IL DEMOATEO

I falsi idealisti


Finalmente è arrivato il grande giorno. Nel nido d’uccello finalmente si è inaugurata una delle olimpiadi più contestate della storia. Un avvenimento preceduto da settimane – forse mesi – di contestazioni di ogni genere, l’ultima ma non la meno importante, da parte di Bush, il quale, in piena contraddizione con quanto dichiarato – ha fortemente criticato la politica della Cina -  non ha perso l'occasione di presenziare la cerimonia di inaugurazione.Quello che proprio non capisco, è perché la politica nazionale ed internazionale, non ha mosso un dito per ostacolare le scelte – a dir poco scellerate – del comitato olimpico, mentre ora, a giochi ormai fatti (in tutti i sensi) pretenderebbero che uomini di sport – e non certo politici – si esponessero in prima persona per boicottare queste olimpiadi. Parliamo di ragazzi che si stanno allenando e sacrificando da anni, al solo scopo di poter bene figurare a queste olimpiadi, traguardo sognato da tutti gli atleti di questo mondo.Appare veramente disgustoso che si pretenda di far ricadere tutte le responsabilità sulle spalle di questi atleti, che in frangenti come questi devono solo preoccuparsi di far bene e di meglio rappresentare il paese a cui appartengono, senza alcuna sorta di pressioni tanto meno di tipo politico.E’ troppo facile ignorare l’esistenza di forme di governo poco ortodosse, come quella esistente in Cina - dove la democrazia è una parola senza senso - solamente perché questo potrebbe compromettere i buoni rapporti economici, è troppo facile criticare la politica di un paese – vedi Bush – e poi il giorno dopo essere lì a presenziare l’evento dell’anno (ricordiamoci comunque che in alcuni stati degli USA vige ancora la pena di morte, per cui si predica bene e si razzola male!), è troppo facile e sbagliato addossare tutte le responsabilità ad un gruppo di atleti che inseguono da anni la speranza di vincere una medaglia alle olimpiadi.