« Messaggio #31Messaggio #33 »

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 18 Novembre 2004 da streghella16

IL BELLO DEL TRASFORMISMO

Se vogliamo analizzare i risvolti delle strategie di mercato delle aziende italiane o delle più vaste multinazionali, comprendere le spietate leggi della concorrenza,capire le nuove tendenze economiche per arginare la crisi nei settori voluttuari, non dobbiamo leggere i giornali,no:ci basta sfogliare le pagine pubblicitarie di un qualsiasi periodico, riviste di gossip comprese.

Così veniamo a sapere che si producono profumi col marchio " Ferrari", felpe con quello "Fiat",occhiali con il prestigioso timbro" Mont*  Blanc". Di smettere di fumare non se ne parla proprio, alla faccia delle nuove leggi sempre più punitive e severe: come si fa a smettere se è tanto chic portare abbigliamenti sportivi e casual firmati " Malboro" e " Camel"?.

La "Breil", oltre agli orologi, adesso fa ciondoletti  e monili d'acciaio per signorine, e vende le padelle al prezzo dei diamanti. Essì, cari miei, l'acciaio della Breil è proprio quello delle stoviglie, ovvero una mediocre lega fatta da ferro e carbone, con una differenza: pochi grammi di acciaio targato Breil costano intorno ai 70-80 euro, molto più, in proporzione, del costo dei diamanti.

Finito il tempo in cui ognuno faceva bene quello che sapeva fare, adesso si fa di tutto e di più. E male.

Ho dato un'occhiatina al catalogo dell' "Avon", un tempo nota solo per i prodotti di bellezza. Credetemi, ho avuto l'impressione di guardare il catalogo " Vestro". L'Avon vende anche mutande.Ma quelle, si sa,tirano sempre, non fosse altro per il fatto che bisogna cambiarle ogni giorno. Di questo passo,mi aspetto che la Buitoni firmi la  nuova collezione di Stefanel e Benetton crei un nuovo tortellino in pile per Giovanni Rana. La Parmalat, invece, sta meditando di riscrivere,in versione moderna," Le mie prigioni" di Silvio Pellico.Il ricavato della pubblicazione sarà devoluto a favore della fondazione AITIP( Associazione degli Industriali Truffatori Ingiustamente Perseguiti).

Non parliamo,poi,della gran confusione trasformista tra scrittori, imprenditori, cantanti, preti e giornalisti!

Giovanni Rana scrive libri e diventa scrittore, Andrea De Carlo incide dischi ed esordisce come cantante e musicista, Don Mazzi lascia la sacrestia e diventa commentatore dell' Isola dei famosi,nonchè opinionista di alcuni giornalini cari alle massaie.Ed io faccio i ravioli, scrivo ciò che dovrebbero scrivere scrittori e giornalisti (ndr: solo per scherzo), e ogni tanto confesso, senza assoluzione, chi non trova nessuno nei confessionali. E il cardinale Tonini tuona e lancia saette.E fa bene! E credo che sia ora di mettere un po' di ordine in questo guazzabuglio. E adesso vado a dormire. E buonanotte ai suonatori.E anche ai suonati,che sono tanti!:-))))

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Commenti al Post:
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 18/11/04 alle 22:10 via WEB
..ahimè streghella..è il tempo dei tuttologi e dei tuttofacenti..dolce notte :-)
(Rispondi)
72rosalux72
72rosalux72 il 19/11/04 alle 00:10 via WEB
A ciascuno il suo, direi... molto difficile eccellere in una cosa, figuriamoci!!... Tis ei dimenticata della categoria dei politici, che mi sembra più grave perchè ci rigurda per forza. Esempio, va bene che la Moratti non mi sta granchè simpatica, ma possibile che sia una grande manager, un'esperta di telecomunicazioni e una fine conoscitrice delle politiche scolastische, tanto da dare il suo nome a una riforma? E hai voglia quanti esempi... Quello che mi piace di più è il De Michelis Ministro degli Esteri, con tanto di laurea in chimica, oh beh...infatti lo ricordano per i mischietti alcolici che faceva durante le cene alle ambasciate..
