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Ricercatori inglesi affermano: Un pò di moto nel BOSCO cambia la vita e libera dallo stress


Un paio di scarpe comode e uno spazio verde (un bosco sarebbe l’ideale) dove trascorrere anche solo cinque minuti di tempo libero. Tanto basta per liberare la mente dallo stress e dai pensieri negativi. Pochi minuti all’aria aperta a contatto con la natura possono essere un toccasana addirittura per chi soffre di depressione o di disturbi psichici. Non importa quale sport o attività si pratichi: dallo jogging al ciclismo, dal giardinaggio alla pesca. E nemmeno conta il posto, un parco pubblico una campagna o un bosco. Va bene tutto. Il segreto espresso nel più noto tra i detti popolari, «mens sana in corpore sano», viene svelato, oggi, dalla scienza, ma con un particolare in più: il movimento rende sani, è vero, ma soprattutto se praticato a contatto con la natura. Un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Essex, in Gran Bretagna, ha pubblicato uno studio sulla rivista «Environmental Science and Technology» in cui dimostra il connubio benefico «natura e sport». Gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti in dieci studi precedenti che hanno coinvolto un totale di 1250 persone divisi per fasce d’età, sesso e stati di salute mentale. Il risultato sorprende: indipendentemente dall’attività fisica svolta, le persone iniziano a stare bene dopo appena cinque minuti trascorsi nel verde. Un intenso effetto benefico che diminuisce con il trascorrere delle ore, ma permane migliorando radicalmente l’umore. Un effetto ancora maggiore nei luoghi in cui il verde si abbina al blu: un lago, il mare, un fiume. Antonio Parolisi, personal fitness trainer e docente di Metodologia dell’allenamento e atletica all’università Parthenope di Napoli, lo sa bene: «Quando porto i miei clienti a fare attività all’aria aperta lo sforzo fisico ha tutto un altro valore. E’ come se ci fosse un richiamo all’istintività ed è un esperienza che non conosce controindicazioni. Funziona anche con i bambini attorno ai cinque anni». Perché se lo sport aiuta a mantenerci in forma, contribuendo a prevenire diverse patologie croniche e innescando il rilascio nel nostro organismo di endorfine, sostanze chimiche dotate di proprietà fisiologiche molto simili a quelle della morfina e dell’oppio con effetto analgesico ed eccitante in grado di regolare l’umore, la natura riporta la nostra mente in uno stato primordiale che infonde un generale stato di serenità. «Un ritorno alle origini» lo definisce Luigi Mastronardi, psicologo, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia del Benessere. «I colori, i profumi, la luce e l’aria che si respira negli spazi aperti - dice - rasserena il corpo e apre la mente. La natura ha quello straordinario potere di rigenerare il cervello». Una terapia che l’esperto raccomanda a tutti. «Siamo ogni giorno immersi nel cemento, in case e uffici, tra computer e cellulari. Viviamo circondati da oggetti innaturali. Per cui è sicuramente benefico per noi abbandonare, anche solo per cinque minuti, la quotidianità per ritornare alle nostre “naturali radici”». Proprio come hanno concluso gli scienziati inglesi che hanno condotto lo studio: l’attività all’aria aperta fa bene soprattutto a chi vive e lavora lontano dalla natura. «A beneficiare di più dell’attività outdoor potrebbero essere coloro che sono generalmente inattivi, o stressati - ha spiegato Jules Pretty, coordinatore della ricerca - ad esempio gli impiegati che potrebbero fare una passeggiata in un parco vicino all’ufficio per migliorare la salute mentale». Per Paul Farmer, direttore dell’«Associazione Mind», si potrebbe fare dello sport al verde un vero e proprio trattamento da prescrivere. «Sarebbe opportuno - sottolinea - che tutti i medici ordinassero l’attività all’aria aperta come cura, ma anche che i datori di lavoro consentissero ai loro dipendenti di uscire per una passeggiata al parco per rinfrancare lo spirito. E, di conseguenza, il loro rendimento».VARCO