Lepraiolo segugista

IL SEGUGIO MIGLIORATO : CHI SA PARLI


Circa trenta anni fa,è nata la voglia nei cacciatori italiani di praticare la cinofilia. In tante provincie,soprattutto al nord del nostro paese,nascevano i primi comitati della pro segugio e con l'azione di essi,,la conquista di spazi ove praticare l'attività cinofila. In tutto il nord italia si organizzavano prove di lavoro con l'assegnazione del Cac (conferma attitudine campione),si correva a Reggio E,a Roccaverano d'asti,il campionato sociale Sips,a Rovigo,a Calvatone di Brescia,a Castellina in Chianti,Mantova,Carpi ecc.   In queste prove,con tempo di mezzora,il cane doveva rilevare accostare inseguire,ma tutto questo veniva fatto all'interno di zone di ripopolamento,su lepri che si derubavano alla svelta,facilitando il lavoro dei soggetti.Gli allevatori erano allora coloro che sostenevano queste prove,partecipandovi con parecchi cani che facevano gareggiare prima nelle classi coppie e poi mute. I cani che presentavano erano tutto fuorchè segugi italiani,ma iscritti tali. Ovviamente chi era preposto al controllo delle cucciolate,o non capiva niente di segugi,o era connivente. Si tollerava di fatto quello che io ho sempre definito;un progetto in corso di evoluzioneE' nato così il segugio migliorato,che altro non era che l'incrocio tra varie razze,soprattutto francesi,che proprio per la loro ammutabilità ed anche per l'azione di metodo sviluppata,bene si addattavano per offrire nelle prove spettacolo e risultati. Si è di fatto incrociato e rinsanguato per fissare i caratteri, in modo credo esasperato, per offrire agli appassionati,sempre più numerosi e attenti al richiamo delle prove, e desiderosi di approdare nel grande circo della cinofilia per cani da seguita, cucciolate omogene. I cuccioli,dall'aspetto picevole si dimostravano anche facilmente addestrabili. In molti casi però l'entusiasmo per la precocità di questi soggetti,si smorzava con il passare del tempo,perchè difficilmente progredivano nella loro azione. Soggetti troppo avvinti da quella traccia che non mollavano mai,imballandosi inesorabilmente al primo fallo.Però se favoriti dalla buona condizioni climatica e soprattutto su lepri facili,non così ostiche ad abbandonare il covo,dimostravano ben altra pasta.Ovviamente di italiano non avevano niente,ma erano iscritti tali e tollerati. Addirittura alla voce tipicità,nelle prove di lavoro,veniva riconosciuto loro un punteggio alto,mentre chi come il sottoscritto,si presentava con una segugia dell'appennino,gli veniva assegnato un punto;proprio per non mandarlo a casa con una squalifica. Per cui con una campionessa,come avevo io a quel tempo,non ho mai ottenuto un primo posto. Un secondo con primo riservato,era imassimo punteggio conseguibile,anche con scovo a pelo e seguita incalzante ancora in corso. Queste erano le prove e su quella linea si è andati avanti. Ovviamente sono stai fatti progressi,rinsanguando con soggetti portatori di quell'intelligenza necessaria per cacciare la lepre con successo.Per cui arrivati a questo punto,ci vorrebbe il coraggio di ammettere la verità che abbiamo sotto gli occhi e chiarire una volta per tutte la situazione. Questi segugi,a mio parere,sono una nuova razza pensata e cresciuta in italia,per cui non è scandaloso pensare di avviare un progetto per riconoscerla come nuova razza di seguigi italiana. Pensando all'inquinamento che ha subito il nostro segugio,mi rattrista che l'Enci,non abbia ancora riconosciuto il piccolo lepraiolo,che è rimasto senza ombra di dubbi,il più italiano dei nostri segugi,immaginiamoci cosa penseranno di questa mia proposta.....