(Rispondi)
Maheo
Maheo il 19/11/04 alle 13:33 via WEB
E' sempre un piacere leggerti /// ed io mi scandalizzo che tu ti scandalizzi /// ma so bene che è il gioco delle parti il nostro /// ma in fondo (faccio la parte del bastion contrario) non facciamo così anche noi /// e tal volta non lo imponiamo anche ai nostri figli ? /// piscina, piano, ginnastica, calcio o pallavolo, equitazione /// sembra che davvero si sia costretti a fare tutto ed anche bene /// ma questo è forse un'altra cosa /// il punto è che la gente tende sempre più a delegare ... /// un marchio publicizzato ti evita di chiederti se è o non è più o meno prezioso di una padella quel monile ... /// è il simbolo che acquisti non certo i pochi grammi di materia /// ma questo avviene sempre più anche nei rapporti umani /// dove si acquista per quel che l'etichetta o la confezione esterna sembra prometterti /// e così ti porti a casa pezzi unici ... e dopo solo dopo purtroppo ti accorgi che in fondo erano ... sono ... solo "PATACCHE" /// un bacio
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 19/11/04 alle 14:33 via WEB
Mare..non è che è il tempo della "tuttologia", scienza " poco esatta" che permette di sapere un mucchio di cose senza conoscerne neanche una...E' il tempo di aprire gli occhi e di non farsi fregare!:-)))
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 19/11/04 alle 14:41 via WEB
Rosa... ma che dici???? Sono proprio i personaggi adatti per il ruolo che ricoprono!!! Prendiamo la Moratti: esperta com'è in telecomunicazioni, vuoi che non sia la persona più giusta per fare la riforma scolastica? Se tu non lo sapessi, ti dico subito che le lezioni nelle scuole adesso sono televideocomunicate. Tu spingi un pulsante e al posto dell'insegnante ti risponde il monitor del computer.. Ma la tecnologia si sta attrezzando, sai? Stanno studiando il modo di comunicare con gli studenti per via telepatica ed extrasensoriale...Sai che risparmio??????
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 19/11/04 alle 14:47 via WEB
....... e fosse solo per i cocktails di alcolici!!! E che dire delle festine a luci rossoline?? E vuoi che un uomo così di mondo, dalla cultura eclettica, fine conoscitore dei costumi in maschera d'epoca, non lo mandino all'estero..????? ( Per toglierselo dalle pelotasssss... )
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 19/11/04 alle 15:10 via WEB
Maheo... è una questione di responsabilità e senso civico. Le persone che hanno una coscienza, non vanno a comprarsi le Nike, sapendo che vengono fabbricate nei NIC ( New Industrializing countries),speculando sui salari che sono vergognosi. Io però le Nike "shox" ( Miiiiiii.....170 euro), che sono pure bruttine, le vedo ai piedi di tutti o quasi...
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 19/11/04 alle 15:15 via WEB
.. inoltre, Maheo, nei rapporti umani come nella spesa al supermercato, è ancor più necessario fare il raffronto qualità-prezzo! Per evitare le " sole" basta guardare bene l'etichetta. Su questa,gli ingredienti devono essere riportati in ordine di quantità. Se la bellezza è al primo e il cervello all'ultimo, sarebbe preferibile non acquistare il prodotto..( intenso sia per gli uomini che per le donne). :-)
(Rispondi)
Giuseppe.61
Giuseppe.61 il 19/11/04 alle 15:54 via WEB
