NOTTE STELLATA

IL MIO PAESE, CATALUNYA


   Voglio raccontare com'è la mia terra, la Catalunya, ma lo farò in modo diverso, parlando di calcio, che nel mio Paese non è semplicemente uno sport, è molto di più. La mia cultura, la mia lingua, il catalano, le mie tradizioni, la nostra forma d'essere è stata persegiutata, condannata ai tempi della dittatura di Franco, tanti hanno sofferto il carcere,tanti sono stati amazzati per difendere la nostra identità. Siamo gente tranquilla, mediterranea, accogliente, aperta e dialogante, che ha sempre cercato lo sviluppo economico e sociale,  amiamo profondamente la nostra terra e le nostre cose, purtroppo siamo spesso stati  emarginati e siamo stati sfruttati dai governi di destra, che istigano  il resto della Spagna  contro di noi, con inganni e menzogne, e così è stato sempre, alla fine in certe parti della Spagna non siamo ben visti, non siamo graditi, anche adesso con questo governo nipote di Franco ancora di più, ma per fortuna la classe intellettuale e molta gente si è accorta di questo e ci sono molte voci che fanno riemergere la verità storica rispetto all'oppressione che il popolo catalano ha subito nel corso degli ultimi decenni.In Catalunya da sempre, le genti di tutto il mondo sono benvenute, lavorano, vivono e imparano anche il catalano, qui c'e una miscuglio di razze e culture che vivono tutte in pace, senza aggressioni, con la tolleranza come bandiera, ci piace imparare, viaggare, conoscere, sempre ci sono delle belle cose  da imparare dagli altri e la convivenza è una delle caratteristiche della mia città, Barcellona.Tornando allo sport, questo club, il FC Barcelona è molto di più, è stato fondato non da un catalano, ma da un immigrante della Svizzera, si giocava a calcio, ma la cosa importante è che durante la dittatura il club è stato un veicolo essenziale per difendere e preservare la lingua sopratutto, ma anche l'identità e la cultura catalana, era un centro d'incontro quasi clandestino, e perciò fu punito molte volte per favorire il club di Franco, il Real Madrid; c'era molto di più oltre il calcio, c'era una questione política e culturale, e così grazie a questo club  tutta la nostra cultura poteva uscire alla luce ancora per poco tempo, per una partita. Adesso ci sono le sezioni di altri sport, mia figlia da piccola ha iniziato a pattinare sul ghiaccio e l'ha fatto con i colori del Barça fino a 19 anni, per questo ho trascorso molte ore e giorni li, nelle strutture sportive del club, l'ho vissuto sulla mia pelle ancora di più, io come molti catalani lo portiamo nel cuore, non è solo una squadra di calcio, NO, non è solo un club sportivo, NO, è la mia terra, la libertà, la mia cultura, il nostro orgoglio, la mia lingua.Ovviamente sono tifosa del Barça da piccola, e tutta la mia famiglia, anche il cane, si, e pure il mio amore Carlo ha sentito tutto questo visitando il museo del club e leggendo la sua storia, anche con tutto quello che io gli ho raccontato e ha capito, perche la sua sensibilità è incredibile, perchè il nostro inno dice:" è uguale da dove venimo, se dal sud o dal nord, siamo tutti d'accordo, una bandiera ci unisce ......."Pep Guardiola catalano, con quella cosa che ci caratteriza, "el seny", la filosofia, ha detto che non succede niente, solo il tempo, ha perso l'energia per continuare, per raggiungere livelli mai raggiunti da un club calcistico, è vuoto e deve riempirsi di nuovo, ha dato tutto per questo club, perche non è un club, è molto di più.......è portare per tutto il mondo la Catalunya e questo è ciò che ci piace tanto: la tolleranza, l'educazione, l'eleganza,  è provare a fare sempre quello che si deve, anche se a volte ci si riesce, a volte no...Vi lascio questa canzone che sentivano i giocatori negli spogliatoi prima della partita, per sorridere, per caricarsi di energia, infatti credo che faccia questo effetto, magari anche a tutti voi....."SE PERDETE CONTINUERETE AD ESSERE I MIGLIORI,  SE VINCETE SARETE ETERNI..."Non è solo calcio, è tutta una filosofia di vita, davvero... Carmen, una catalana innamorata