Siamo alle solite, le ultime “figure meschine italiane” sbandierate al mondo, non sono bastate, immondizia, indagini giudiziarie, mozzarelle di bufala, dovevamo fare di più, dovevamo mettere in dubbio anche la legittimità delle prossime elezioni, non tanto prossime, visto che all’estero stanno già votando. La decisione del Consiglio di Stato di riammettere la DC di Pizza nella competizione elettorale, arriva come un uragano in una giornata estiva. Una giustizia lenta ma inesorabile ha messo in grave crisi tutto l’impianto elettorale, nel bel pieno delle votazione dei residenti all’estero. Il governo spaventato, vuole evitare di rompere le uova quando ormai la frittata è già bella che fatta, e cosa si pensa? Presenta un doppio ricorso per annullare la sentenza del Consiglio di Stato…gaffe sopra gaffe ad evidenziare, da un lato, una situazione politica ingarbugliata, dall’altro, una realtà giuridica confusionaria dove tutti avanzano pretese di maggior competenza rispetto ad altri. Un simpatico spettacolo di cabaret, dove gli attori, guarda caso sono sempre i politici, e il pubblico - il mondo intero - si gode lo spettacolo, alla faccia nostra, ormai non ci chiamano più pizza, mafia e mandolino, bensì pizza, mafia, mandolino e paradossi… tanti paradossi.