In effetti, mi da molto fastidio quello che hai evidenziato. Cioè la tendenza delle persone a intraprendere delle attività di cui non hanno nè le competenze, nè le capacità. E mi crea un grande disagio anche l’indulgenza della collettività nei confronti di questi dilettanti. Tu, nel tuo post, parli dei prodotti di consumo, ma il discorso potrebbe anche comprendere certamente le imprese che offrono servizi e la Pubblica Amministrazione. Certamente questo dilettantismo esiste e favorisce l’immissione nel mercato di prodotti e servizi scadenti e danneggia enormemente i cittadini. Tuttavia, per quanto riguarda i beni di consumo, la cosa strana è che, in base alla legge della domanda e dell’offerta, l’aumento della quantità dei beni offerti, dovrebbe favorire il ribasso dei prezzi. Perché questo non avviene? Perché le imprese, attraverso le loro strategie, sono in grado di differenziare i prodotti e di renderli in qualche modo appetibili ai consumatori. Se questo non avviene attraverso il miglioramento del prodotto, è chiaro che avviene attraverso l’aumento del valore di immagine del prodotto: il marchio assume un’importanza superiore al bene stesso… Ma, a prescindere dalle implicazioni economiche, quello che mi sconcerta è la constatazione che oggi si privilegia il dilettantismo, come detto; si osannano i poliedrici ... come se fosse una virtù quella di ritenersi capaci di saper fare tutto: una volta era considerata una virtù l’umiltà, oggi, nella nostra società consumistica, lo è invece la superbia, considerata dalla morale cattolica uno dei vizi capitali. Questo capovolgimento deriva, secondo me, principalmente da tre errori di fondo: quello di curare molto di più l'immagine rispetto alla sostanza; quello di ritenere la professionalità qualcosa di inutile; l’indulgenza dei consumatori verso i produttori e le imprese. Non voglio trattare tutti e tre gli aspetti accennati. Voglio solo dire qualcosa sul terzo aspetto. Secondo me non bisogna essere indulgenti verso chi non sa fare il proprio lavoro e chi non fa il proprio dovere; bisogna essere durissimi. Estendendo il discorso: I ministri per amministrare la cosa pubblica devono avere le competenze necessarie: è inaccettabile che le nomine dei ministri vengano fatte esclusivamente secondo la logica della lottizzazione, senza tenere conto della loro capacità effettiva di occuparsi del settore specifico dell’Amministrazione dello Stato cui saranno preposti, con nostro grave nocumento e nostra vergogna. Anche in questo caso, la professionalità è un optional. Questo modo di procedere, privilegiando l’immagine e il profitto a discapito della sostanza e della qualità, sicuramente impoverisce il Paese: E’ osceno e falso quello che ci dicono i nostri governanti e cioè che il prodotto interno lordo e cresciuto. A me pare che a crescere sia non l’economia o il nostro benessere ma solo l’improntitudine, l’arroganza e la falsità dei nostri rappresentanti. Ciao Streghella
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 19/11/04 alle 18:01 via WEB
Eh si, caro Giuseppe! Difficile trovare un punto debole nella tua analisi!Diciamo che ciò che noi acquistiamo, in effetti è un'immagine virtuale, proprio come nelle chat o sui blog.. Quante fregature!Sappiamo bene che le aziende italiane ( e non solo) sfruttano anche un doppio canale di vendita, quello degli hard discount. Significa che producono lo stesso prodotto e lo vendono a un terzo del prezzo nelle catene dei più economici discount..Come le industrie farmaceutiche, che commercializzano l'aspirina con due nomi diversi per accaparrarsi un mercato più redditizio...e noi ci caschiamo come imbecilli.....
(Rispondi)
Myagatta
Myagatta il 19/11/04 alle 18:33 via WEB
...Come quando un giorno abbiamo acquistato la grande novita', la rivoluzione: lo shampoo+balsamo...e siamo stati capaci di comprarci poi la rivoluzione della rivoluzione: il nuovo fighissimo shampoo senza balsamo. (giuro, ci hanno fatto proprio la pubblicita': nuovo shampoo senza balsamo.)
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 19/11/04 alle 21:47 via WEB
Myagatta.. purtroppo questi sono i soliti corsi e ricorsi storici...vedrai che un giorno torneranno a fare la pubblicità dello shampo con balsamo.. chissà forse ci aggiungeranno anche i bigodini incorporati...non sanno più che devono inventare!
