Servo e padrone...

CAGLIARI, OTTOBRE 1998


DEVI BRILLARE!Costantemente avverto un senso di incompiutezza,ogni attimo rubato al dubbio emerge dal frastuonoe nei momenti di esaltazione mistica io sonoquel che vorrei, non più tanta amarezza!Scruto il rumore della mia ombra,come già in tante occasioniho trascorso ore liete al balconeoppure adesso così d'allora mi sembra.Certo, ogni conquista accompagnaun vago assenso di distruzioneche si addice meglio a personefurenti, quando di sangue bagna;allora forse un'immagine chiama la carne all'assalto,e vedo l'ombra dall'altoche indugia tra queste pagine;detta visione incostantedipende dall'individuazionedelle due estreme, eterne attenzioniad un identico istante:maldestro, il vanto dell'iradelinea sempre un raggio di luce,purtroppo spesso felicedella sua pessima mira...Ancora i resti ingombranti di un prematuro risveglio,oggi risplendono megliosotto fanali pesanti!Che profezia mi attingeal più reale andamento?Potrei dipingerne centoe una faccia, con quel pensiero che finge...Sperimentando ancora, si accrescela solita voglia di cambiamento;ma il dispiacere che sentoda queste mura non esce.Così, ogni momento è buonoper ingabbiare l'astratto,dando adesione al progettodi regalarcene il suono:basta la luce del soleper riscaldare il mio buio,perchè poi dentro io muoiocome una stella a me uguale...