IL DEMOATEO

La TV che non c'è


A volte mi sembra di essere ripetitivo, non posso farci niente, mi vergogno di essere italiano, cittadino di uno stato dalle mille contraddizioni, uno stato che si vanta di essere democratico e spacciatore di libera e totale informazione. Che bel piatto di aria fritta! Il caso di Europa 7 ha veramente dell’incredibile, non tanto per l’oggetto della controversia, ma quanto per la connivenza da parte del precedente governo di centrosinistra, che, oltre a tacere, ha contribuito all’insabbiamento di una vicenda vergognosa che conferma la presenza di un conflitto di interessi a carico del capo del governo. Da notare inoltre, che durante la campagna elettorale di Veltroni e company – non si è mai toccato il tasto del conflitto di interessi, il che, lascia ampio spazio alle interpretazioni. Ma torniamo al caso Europa 7. La più totale inosservanza a quanto sentenziato dalla Corte di Giustizia Europea - che ha ribadito quanto già espresso dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio di Stato – CI COSTA 350.000 euro al giorno. Avete capito bene, non lasciare la frequenza – attualmente occupata illegalmente da Rete4 – all’emittente Europa 7, costa agli italiani una sanzione di circa 130 milioni di euro all’anno. Questo grazie alla collaborazione di: 1) Berlusconi che con un decreto nel 2003 proroga i termini - per la partenza di Europa 7 -stabiliti dalla C.C.; 2) Ciampi che scientemente firma quel decreto; 3) Gentiloni ex ministro delle comunicazioni – come mai questo ministero non esiste più? – che non ha mosso un dito per cambiare le cose. Ma non importa, è lo stesso, adesso Berlusconi ci butta l’osso “eliminazione dell’ICI” – che già esiste per chi possiede un umile appartamento destinato ad abitazione principale – e noi, italiani pecoroni, qualunquisti, addormentati, lo raccogliamo contenti e gioiosi. Quando decideremo di aprire gli occhi?