(Rispondi)
MalaussenBen
MalaussenBen il 20/11/04 alle 14:14 via WEB
Ciao Streghella, mentre passavo in via dei blog ho pensato di fermarmi un attimo al civico “il semaforo” per salutare te ed i tuoi ospiti… e per aggiungere qualche considerazione su quanto detto. Alcune riflessioni le condivido, altre mi lasciano invece un po’ perplesso (quelle poche volte che ti vengo a trovare mi capita pure di andare controcorrente… ). Comunque anche aldilà delle perplessità, ciò che in particolare mi ha colpito è la diffusa convinzione che le capacità e le competenze di tipo tecnico-specialistico rappresentino l’unico elemento di governo di una organizzazione (sia essa rappresentata da una collettività, come ad esempio P.A. o enti locali, sia essa un’impresa), e che l’assenza (o comunque la scarsità) di competenze specifiche da parte di ci debba esercitare siano alla base . Lungi da me ovviamente l’idea che le capacità e le competenze tecnico-specialistiche non rappresentino elemento fondamentale, anzi indispensabile, per reali innovazioni di processi e/o prodotti. Ma il punto è un altro: per un imprenditore, un manager (pubblico o privato) un amministratore pubblico sono indispensabili per svolgere il ruolo specifico che viene loro affidato. Io non lo credo, mi convince di più quell’orientamento di pensiero che vede nelle capacità trasversali (capacità di esercitare la leadership, di creare condivisione, di saper motivare, di relazionarsi con gli altri, di analisi e risoluzione dei problemi, ecc.) il pre-requisito fondamentale per amministrare in maniera efficace ed efficiente un’organizzazione. Prescindendo dagli aspetti più propriamente “politici” che possono o meno essere condivisibili, non mi preoccupa molto se una Moratti o un De Michelis (tanto per citare due nomi da voi detti) non siano i “massimi” esperti (ma poi cosa intendiamo per “massimi” esperti?, mica c’è un pensiero unico? Ciascuno ha i “suoi” massimi esperti”…) nelle materie dei dicasteri di cui sono (o erano) titolari (di questo si possono ben occupare funzionari ed esperti presenti nello staff). Mi preocuppa di più invece se una Moratti o un De Michelis non siano capaci di esercitare una leadership all’interno del loro contesto organizzativo. Consentitemi (che cavolo di modo di dire…. sono distante chissà quanto da voi e comunque, grazie o per colpa della tecnologia, con barriere sufficienti ad impedirvi qualsiasi esercizio che mi ostacoli a continuare… per fortuna comunque esiste il diritto di non leggere!!!) un’ulteriore annotazione per Giuseppe (piacere di conoscerti). Vedi nella mia vita professionale mi occupo di interventi a sostegno della diffusione dello spirito imprenditoriale. Mi capita spesso di ricordare a giovani aspiranti neoimprenditori in cerca di idee su cosa fare, che sono loro con il loro spirito di osservazione, con il loro “fiuto” che devono essere capaci di “vedere” una possibile “idea di business” e che, soprattutto per chi non ha esperienze imprenditoriali alle spalle e quindi sviluppato doti “imprenditoriali”, è opportuno concentrarsi sulle cose che si sanno fare. Però, francamente, dire che so a Tronchetti Provera o a Montezemolo che qualora individuino un’idea di business in un settore diverso da quello in cui opera la loro holding, è sconsigliabile perché non hanno né competenze, né capacità… mi lascerebbe alquanto perplesso. Ops… dimenticavo…. Tanto per lanciare una ventata di ottimismo… streghella citavi la Nike…ricorderai forse che dopo alcune denunce di associazioni di categoria sullo sfruttamento del lavoro minorile…ed una campagna di boicottaggio, in poco meno di sei mesi il titolo in borsa della nike precipitò di oltre il 50%. Forse, allora, se come consumatori davvero impariamo ad aprire gli occhi e ci alleniamo ad essere sufficientemente vigili, possiamo spingere le imprese a capire che vogliamo qualcosa di più del rapporto qualità/prezzo… ma ci interessa sapere anche il comportamento “etico” dell’impresa. Un saluto a tutti
(Rispondi)
 
Giuseppe.61
Giuseppe.61 il 20/11/04 alle 15:51 via WEB
