Seldon

Seldon e l'amore totale di Galaxia


L'impero galattico crollò. Seldon provò a salvare l'umanità con l'idea geniale delle due Fondazioni: la prima, una finta istituzione enciclopedica, alla luce del sole, preservò la conoscenza e la tecnologia degli uomini. La seconda, nascosta e sconosciuta a tutti, specie alla prima fondazione, sviluppò poteri mentalici. Erano il corpo e la mente. Entrambe avrebbero dovuto condurre la galassia verso la salvezza. Questo era quanto Hari Seldon (grazie anche all'amico R.Daneel Olivaw), con la sua psicostoria e il suo Piano si prefiggeva.Ci furono delle crisi che Seldon aveva previsto. Ogni crisi era un punto di svolta, un nodo cruciale da cui trarre nuovo slancio, come avviene con una "fionda gravitazionale", dopo una fase di stasi, oppure quel momento poteva rappresentare la fine del piano, il crollo dei sogni di stabilità e prosperità.Ma il mondo alla fine scoprì avere un destino diverso che neanche il Seldon Plan avrebbe mai previsto. Gaia e poi ancora Galaxia, la condivisione totale degli uomini uniti in un'armonia come Felona nel suo equilibrio di luce. L'uomo che ritrova le sue origini, ritrova la forza e lo slancio verso un futuro sì incerto, ma più preparato ad affrontare eventuali nuove minacce, eventuali nuove crisi.Si potrebbe intravedere in questo finale una visione d'amore di Asimov quasi inattesa. A me Fondazione e Terra non è mai piaciuto come i precedenti, specie la trilogia, ma in effetti sulla nascita di Galaxia e la sua successiva evoluzione non sapremo mai nulla dalle parole del grande scrittore che scomparve, con dispiacere di milioni di fan, nel 1992. Sono certo che non s'era dimenticato di Seldon visto che l'ultimo suo scritto fu proprio per l'anno zero della Fondazione. La storia futura non poteva finire con il ritrovamento della Terra. Seldon aveva ancora qualche carta da giocare.. ne sono convinto..