IL DEMOATEO

La vittoria di Pirro


Prodi non ce l’ha fatta! Il cavaliere sogghigna soddisfatto e rilancia - assieme al suo fido compare Fini – la carta delle elezioni anticipate, ignorando che, anche se risultasse vittorioso da questa nuova tornata, comunque lo sarebbe di poco, praticamente l’esito delle scorse elezioni invertito. Una situazione che non porterebbe certo miglioramento alla realtà del nostro paese, un paese che non cerca guerre tra fazioni politiche ma esige soluzioni ai molteplici problemi che l’affligge. Il cavaliere rilascia interviste con il petto gonfio, il sorriso smagliante e la convinzione di esserne uscito vincitore. Il classico ragionamento da persona qualunquista, egocentrica, che non vede al di là del suo naso. Non è lui che ha vinto, è tutta l’Italia che ha perso! 161 no contro 156 si, non significa nulla, se non la realtà di un paese spaccato esattamente in due, ma significa sicuramente qualcosa, comportarsi come bestie in un luogo istituzionale dove tutta l’Italia ti guarda, tutto il mondo ti osserva e ti valuta, anche per come ti comporti e non solo per come la pensi. Rientra nei propri diritti - basati sui principi della democrazia - comportarsi come ha fatto il senatore Cusumano, mentre non rientra tra i comportamenti civili, democratici e sensati aggredire verbalmente e fisicamente una persona che la pensi diversamente da te. Mi riferisco al capogruppo dell’Udeur Tommaso Barbato - soggetto, a mio avviso da radiare anche dall’albo dei clienti di un qualsiasi bar di periferia - che urlando nei confronti del suo compagno di gruppo “pezzo di merda, traditore, cornuto” ha altresì cercato di aggredirlo, sputandogli anche contro. Come degno compare, il Barbato nella sua performance ha avuto un valido aiuto da Nino Strano, che degno del suo cognome, si è esibito in una squallida esibizione insultando Cusumano con l’epiteto “squallida checca”, a dimostrazione della nobiltà di pensiero latente in questi soggetti. Ora io vi chiedo, se la parte sana dell’Italia è rimasta nauseata da questi comportamenti - tra l’altro dimostrati da persone, che per la loro funzione istituzionale dovrebbe dare l’esempio a noi che li abbiamo votati - cosa mai avrà pensato il resto d’Europa ed il mondo intero? Non è forse bastata la brutta immagine che abbiamo dato con i rifiuti di Napoli - città che ha pagato a caro prezzo gli errori e le disattenzioni delle istituzioni - dobbiamo forse far credere al mondo intero di essere quello che in realtà non siamo?