Innanzi tutto, piacere mio di conoscerti Malaussenben. Sono d’accordo sul fatto che il manager debba possedere le qualità necessarie che gli garantiscano la stima e il rispetto dei propri sottoposti e deve avere la capacità, il carisma per guidare un gruppo per la realizzazione dell’obiettivo comune; e nel caso specifico, il profitto per l’impresa. Tuttavia, dissento con te sul fatto che i manager non debbano avere le competenze specifiche. Non voglio soffermarmi sull’impresa, anche perché in materia le mie conoscenze sono limitate e nozionistiche, voglio invece soffermarmi sulla Pubblica Amministrazione. Anche perché nel mio commento precedente, le mie considerazioni erano soprattutto dirette alla Pubblica Amministrazione. Tu sostieni che anche alla Pubblica Amministrazione debba applicarsi il principio secondo il quale sono più importanti “le capacità trasversali (capacità di esercitare la leadership, di creare condivisione, di saper motivare, di relazionarsi con gli altri, di analisi e risoluzione dei problemi, ecc.) il pre-requisito fondamentale per amministrare in maniera efficace ed efficiente un’organizzazione”. E’ da dire che questo è anche l’orientamento del legislatore, il quale ha recentemente sancito, in diverse disposizioni normative, il principio secondo il quale la Pubblica Amministrazione deve agire con criteri di imprenditorialità. E quindi, sulla scorta di tale principio, i dirigenti preposti alle varie branche della pubblica amministrazione sono considerati dei manager. La ratio legis di tali interventi era quella di far sì che gli enti amministrativi non costituissero dei carrozzoni, con debiti finanziati dallo Stato, ma che costituissero delle aziende e come tali perseguissero il conseguimento di profitti. In tal modo tali aziende non graverebbero drammaticamente sul bilancio dello Stato. Ciò costituisce un nobile intento. Nondimeno, questo nobile intento si scontra con la necessità di questi enti di dovere offrire dei servizi pubblici a tutti i cittadini, e quindi anche ai non abbienti e quindi necessariamente i ricavi conseguiti da tali servizi non saranno mai o quasi mai sufficienti a coprire i costi. A mio parere la riforma del legislatore diretta a favorire il carattere imprenditoriale delle aziende dello Stato è apprezzabile, anche se in concreto è difficilmente attuabile, ed anche se ritengo che lo Stato debba, prima ancora di preoccuparsi di curare l’economicità dei propri servizi, garantire l’efficienza (non solo in senso economico), la qualità delle proprie aziende e l’accessibilità ai servizi pubblici anche ai cittadini non abbienti, poiché viviamo, per fortuna, in uno stato sociale. E quindi concordo anche con te quando sostieni che i ministri debbano avere la capacità di esercitare la leaderschip, allo stesso modo dei manager delle imprese private, anche se trovo i recenti interventi normativi demagogici e difficilmente realizzabili. Tuttavia, se condivido questo ed “apprezzo” il legislatore quando sancisce il principio che la Pubblica Amministrazione deve agire con criteri di imprenditorialità, non sono assolutamente d’accordo con te nel ritenere che i ministri non debbano avere anche le capacità specifiche del settore di cui si occupano. Per esempio, il ministro di Grazia e Giustizia, a mio parere, deve avere delle esperienze nel settore della Giustizia. E’ vero che il ministero costituisce un’organizzazione complessa e che vi sono innumerevoli funzionari i quali svolgono le funzioni ministeriali, però il ministro, essendo preposto al ministero deve essere in grado di esercitare il controllo (amministrativo, di gestione operativo … ) e per far ciò deve avere le competenze necessarie. Inoltre, trovo sconfortante che un ministro non sia in grado di rispondere alla collettività (ai cittadini, ai giornalisti nazionali o esteri, ai sindacati, ai partiti, alle associazioni …) dell’operato del proprio ministero perché non conosce approfonditamente la materia di cui si occupa il proprio ministero. Trovo paradossale la situazione di un ministro il quale non sappia rispondere dell’esistenza di un decreto elaborato dal proprio ministero. E chiaro che l’attività del ministro è complessa ed il ministro si avvale di collaboratori fidati … ma io cittadino mi aspetto, anzi pretendo che il ministro conosca approfonditamente la materia di cui si occupa il proprio ministero. E quando vedo la moratti parlare in modo approssimativo, tentennante della scuola, della riforma scellerata che ha adottato, allora mi prende il disgusto. E questo disgusto deriva anche dalla consapevolezza che questa riforma non sia opera sua. Per quanto riguarda la realizzazione concreta senso manageriale della riforma della Pubblica amministrazione non posso in questa sede che ridere amaramente. L’accesso alle cariche della pubblica Amministrazione non avviene in base al principio meritocratico, in base al quale debbono essere privilegiati i migliori, ma in base al sistema clientelare. Dicendo questo potrei essere tacciato di qualunquismo o disfattismo, ma questo è il mio modestissimo parere. Quanto alla qualità dei servizi, basti vedere lo stato della sanità pubblica e il dissesto delle nostre Aziende sanitarie locali, perlomeno nel sud.
