IL SEMAFORO

Post N° 84


LA VITA INVISIBILECiò che appare non sempre è ciò che crediamo che siaInterrompo un silenzio di cui sentivo la necessità fisica, oltre che mentale, per fare una considerazione su un evento che ho ritenuto di grande priorità, anche a costo di rinunciare al mio riposo.Terri Schiavo è tornata.E' tornata nei panni di un uomo, un fratello di sventura, un amico, un essere umano che,come lei,ha avuto la triste avventura di finire nel tunnel dell'incomunicabilità con il mondo esterno.Ho detto incomunicabilità: non ho parlato  di morte cerebrale, o stato vegetativo, o coma irreversibile, o coma di quarto grado. Le classifiche hanno ben poco valore difronte alla possibilità che l'uomo possa essere costituito anche da qualcos'altro che non sia il solo corpo fisico con un agglomerato di neuroni.Molto meno fortunata, Terry, del suo alter ego maschile, di quel Salvatore Crisafulli che,invece, grazie alla speranza dei suoi cari, alla fede, e all'amore incondizionato verso il suo corpo inerte giudicato senza più speranza da schiere di medici e cattedratici, ha ripreso una coscienza che, in realtà, non ha mai perduta."I medici dicevano che non ce l'avrei mai fatta, io però capivo e piangevo per la disperazione.Sentivo tutto.."Un segno inequivocabile per una riflessione che non potrà tacciarsi di eticità, di umanità, di responsabilità, senza il rispetto per la "vita invisibile" di queste persone.Perchè queste persone continuano a vivere,senza gesti eclatanti, ma con atti e movimenti tutti interiori.Perchè queste persone riconoscono suoni, voci, volti e persino odori. Perchè queste persone continuano a sentire, a sperare, anche se il loro corpo dice il contrario, ingannandoci, anzi ingannando chi si vuol fare ingannare, scaricando la coscienza con un pietismo che sa tanto di crudeltà composta,civilizzata, e persino politicizzata.Perchè queste persone se ne fregano se " Exit per una morte dignitosa" dice che bisogna staccare la spina, e se potessero parlare,griderebbero che c'è anche una dignità in quella condizione,e affermerebbero il loro diritto a sperare dentro quel tunnel.E la speranza non si toglie a nessuno. E' un sacrosanto diritto di ogni essere umano, qualunque sia la sua condizione.Chiunque abbia letto le indagini della giornalista Paola Giovetti, o qualche testo di Raymond Moody, medico e psichiatra,ma anche docente di etica, logica e filosofia, grande conoscitore delle NDE, Near Death Experiences, i cosiddetti stati di pre-morte che si manifestano con l'arresto cardiaco del paziente, sa benissimo che chi è stato dichiarato privo di coscienza dai medici in quel particolare stato, riportato in vita, ha saputo descrivere tutto ciò che accadeva intorno a lui con una precisione e una consapevolezza lucidissima.Significa che ciò che appare non è sempre ciò che noi crediamo che sia.Significa che la vita ha una forza superiore persino alla morte.Significa che, personalmente, non staccherei un tubo ad un paziente in coma, neanche sotto minaccia di fucilazione.Mi fucilino pure, ma io non voglio  fucilare idealmente quell'essere, quello spirito, che vive dentro un corpo seppure statico.Vi faccio alcune domande: In una scala da 1 a 10, quanto vi dareste per la libertà di uccidere una zanzara?E quanto vi dareste per uccidere un topo?E quanto vi dareste per togliere di mezzo un cane?E quanto vi dareste per togliere di mezzo il " vostro" cane?E quanto vi dareste per staccare il tubo di alimentazione ad un vostro caro in coma?E quanto vi dareste per staccare il tubo di alimentazione ad un vostro caro in coma, sapendo che, forse,  dentro quel tunnel, egli spera di ritornare un giorno a comunicare con il mondo esterno?Ecco, vi siete dati la risposta da soli.Non ho bisogno di aggiungere altro.Streghella16" Dedicato a Terri e a chi come lei, non ha avuto il beneficio della speranza,dalla nostra società evoluta e civilizzata."8/10/2005Auguri ad Alessio di 11 anni, che dopo 23 giorni di coma gravissimo, si è risvegliato contro ogni previsione dei medici dell'ospedale civico di Palermo.Evidentemente, a dispetto di ogni presunzione umana, i miracoli esistono ancora.Oggi è davvero un bel giorno!