IL DEMOATEO

Abbiamo toccato il fondo


Stiamo vivendo dei momenti che la storia ricorderà come”la fine della democrazia”.Io penso che il prossimo passo non potrà che essere l’invio di carri armati nelle nostre città e il carcere per chi chiunque si proclamerà dissidente del regime.“…Ora finalmente potrò passare i miei fine settimana a lavorare e non in compagnia dei miei avvocati…” Sembrerebbe uno sfogo di qualche boss del clan dei casalesi, invece, a pronunciare queste parole è stato il nostro amatissimo presidente del consiglio, una delle quattro più alte cariche dello stato che il lodo Alfano ha scientemente deciso di blindare da ogni e qualsiasi procedimento giudiziario. Nella storia della repubblica italiana una tale nefandezza non si era mai vista, ma d’altronde c’è sempre una prima volta, anche nel toccare il fondo, nell’annientare in un attimo tutti gli sforzi di coloro che hanno combattuto e si sono immolati in nome della giustizia, della democrazia e della libertà.Come ci ricorda spesso Fabri Fibra e Gianna Nannini, siamo il paese delle mezze verità, dove personaggi del calibro di Lirio Abbate - famoso scrittore anti-mafia - e non solo, documentano la connivenza del presidente del senato con la mafia, ma in conseguenza di ciò non avviene nulla, non si indaga e nemmeno si crocifigge in piazza - naturalmente con tanto di prove - chi ha osato propagandare il falso, si fa finta di niente, si avanti, cercando magari di chiudere ogni e qualsiasi possibilità di indagine (lodo Alfano) assicurandoci anche, che gli organi di stampa si concentrino su argomenti di gossip anziché di mafia collusa con la politica.