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 20/11/04 alle 19:37 via WEB
Ciao Malaussen, felice di rileggerti!Tornando al dibattito,condivido la tua idea della leadership. Le capacità organizzative, il carisma, nonchè il pregio di saper mediare con la controparte, sono essenziali in qualunque attività di tipo politico e/o imprenditoriale che, tra l'altro, sono fortemente collegate.Come in tutte le cose, tuttavia, a volte è necessario distinguere la valenza dei vari settori economici e dicasteri.In fondo, sappiamo bene che in politica ogni dicastero si avvale di esperti e la figura del ministro è alquanto rappresentativa. Ma,credo,che Giuseppe( ciao Giuseppe! )intenda l'esperto, non tanto come colui che teorizza, quanto come colui che ha fatto la gavetta nel settore rappresentato, cominciando dai gradi più bassi e "sporcandosi" le mani.E le teorie, si sa, molto spesso non rispecchiano le situazioni concrete.Il mondo dell'economia non mi appartiene ( dal punto di vista teorico, mentre dal punto di vista pratico mi appartiene eccome, dovendo far quadrare un bilancio che non quadra affatto), e neanche quello della politica, che non pratico anche se seguo con interesse.Mi appartiene, però, quello della scuola, o meglio quel rimasuglio che della vecchia scuola è rimasto,dopo una serie di riforme ventennali, partorite da governi di tutti i colori, che si sono alternate senza alcuna pietà,coinvolgendo,in modo disumano,utenti e operatori.L'errore di fondo della Moratti e di tutti coloro che sono alle sue spalle, i cosiddetti esperti, è quello di voler trattare il mondo della scuola come un'azienda, risvolti economici compresi.Intanto si guarda allo studente, non come a un essere che deve sviluppare le capacità di analisi della realtà utilizzando varie chiavi di lettura, ma come un individuo che non deve pensare molto, quanto " saper fare"quello che gli viene detto dall'alto, e saper produrre danaro. Non a caso, la scuola utilizza nelle valutazioni una terminologia che è tutta bancaria e aziendale. Credo che tu sappia che si parla di " crediti formativi"," debiti formativi", " Profitti formativi" risorse formative ",e chi ne ha più ne metta.Tolto il " formativo" ho l'impressione di andare tutte le mattine in banca.Tengo a precisare, comunque, che tale terminologia nasce molto prima della Moratti, coinvolgendo anche il ministro Berlinguer,che notoriamente apparteneva all'area della sinistra. Quest'ultima, dal canto suo, ha fatto altri tipi di danni, cercando d'introdurre nelle scuole,quel famoso criterio meritocratico di cui parla Giuseppe (condivisibile solo fino ad un certo punto), che avrebbe dovuto risolvere una serie di problemi e che invece ha congelato dentro schemi burocratici,molte iniziative che avrebbero dato fluidità e modernità al mondo della scuola.Ricordo che uno dei criteri di meritocrazia proposti dall'ex ministro e dalla sua corte, era quello di voler fare un bell'esamone ai prof. per vedere chi avesse diritto a fare carriera e con questa percepire più danaro. Ovviamente c'è stato un caos indicibile:per eccessiva legimittimità e trasparenza, non si riusciva a capire, sindacati compresi, chi dovesse assumersi la responsabilità di esaminare i concorrenti e decidere della loro sorte.Tra le altre cose, le donne erano fortemente penalizzate nella carriera, perchè dovendosi occupare anche dell'educazione dei figli, non riuscivano a fare corsi e progetti, e a raggiungere i prerequisiti necessari per entrare in competizione. Come se occuparsi dei figli, cioè dei futuri cittadini e contribuenti dello stato,fosse roba di poco conto.Comunque sia, il governo è cambiato, e dopo alterne vicende, eccoci con la Moratti, che vorrebbe proporre modelli anglosassoni,in una realtà che di anglosassone ha molto poco.Sapete che a metà anno scolastico c'è il monitoraggio degli alunni realmente frequentanti? E che se questo numero, come accade in molte scuole professionali e tecniche, diverge per difetto dalle stime iniziali c'è il rischio che vengano contratte cattedre e ridotte le classi?E sapete che nei paesi di Montagna, dove la realtà delle nascite non è fiorente, per via della disoccupazione e della emigrazione, sono a rischio persino le scuole medie, a causa dei tagli " aziendali" della signora Moratti e del suo staff di "esperti"? E lo chiamate progresso, questo? Mi spiace, ma i giovani non sono carte da timbrare, sono esseri umani che vanno seguiti, educati, curati, recuperati.C'è un problema di abbandono scolastico da far paura, un degrado sociale e morale impressionante e che facciamo, chiudiamo le scuole? Ok, io ci sto, ma tra 10 anni faremo i conti con un livello di delinquenza senza precedenti......
