Raccontando...

Copia incolla dal Diario di Roberto Saviano su facebook


Una settimana fa avevo fatto un appello in tv. Non era una provocazione. Avevo proposto per Castelvolturno, comune commissariato per camorra, Yvan Sagnet candidato a sindaco. Castelvolturno la città più africana d'Europa, territorio difficile, dove c’è un’enorme presenza di mafia nigeriana e camorra, ma anche moltissime energie grazie all’impegno della società civile, dei padri comboniani, dell’as...sociazione Jerry Masslo. Oggi lì servirebbe un sindaco capace di tutelare i diritti di tutti. Capace di dire no alla criminalità organizzata italiana e straniera. Capace di dare speranza a un paese che sembra averla persa. Servirebbe un sindaco come Yvan Sagnet.A una settimana da questo appello non sono arrivate a Yvan proposte di nessun partito e nessun movimento. Nessuno credo voglia impegnarsi per iniziare il percorso che potrebbe portalo a candidarsi come sindaco di Castelvolturno. Yvan così non può farlo, perché non è cittadino italiano. Cosa si aspetta, mi domando, a conferirgli la cittadinanza per i suoi meriti civili? È stato protagonista delle rivolte contadine di un anno fa a Nardò. Grazie al suo impegno e all’impegno degli immigrati che hanno protestato insieme a lui, ora il nostro Paese ha una legge contro il caporalato, pratica che esiste in Italia da oltre un secolo e che mortifica la nostra agricoltura, l'edilizia, le nostre eccellenze. Sarebbe bello se si proponesse la cittadinanza italiana a Yvan e agli altri braccianti che hanno permesso al diritto italiano di avere uno strumento in più, utile per tutti.Nonostante una settimana di silenzio, non ho ancora perso la speranza perché, come dice Yvan Sagnet: “Se si uniscono tutte le risorse sane del territorio, la rinascita e la buona amministrazione sono certe”.