Servo e padrone...

NAPOLI, MAGGIO 1986


DESTINO, MAGICAMENTE PREVISTO!Lenzuola bianche non sventoleranno più,ed io non avrò paura di cadere dal balconeperchè ci saranno migliaia di canzoni giovanisulle quali puntare.Piccoli cavalli non correranno altrove,e antenne lucidate per ricevere segnali di fumotrasmetteranno messaggi che, oltrepassando le frontiere,non perderanno significato.Vento di notte, ritorna quando puoi!Si, abbiamo costruito miliardi di muri per proteggerci,ma poi restiamo tutta la notte ad ascoltarele notizie che suonano alla radio:voglie di amianto, per giocare alla malinconia;ma ci fa male vivere un'immagine poeticae subito cambiamo frequenza,aspettondoci un'onda più grande.Bravissimo ragazzo, sempre:è fantastico ripensare ad ogni speranza portata al mare,e sulla strada del ritorno non vi era alcuno spaziooltre il ricordo dell'ombra...Pensatori illustri cambiano moda ogni stagione,e piace tornare nelle nuvole che ci precipitaronoper pensare di essere giù di nuovo,con la prossima perturbazione.Io vado qui: amo il mattino grigiodegli errori evitati appena possibile; mi sento solo, e finalmentetutte le volte corro più forteper raggiungerti.Finalmente ho voglia di qualcosa,non m'interessa poter crescere altri desideri pieni di vitase non conosco ancora l'esistenzadelle promesse più antiche!Un piccolo aiuto, è probabile, mi porterebbe troppo lontano;una cosa impossibile mi appagherebbe:ho attesa quasi un quarto di secolo,ma che sto dicendo?...Arrivano subito al cuore, direttamente da niente,le sensazioni giuste di quel misero amore che hai persoed hai pensato che forse, in fondo,è stato meglio così.Quando mi sentiranno bene, farò finta di non aver più voce;così ognuno capirà che ho piantoper poter ridere, un giorno,del mio destino, magnificamente previsto!