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 21/11/04 alle 10:24 via WEB
Malaussen... adesso affronto un altro aspetto che è quello di cui ti occupi tu, ma lo faccio alla mia maniera, cioè come acquirente di un mercato che offre tantissimo e pochissimo al tempo stesso. Che significa? Che è vero che le aziende riversano sui mercati una serie di prodotti nuovi, appetibili, come dice Giuseppe, e che sicuramente attirano clienti e sono un buon " business", ma di acquistabile.. concretamente... dalla maggior parte dei consumatori,che cosa c'è?? NULLA: solo prodotti di fabbricazione asiatica. Diciamo le cose come stanno, in modo semplice.L'euro avrebbe dovuto limitare l'inflazione,sanare alcuni settori e renderci parte di un'Europa in continuo progresso. Così non è stato: ha vinto la speculazione, la truffa, il latrocinio e l'inflazione non è stata contenuta affatto,contrariamente a quanto vogliono farci credere.C'è un impoverimento,da far paura, persino dei vecchi ceti medi che, una volta, con i loro risparmi,acquisti e investimenti, piccoli o grandi che fossero,trainavano l'economia di questo paese.Adesso c'è uno stallo economico davvero " criminale", e solo ora,si parla di calmierare i prezzi, di fare controlli sui profittatori e di sollevare il potere d'acquisto delle famiglie medie italiane.E prima dov'erano i politici? A comprare nei loro spacci dove tutto costava meno della metà? E fuori la gente non sapeva e non sa come arrivare alla fine del mese.Criminali! Ovvio che le aziende devono trovare altri modi per recuperare denaro! Ma come? Non certo facendo gingilli e profumi! Si possono mangiare, i profumi? Si possono mettere ai piedi dei figli che vanno a scuola? Si possono detrarre sul Mod. 740? Il fatto è a monte, cioè in una politica economica e fiscale più equa e sensibile verso le categorie dei consumatori.Bisogna calmierare i prezzi,fare controlli sugli abusi, alleggerire il fisco sopratutto nei settori che devono produrre posti di lavoro,aumentare il potere di acquisto sopratutto delle famiglie più numerose.Mi accorgo che in questi anni rifletto sempre più frequentemente sulla vecchie teorie marxiste, sul plusvalore e sulla giustizia sociale, pur non essendo di sinistra.Una parte degli utili delle aziende dovrebbero, in qualche modo, essere reinveistite per un miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Se circolano più soldi nelle loro tasche, s'innesca il progresso anche dell'economia e la merce circola e si vende. E di certo non andremmo a comprare i prodotti cinesi, ben sapendo che quelli italiani sono di fattura e qualità molto migliore. Ma non riusciremo a reggere il confronto e la concorrenza dei paesi dell'estremo oriente, Cina in testa,se non miglioriamo le politiche sociali ed economiche. Sicuramente la mia analisi è breve, parziale, incompleta, ma qualcosa di giusto, forse, avrò anche detto.
(Rispondi)
zerocode
zerocode il 21/11/04 alle 17:58 via WEB
... io mi alieno. Torno sulla U.F.F.A.!
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 22/11/04 alle 15:01 via WEB
Eccerto, zero!Fuori dai confini dell'atmosfera terrestre non c'è ombra di crisi economica!eheheh ( ma che magnate? Le pillole di vitamina C???)
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 22/11/04 alle 15:39 via WEB
Vedo che sul mio orizzonte si addensano nubi non ben catalogabili...tipo nik non registrati che si intrufolano con una certa frequenza....fuori dai piedi! Qui solo persone perbene!
