Servo e padrone...

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 SCHIAVONon vi sentite voischiavi di tuttoquel che, inevitabilmente,subite come una direzionenon scelta, ma imposta?Se vi mostrate sempretanto profondamente intentia far qualcosa che adessoimprorogabilmentenecessiti dedizione,quand'è che lo avete sceltoliberamente in un ambitoche poi vi spinge nell'angolodov'è difficile stare,senza pensare di uscirne?A me apparite più spessoinutilmente avvitatisu voi stessi,altro che liberi di esprimerela vostra volontà,se trafelati compiendoun passo avanti e due indietroeternamente girate in tondoa caccia di verità,abbandonata di qua;vi troverete in fondoal punto di partenza,ma ne dovrete far senzala consapevolezzache c'eravate già:al centro dei desiderinel vostro sogno di ieridi chi rinuncia a sorprendersi,aprendo gli occhi ai ricordidi ciò che mai più sarà!Noi rimaniamo bambiniquando impariamo a giocareinsieme al nostro candoreche non ci fa dimenticarequel gran bel sogno che fu,allora possiamo andareincontro al nostro camminoo individuare lontanoun punto che sembri, al pensiero,come il più grande traguardo:perché se vivi costrettonell'angolo visuale al coperto,gli occhi guardare non possonoquella profondità;la vista perde il suo fascinodel mio percorso ipotetico,mentre laggiù mi entusiasmoproprio all'idea di star lì.Se poi ci arrivo ho bisognodi riposare un momento,quindi guardandomi intornosono felice così:son circondato dal mondo,guardo ogni lato e scoproche posso scegliere il postodove sentirmi me stesso...