Lepraiolo segugista

LASSU AI PIEDI DEL CUSNA


  LASSU,TRA IL CISA,IL PRAMPA E IL CUSNAOrmai e diventata una tradizione d'Agosto,trovarci lassù a Monteorsaro per una verifica del nostro potenziale e perchè nò;passare una guiornata in un posto meraviglioso a parlare di cani con gente che di cani ne capisce davvero. L'appuntamento è per tutti a Rivalta alle 5 di mattina. Sono della partita:il sottoscritto,gli amici di sempre,Villiam Ferrari,Raimondo,detto Lecco,Ferrari Daniele,fresco di nomina a campione italiano a singolo,Morellini Demos ,Nizzoli Ermanno,Ugolotti Sergio,Giulio Corradi,e Andrea,un giovane appassionato di segugi che ho conosciuto sul web e suo padre. Mantovani Roberto e il suo amico Giorgio,tutti segugisti di provata esperienza e grande passione.La mattina è ideale,quasi fredda. La prima muta sciolta sarà la mia. I miei amici,mi hanno fatto questa gentile concessione,proprio per il fatto che i miei cani cacciano abitualmente in pianura. Il mio timore è che mi possano scagnare un capriolo (simba e buba non asono puliti) Simba rileva in un pascolo,buba e lillo confermano,Lilla parte svogliata,o forse è frastornata dal diverso panorama che gli sta intorno,ma gli scagni dei suoi compagnani,la chiamano a confermare. Il suo scagnare è la conferma che siamo sulla lepre. L'accostamento è breve e la lepre si deruba alla svelta.I cani arrivano sulla traccia,inizia un inseguimento serrato deciso,sagace. Vi garantisco che ne sono quasi stupito di sentire i miei cani intrepretare una seguita così vibrante. Ogni tanto un fallo,che viene tuttavia risolto alla svelta. siamo pressochè eccitati.villiam,che ho di fianco,tocca il cielo con un dito:ma senti che rumba,stanno portandosi al traliccio,da li dovrebbe passare la lepre. Intanto li si sono portati giudici e spettatori. La valle è piena di una corale di voci squillanti. Ecco la lepre che salta la strada e porta con se la muta verso quel prampa che tante seguite ha ospitato. Il nostro godimento si completa quando la lepre si pianta e si fa riscovare,e via ancora,questa volta verso il covo. Ci frapponiamo tra lepre e cane e recuperiamo per lasciare il posto anche alle altre mute.Morellini nel frattempo ha già liberato una muta con l'inserimento di una cagna di Nizzoli. La muta di Demos, tribola a rimanere sul filo e scagna un pò quà e un pò là. dopo senza riuscire a rimanere attaccata,andra poi allo scovo,che non riesco a vedere in quanto i cani erano lontani da noi. Da rimarcare la buona conduzione del suo canettiere,che li ha sempre tenuti in mano.La muta di Daniele,non l'avevo mai vista ed ero proprio curioso di vederla all'opera. Stimo Ferrari Daniele, come uno dei migliori canettieri in circolazione. Per lui uno più uno deve sempre fare due,e i loro cani lo sanno.I canni producono un bell'accostamento ben vocalizzato,enche i cani sono uniti,cosa non semplice per la tipologia di questi cani,che posseggono ognuno una spiccata personalita in tutte le fasi di lavoro. La lepre si deruba e va a passare a poca distanza da Corradi che chiama eccitatissimo i cani alla seguita. Singolare è vedere Giulio correre più forte dei cani. La seguita è forte decisa,condotta con grande determinazione,i cani di Daniele conoscono questi posti e sanno come portare con successo la seguita. Purtoppo però essa si interrompe troppo presto. Peccato forse l'eccessiva eccitazione che li ha portati sulla traccia li ha forse danneggiati. A me è capitato molte volte che  quando ho fatto partire io i cani non ho mai visto seguite importanti,come quando invece sono i cani a rilevare l'alzata della lepre dal covo.Si va tutti al rifugio a mangiare. E' il memento che a scagnare non saranno più i cani,ma i canettieri. Ottimo il pranzo piacevole e approfondito il dibattito che nella conclusione ho proposto un exaqueo per tutti e soprattutto un bribdisi alla comune passione che ci ha fatto diventare amici in gioventù e che ancora oggi con i capelli bianchi,ci fa ritriovare ancora con lo stesso entusiasmo a vivere giornate come queste.