle energie impiegate dal cervello sono destinate a elabore, formulare e codificare informazioni verbali. Siamo l'animale linguistico. Questa caratteristica della natura umana non può essere ignorata quando si tratta di ricongiungersi con la propria essenza più intima che abbiamo chiamato, per intenderci su una piattaforma comune, anima. Parlare alla propria anima. Ma come? In che modo? A che fine? Posso essere guidato? |
Post n°4 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da ConoscitiMeConosciTe
E' molto più semplice dire "cosa non è" l'anima pittosto che parlare di quello che è. Una cosa è certa: "è", quindi si può anche azzardare nel verbalizzare questa esistenza. Una volta qualcuno chiese al Buddha Gautama se esistesse l'anima. La sua risposta fu un sorriso benevolo. Null'altro. Poi gli venne chiesto cosa fosse l'anima. La sua risposta fu lo stesso sorriso benevolo. Saggissimo ed enigmatico. Gli antichi greci pensavano che risiedesse nel fegato. Poichè associavano la capacità di riconoscersi e di "riflettere" con la propria anima,conclusero che un organo liscio e lucido come il fegato fosse predisposto a questa funzione, proprio come uno specchio. Una conclusione non più ingenua di chi credette che risiedeva nel cuore, così incline e suscettibile a emozioni profonde. Robert Graves, saggista e grandioso mitografo scrisse una volta circa l'anima: "L'anima non è nel cuore, non è nel fegato, non è nei polmoni, non è la mente ne l'intelletto. Non è dentro ne fuori da noi. Non è un respiro ne un battito."
|
Post n°3 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da ConoscitiMeConosciTe
La preghiera per molti è un tema più imbarazzante della masturbazione. La realtà è che tutti l'abbiamo sperimentata ma pochi ne hanno piena familiarità. Diciamo subito una cosa per molti impopolare. Non è giusto pregare un Dio personale. Dio sono io. Dio sei tu. Chi determina la mia realtà se non me stesso, le mie percezioni e le mie elaborazioni delle stesse? Perché allora delegare a qualcosa di esterno tutto ciò quando è evidente che tutto nasce, si sviluppa e muore dentro di noi? Occorre però pregare. Pregare chi allora? A che scopo? La preghiera è un mezzo di comunicazione. Esistono specifiche aree del cervello che si attivano nell’atto di pregare. Alcuni studi recenti ne hanno individuato le aree interessate e gli effetti psicologici e fisici indotti dalla preghiera. Pregare è un istinto ancestrale. La questione allora è chi pregare e perché. La preghiera è un potentissimo mezzo di esplorazione di ciò che siamo veramente. Potremmo dirlo con molti giri di parole, ma ciò che siamo veramente è la nostra anima. La preghiera autentica, la matrice di tutte le preghiere pronunciate o pensate al mondo è una comunione intima fra la propria mente e la propria anima. Finché queste due entità rimarranno scisse non esiste felicità. Essendo la nostra mente immaginativa strutturata in termini lessicali, la preghiera dovrebbe essere un dialogo aperto e incondizionato con la nostra anima. Parlagli, chiedi, interagisci: avrai più risposte di quante ti immagini. Non costa nulla ma vale una intera vita. Potrei dire molte cose al riguardo ma in questa sede, ora, in questo post, sarebbero troppe. Pensa però a queste parole stasera, nel letto, prima di addormentarti… |
Post n°2 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da ConoscitiMeConosciTe
La nostra mente è programmata per godere della felicità. essa è però fuggevole. vola in modo disordinato come una farfalla. il suo battito d'ali impercettibilmente ci conduce in modo disordinato e casuale. occorre stabilizzarla. altrimenti non potremo mai ammirarne i meravigliosi colori. occorre scoprire la chiave per fare coincidere la mente con la sua vera matrice. le religioni occidentali hanno finito per chiamenre questa matrice "anima". E' una parola e come tutte le parole non riesce a raccogliere la pienezza di ciò che descrive. E' però il termine che più si avvicina a quello che noi veramente siamo. Come possiamo stabilizzare la felicità? occorre innanzi tutto capire cos'è e da cosa viene emanata. la felicità è come una bella donna: prima la si conosce, poi la si frequenta, infine la si sposa. Quando la mente coincide esattamente con la nostra anima non esiste divorzio. |
Post n°1 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da ConoscitiMeConosciTe
Hai mai avuto l'impressione che tutto dipenda da te? che ogni cosa che ti capita, che ogni incontro, che ogni sguardo, che ogni conversazione, che ogni paesaggio, che ogni oggetto in realtà è ricostruito nella tua mente, così che qualsiasi esperienza sensibile che ritenevi provenisse dall'esterno in realtà è prodotta dalla tua mente? se ti è capitato di avere questa percezione, la tua mente non ti stava ingannando. non è stato un lampo di genio ne una futile immaginazione. non è nemmeno un caso. tutti sperimentano questa sensazione, ma non tutti ne coltivano la portata. E' facile distrarsi e arrendersi. La realtà vuole, desidera farsi conoscere per quello che è...una proiezione. esiste un modo per focalizzare l'attenzione sulla realta che altrimenti si manifesta fuggevole ed effimera? asiste. io ne conosco la chiave. mi è stata donata e ritengo che anche questo non sia casuale. |
Inviato da: Apotegma
il 16/04/2012 alle 12:21
Inviato da: ConoscitiMeConosciTe
il 13/04/2012 alle 04:41
Inviato da: Apotegma
il 10/04/2012 alle 20:13
Inviato da: ConoscitiMeConosciTe
il 01/04/2012 alle 22:20
Inviato da: boscia.mara
il 31/03/2012 alle 09:18