IL DEMOATEO

L'Italia, spaghetti, mandolino e ....


Oggi vorrei parlarvi di un argomento all’apparenza futile - sicuramente se rapportato ai problemi Alitalia - ma significativo a dimostrare che in Italia il sistema è prigioniero delle lobby e del loro potere, a partire dal mondo politico, fino alle più piccole realtà, apparentemente poco importanti, come potrebbe essere il mondo della cinofilia.E.N.C.I. Ente Nazionale Cinofilia Italiana, l’organizzazione che gestisce tutto ciò che ha a che fare con i cani, manifestazioni di bellezza incluse. Ora io mi chiedo, per quale motivo in tutta Europa, per vincere il titolo nazionale, sono sufficienti quattro CAC (riconoscimenti ottenuti in gara) vinti con almeno tre giudici diversi, mentre in Italia questo non basta. Ebbene si, è necessario, vincere altri due CAC in competizioni speciali riservate a quella razza. Il problema è che quelle due competizioni speciali, sono frequentate al 99% da allevatori, quindi addetti ai lavori, i quali davanti al giudice - il quale conosce benissimo tutti gli allevatori, perché, o è uno di loro o lo è stato –avranno sempre la meglio su di te, appassionato che possiedi un solo cane, magari anche più bello del suo. Sostanzialmente per rendere più chiara la situazione a chi non frequenta l’ambiente, pur vincendo 4 CAC, sufficienti in tutta Europa per vincere il titolo nazionale, devi comunque passare poi, per due gare, notoriamente territorio degli allevatori. Questo, solo per favorire l’allevatore, che con quel titolo potrà vendere cuccioli con un pedigree più nobile.Per spiegare meglio la “l’inciucio cinofilo italiano” esistente in Italia, vi informo che per vincere il titolo internazionale sono sufficienti quattro CACIB (praticamente lo stesso riconoscimento, ma in gara internazionale), a condizione che siano ottenuti in almeno tre paesi diversi e con tre giudici diversi. Il titolo internazionale è un titolo più facile da ottenere, se rapportato al titolo italiano. Sconvolgente, vero?L’Italia è un paese dove tutti vorrebbero vivere, ma non certo sotto l’aspetto socio - politico.