IL DEMOATEO

Le promesse di Berlusconi


Le elezioni sono alle porte e l’attenzione sui programmi annunciati dai vari schieramenti politici sono l’argomento del giorno, per cui, io, elettore attento e coscienzioso ho ritenuto doveroso dare una sbirciatina al programma del Popolo della Libertà - anche in ragione del fatto che il cavaliere non perde occasione per accusare gli avversari di aver copiato il loro programma, non capisco come, visto che l’ultimo programma ufficializzato è stato proprio quello del PdL - scoprendo che la demagogia è un’attività ancora in uso in casa Berlusconi. Perché dico ciò? Per il semplice motivo, che pur riconoscendo dei punti del programma validi e condivisi dal centro-sinistra e dalla sinistra, il caro cavaliere non ha perso il vizio di ammaliare le masse con promesse ben confezionate, ma vuote di contenuti, su argomenti particolarmente sentiti dal cittadino medio. Saro più chiaro, due dei punti del programma PdL trattano ici sulla prima casa e l’imposta sulle successioni, ovvero “ totale eliminazione dell’imposta ici sulla prima casa” e ancora “ eliminazione dell’imposta sulle successioni reintrodotta dal governo Prodi”, ma come? Non ci siamo accorti che sulla finanziaria 2008 è stata istituita un’ulteriore detrazione, più precisamente “….Approvata una ulteriore detrazione pari all'1,33 per mille, fino a un massimo di 200 euro, per la casa utilizzata quale abitazione principale. Tale detrazione va ad aggiungersi alla detrazione per abitazione principale deliberata dai comuni. L'ulteriore detrazione non si applica a case signorili, ville e castelli”, che di fatto azzera le imposte dovute da chi possiede una sola abitazione ad uso principale? Chi è scettico su questa mia affermazione provi a prendere carta e penna e si accorgerà con i propri occhi che è tutto vero. Ma allora perché promettere quello che è già realtà? Ora analizziamo quanto promesso sull’imposta di successione. La finanziaria 2007 recita “….47. È istituita l’imposta sulle successioni e donazioni sui trasferimenti di beni e diritti per causa di morte, per donazione o a titolo gratuito e sulla costituzione di vincoli di destinazione, secondo le disposizioni del testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni, di cui al decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, nel testo vigente alla data del 24 ottobre 2001, fatto salvo quanto previsto dai commi da 48 a 54. 48. I trasferimenti di beni e diritti per causa di morte sono soggetti all’imposta di cui al comma 47 con le seguenti aliquote sul valore complessivo netto dei beni: a) devoluti a favore del coniuge e dei parenti in linea retta sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, 1.000.000 di euro: 4 per cento; b) devoluti a favore degli altri parenti fino al quarto grado e degli affini in linea retta, nonché degli affini in linea collaterale fino al terzo grado: 6 per cento; c) devoluti a favore di altri soggetti: 8 per cento. 49. Per le donazioni e gli atti di trasferimento a titolo gratuito di beni e diritti e la costituzione di vincoli di destinazione di beni l’imposta è determinata dall’applicazione delle seguenti aliquote al valore globale dei beni e dei diritti al netto degli oneri da cui è gravato il beneficiario diversi da quelli indicati dall’articolo 58, comma 1, del citato testo unico di cui al decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346, ovvero, se la donazione è fatta congiuntamente a favore di più soggetti o se in uno stesso atto sono compresi più atti di disposizione a favore di soggetti diversi, al valore delle quote dei beni o diritti attribuiti: a) a favore del coniuge e dei parenti in linea retta sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, 1.000.000 di euro: 4 per cento; b) a favore degli altri parenti fino al quarto grado e degli affini in linea retta, nonché degli affini in linea collaterale fino al terzo grado: 6 per cento; c) a favore di altri soggetti: 8 per cento". Avete letto bene, importi che eccedono 1.000.000 di euro, praticamente parliamo della famiglia Berlusconi, Agnelli, Moratti, De Benedetti, Del Vecchio ….. non parliamo della famiglia classica italiana che dopo anni di sacrifici acquista la prima casa e poi la dona o la trasferisce per successione ai figli! Ora io mi chiedo, nel 2001 quando Berlusconi tolse l’imposta di successione, dopo alcuni mesi donò immobili ai figli per svariati milioni di euro, ora, che propone di nuovo la cancellazione di questa imposta, qual è il suo obbiettivo? Aiutare le famiglie italiane che non riescono a raggiungere la fine del mese con lo stipendio che si ritrovano? Nutro dei dubbi in proposito, sicuramente la manovra avrà un suo tornaconto come successe nel 2001 per la stessa operazione e come successe per altre manovre, come ad esempio, la depenalizzazione del reato di falso in bilancio. Dimenticavo, il programma annunciato da Berlusconi, ha un costo stimato di circa 70-80 miliardi di euro, mentre le risorse disponibili si aggirano su 30-35 miliardi di euro, a voi le conclusioni.