IL DEMOATEO

La casta non si tocca!


Mi sembra di assistere ad un film già visto! Non appena un magistrato si affaccia sul mondo dorato della “casta” - o si dice cosca? - subita si scatena un putiferio. Immediatamente l’intero parlamento - ad esclusione di Di Pietro e dei Comunisti Italiani - si è stretto attorno al collega, tributandogli scroscianti applausi ed un “standing ovation”, (forse perché un domani potrebbe toccare a loro?), lasciando intendere per questo, che le accuse - che nessuno conosce - sono infondate. “Colpito da frange estremiste dei giudici”, continua a ripetere Mastella, mentre il vicepresidente del CSM Nicola Mancino, anziché aprire una pratica a tutela dei giudici aggrediti dal ministro, assicura “solidarietà umana” al ministro e famiglia ( dobbiamo forse prepararci a trasferimenti in massa di procuratori e gip di Santa Maria Capua Vetere? ). E’ pur vero che un soggetto indagato non lo si può ritenere colpevole se non dopo giudizio definitivo, ma è altrettanto vero che resta pur sempre una persona sulla quale pendono capi di imputazione - ragione per cui qualche straccio di prova ci deve pur essere - per cui non mi sembra il caso di immolarlo a “vittima designata” come ha fatto, ad esempio, un tg nazionale, che ha addirittura lanciato in prima serata, tutta la love story tra lui e sua moglie Sandra, con tanto di commento strappalacrime.