IL SEMAFORO

Post N° 33


TUTTO IL CHIASSO DEL SUD Qualche sera fa, ho rivisto con piacere" Il mio grosso grasso matrimonio greco", commedia divertente,scanzonata, appassionante, pulita, e non per questo meno ricca di spunti di riflessione. Intanto,mi è piaciuto molto che sia stata scelta,come protagonista,una donna formosa e non bellissima ( ma era anche l'autrice..), lontana dai canoni classici della cinematografia e vicina al prototipo della casalinga media mediterranea,me compresa. Ho trovato altrettanto piacevole che ad innamorarsi di questa donna dolce, sensibile e grassoccia,sia stato un bel pezzo di ragazzone americano, decisamente carino e con tanto di capelli lunghi e biondi.-Finalmente qualcuno che dà speranza alle ragazze non proprio in regola con l'ago della bilancia!- ho pensato tra me e me.In fondo,non è bello quel che è bello ma è bello quel che piace!( E poi, perchè una donna con qualche chiletto in più non dovrebbe essere attraente? ).Il nocciolo del film, però, è ancora più interessante: l'incontro, per amore, tra due culture differenti, l'una contenuta, seriosa, fatta di conformismi,e l'altra allegra,chiassosa e un po' invadente. Mi è sembrato di tornare molto indietro nel tempo, quando, da buona meridionale trapiantata temporaneamente al Nord, vivevo nella progredita e ordinata Lombardia, e mi scontravo,ogni giorno,con un modus vivendi molto diverso da quello a cui ero abituata.Il tempo era contratto, e i semafori pure.E quando scattava il semaforo,era meglio stare alla larga dal marciapiede:la fretta di essere sul posto di lavoro almeno 5 minuti prima dell'orario di servizio, faceva sì che gli autisti ingranassero la marcia senza osservare chi si trovasse sul proprio rettilineo..A casa mia, intendo nella mia terra,non ci si preoccupava esageratemente dell'orario,e dunque si rischiava un po' meno la vita!( Chi va piano, va sano e va lontano, diceva mia nonna)Nelle panetterie, poi, era tutto un via vai di formalismi del tipo:-Ma buongiorno, sciura Pina! La gradisce la michetta o la ciabatta?- Tutte queste forme di cortesia apparente, mi sembravano piuttosto ridicole e superflue, abituata a trattare con  negozianti ai quali non bisognava far perdere molto tempo che significava denaro.La cosa che mi colpiva di più era il silenzio che regnava nei luoghi pubblici.Tutti compassati,precisini, tranquilli tranquilli ad aspettare in coda il proprio turno,ovunque si trovassero: banca, bar, ristorante, medico di famiglia. Dalle mie parti vige un'usanza: quando si va dal medico, per far prima, si " prende il posto". Vale a dire che alle 5 di mattina ti ritrovi, dietro la porta degli ambulatori, una valanga di nipoti, che poi lasciano il posto agli zii, che poi passano il turno ai cugini, che poi lo passano ai nonni. Così, si avvicendano intere generazioni, una dopo l'altra, per riuscire a vincere sul tempo tutti gli altri pazienti, con il minor dispendio di energia.Ovviamente, risultano avvantaggiate le famiglie numerose che possono contare su una cospicua " manovalanza", ma al sud, si sa, sono tutte piuttosto numerose. Non è raro assistere ad una vera e propria faida: cugini contro altri cugini, per affermare il diritto di entrare per primo!Nel caso di una disputa, si arriva, dopo aver usato un frasario piuttosto "colorato", ad una vera e propria gara di forza.Chi si fa meno male, entra per primo!La sera dopo le  19.00, le strade del Nord erano deserte, sembrava esserci un coprifuoco in atto. Al mio paese,invece, anche d'inverno trovi gente a tarda sera, e i negozi rimangono aperti più a lungo per gli ultimi ritardatari, cioè  praticamente per  tutta la cittadinanza.Perciò, le lotte con tutto il resto del mondo che non avresti fatto alle ore 18.00,cioè quando aprono i negozi, sei costretto a farle alle ore 20.55, ovvero cinque minuti prima della chiusura!E giù altre botte!E parliamo di un altro aspetto molto evidente nel film: la gesticolazione.Essì, noi del Sud gesticoliamo, parliamo con le mani, con il corpo, con le occhiate, con la mano morta, e con il " baciamo le mani".Le mani servono a tutto,e a sbucciare le cipolle, così canta Zucchero. Una volta, in Austria, parlando con alcune persone del luogo,mi fu detto che una delle cose più deplorevoli dei meridionali, era proprio la gesticolazione accentuata che loro scambiavano per maleducazione. Ho sentito qualcuno, anche nel nord Italia, che ci chiamava "barbari " per questo motivo.A parte il fatto che i barbari, per scendere al sud, si sono fermati prima al nord ( si legga, per chi non conosce la storia molto bene," Antistoria degli italiani" di Giordano Bruno Guerri-Mondadori), mi chiedo, però, per quale ragione un uomo non dovrebbe gesticolare o usare il linguaggio del corpo.Il corpo parla e deve parlare, altrimenti vuol dire che c'è in atto una inibizione psicologica anche molto grave.L'importanza del gesto, del movimento,  è evidentissimo nelle danze tribali di tutti i popoli della terra che attraverso il corpo comunicano con gli altri, con il mondo naturale e con il proprio Dio. La cosa è palese anche nel confronto tra le " telenovelas" sudamericane e le "soap operas" nordamericane. Nelle telenovelas, gli attori gesticolano in maniera spasmodica, a differenza degli attori di "Dallas" o " Beautiful" che sono tutti molto più compassati e contegnosi. Dunque,il chiasso, la gesticolazione, la socievolezza sono caratteristiche di tutto il Sud del mondo, e non solo del sud Italia.Spesso mi sono chiesta il motivo di questa differenza, che evidentemente non sta tutta o solo nell'educazione e nelle abitudini secolari. Credo che una spiegazione possa essere legata al clima. Da noi fa caldo, molto caldo e questo porta la gente a vivere molto più in società, anzi, in qualche caso,a stare in condizioni di promiscuità esagerata. Non è raro vedere nei piccoli paesi del sud, soprattutto d'estate, la gente riversata fuori delle case, seduta per strada. Sfido chiunque critichi quest'atteggiamento,a dormire,qualche sera consecutiva, nelle vecchie case tradizionali costruite in tufo calcareo; poi , se sopravvivete, ditemi a  quali conclusioni siete arrivati!D'altra parte,la fisica ci dice che l'entropia, grandezza termodinamica che misura il disordine di un sistema, aumenta con l'aumentare della temperatura, perciò trovo molto naturale che ci sia una correlazione lineare tra la gesticolazione e il chiasso del Sud con le temperature medie annue! Il grado d'immobilità, dal suo canto, tende a crescere con la latitudine. E ci credo! Avete mai visto un norvegese, con tutto il freddo che fa lì, ballare una lambada all'aria aperta???Cari i miei lettori nordici e rigorosi,la fisica  e la matematica non sono opinioni! E non scambiate la vostra fretta con l'attività del corpo! Lontani dai semafori e dagli orari, siete tutti un po' congelati!!!! :-)))))))