POESIA

Linea due...


Metrò numero  dueseduta e silenziosa guardavo intornovolti a me sconosciuti erano lì impassibilinulla traspariva...quasi statue di cera!Metrò mezzo che velocemente porta e riprendenasce dal ventre della terraospita  ogni diversa condizione umanaetnie diverse , africani ,asiatici, magrebini, ibericimeticci e francesi diversi da ogni umano volto...Musicisti e mendicanti ..fisarmonicisti e violinisti suonano la loro miseria e cantanti giovani cantano la loro passione...non di rado alcuni ballano lì nelle strade lunghe e indifferenti... della sotterranea metrò parigina!nessuno si guarda  e parla...penso e cerco anche un piccolo sorrisonoto che ogni cosa passa senza essere notata!Linea due...ti porta a pensare al buioed ecco che con una spinta non volutail lungo verme d'acciaio vola verso il cielopercorre la rete a cielo apertouscite luminose quasi fosse aereo in volopercorre la rete ispirando l'animo come fosse poesia..Il cuore saltava, avevo l'impressione di salire e salirementre la metrò correva dalla fermata colonnello Fabien alla fermata Jaurès..sorvolando il canal Saint-Martinfino all'immersione sotterranea di Anvers e qui...E qui...inizia un'altra avventura , ma un pensiero mi parla.......il silenzio e l'indifferenza, ogni cosa anonimatutto umanamente chiuso nel proprio io...