IL DEMOATEO

Super Brunetta salvaci tu!


Lodevoli le intenzioni del ministro Brunetta che scoprendo l’acqua calda, ritiene di dover mettere ordine nella pubblica amministrazione - trasferimenti forzati,  licenziamento per finte malattie ecc – ma attenzione a non fare di tutta l’erba un fascio.L’articolo apparso oggi su diversi quotidiani che, conti alla mano, indica le percentuali di assenteismo nel pubblico impiego, assomiglia tanto ad una condanna senza giusto processo.Che le cose nella P.A. non vadano al meglio, non è certo un segreto, ma che si voglia far credere che tutte le assenze siano frutto di falsi certificati medici, non è corretto nei riguardi di chi lavora e di chi purtroppo nel corso della propria vita, si ammala. Sicuramente una piccolissima percentuale sarà riferibile a quella fattispecie, ma come tutti i lavoratori di questo mondo, anche gli statali si ammalano, vanno in astensione per gravidanza, usufruiscono della legge 104/92,  usufruiscono delle ferie, usufruiscono dei permessi sindacali ecc.Le cose che danno più fastidio non sono certo le cifre sulle assenze medie annue di un dipendente pubblico, bensì l’incapacità e l’inettitudine della dirigenza che non riesce a valutare in maniera diversa i capaci dagli incapaci, i meritevoli dagli immeritevoli, i lavoratori dai fannulloni. Tutto questo perché i primi da licenziare sono proprio loro, i dirigenti, una casta intoccabile, dei dinosauri con una mentalità vecchia, da statali dell’ottocento, sprovvisti di ogni e qualsiasi caratteristica necessaria per dirigere una struttura lavorativa, incapaci di premiare i meritevoli e punire i lavativi.Senza contare poi – ma quasi nessuno lo dice – che le vere illegalità avvengono nella capitale, negli uffici centrali, con il direttore generale due porte più avanti, come accade – ed è stato dimostrato alla trasmissione anno zero – per quanto riguarda l’uso del rilevatore elettronico di presenza, il quale viene regolarmente utilizzato da anni nelle strutture periferiche, ma viene ignorato dalle strutture centrali, con tutti i vantaggi che ne derivano - shopping  e passeggiate incluse – ragione per cui, io dico, facciamo pure guerra a quella parte malata della pubblica amministrazione, ma attenzione a dove miriamo, perché potrebbero essere colpiti degli innocenti se si spara nel mucchio. Infine vorrei rivolgere un appello al corregionale ministro Brunetta: spero che tutte queste belle iniziative, non si rivelino alla fine “squallida demagogia”, ma siano invece un inizio per dare il giusto riconoscimento – anche a livello economico – a chi, da anni svolge il proprio lavoro con coscienza, e professionalità.