(Rispondi)
Giuseppe.61
Giuseppe.61 il 22/11/04 alle 15:55 via WEB
ciao streghella :-)
(Rispondi)
72rosalux72
72rosalux72 il 22/11/04 alle 17:03 via WEB
Ciao.. letti tutti i vostri interventi, mi son fatta una mangiata!… Tutti interessanti, e quello di streghella sulla scuola lo firmo subito, molto bello. Non ho certo problemi a dire che la gestione aziendalistica della scuola passa anche dalla sinistra, e da L. Berlinguer. Dico solo un paio di cose a proposito della capacità di esercitare la leadership, al di là delle competenze tecniche specifiche. Francamente, né la Moratti, né tantomeno de Michelis, visto che sono i nomi che ho citato io, ma potrei aggiungere Castelli, perché avete parlato del ministro di grazia e giustizia, mi sembrano ‘leader’, almeno nell’accezione che intendo io. Non bastano doti innate, carisma, capacità di far presa ecc… e di sicuro non può essere così in tutte le cose, altrimenti si parlerebbe di semidei, e non di leaders. Il chimico De Michelis non può essere competente di politica estera, e nemmeno lo pretendo. Ma se fa il ministro degli esteri allora mi chiedo perché caspita l’hanno messo lì, e non credo proprio perché lui sia un leader, ma per altri e più bassi motivi. D’altra parte, per cosa si ricorda De Michelis?… Lo abbiamo detto io e Streghella, e purtroppo è tutto vero, i famosi nani e ballerine, e non venitemi a dire che è stato un ottimo ministro degli esteri ( infatti la politica estera la faceva Craxi, tutto da solo, da bravo compagno autoritario)…La logica vorrebbe, e questo succede negli USA ad esempio, che i migliori ambasciatori vadano a ricoprire quella carica; per esperienza e competenza, semplicemente. Non a caso, per fare carriera al ministero degli esteri bisogna avere requisiti particolari e la selezione è durissima. ( lo so perché il mio ex provò a fare il concorso al tempo, e vi assicuro che non scherzano). Lo stesso discorso vale per Castelli, chiaramente messo lì per motivi di convenienza politica. Le proposte di legge in tema di giustizia vengono tutte da forza italia, tanto Castelli non ci capisce una mazza, e come potrebbe? E’ un ingegnere, ma cristo santo! E non è un leader e neanche qualcosa che gli si avvicini, ammettiamolo…
(Rispondi)
Maheo
Maheo il 23/11/04 alle 09:07 via WEB
... oggi gesti non parole /// un abbraccio :o)
(Rispondi)
MalaussenBen
MalaussenBen il 23/11/04 alle 14:31 via WEB
Già Rosa (piacere) e che abbuffata… ora occorre metabolizzarli e digerirli!!! Certo che di argomenti ce ne sono da approfondire ma come si fa ad approfondirli tutti insieme e tutti in una volta… Prima qualche rassicurazione. Certamente non avevo il benché minimo intento di valutare le capacità di leadership di una Moratti, di un De Michelis né tanto meno di un Castelli, né tanto meno di difenderne le posizioni politiche (ci mancherebbe altro… pur non facendo attività politica diretta e pur avendo l’aspirazione di riuscire a liberarmi quanto più possibile da ogni forma di pregiudizio, gli ideali, che forse esagererei a dire che sono iscritti nel mio DNA, ma che certamente scorrono nel mio sangue trovano la loro origine e si nutrono di molti dei sentimenti valori e visioni del mondo condivisi dal popolo della sinistra). Certamente non mi sfuggono poi le logiche politiche (di una politica con una p… davvero molto piccola) che una volta venivano definite spartitorie e che oggi con grande eufemismo rispondono al nome di “visibilità”. Però un conto sono le valutazioni sulle scelte “politiche”, rispetto alle quali possono contrapporsi visioni diverse, altro è delineare le caratteristiche soggettive che “dovrebbe” possedere chi esercita un ruolo di responsabilità. E’ in questo senso che ho affermato di ritenere non fondamentali delle competenze tecnico specialistiche. D’altra parte ritengo utile la precisazione di Streghella (“ l'esperto, non tanto come colui che teorizza, quanto come colui che ha fatto la gavetta nel settore rappresentato, cominciando dai gradi più bassi e "sporcandosi" le mani”) perché mi consente di non estremizzare di poter dire “ma almeno lo sai de che stai a parlà?”. Rosa è vero Castelli, De Michelis, la Moratti non sono “esperti” e stanno facendo notevoli danni al paese (opinione politica che condivido ma da molti italiani non condivisa… almeno per ora), ma pensa ai danni fatti dagli “esperti” Tremonti, Sirchia (ve la ricordate la legge sulla fecondazione assistita?) e ai danni di tanti altri “esperti” di un passato più o meno prossimo!!! Streghella se non fosse tragico direi che sarebbe divertente la tua “battuta” sulla terminologia bancaria in uso e ti confesso che non ci avevo mai pensato… e forse se tu non l’avessi evidenziato avrei continuato a non pensarci… sebbene non mi vengano in mente formule alternative, prometto che d’ora in poi starò molto più attento nell’utilizzarli. Giuseppe se ti ho dato l’impressione che mi appassioni il dibattito circa una gestione aziendalistica della cosa pubblica… posso rassicurarti che questo è vero solo in minima parte, anzi paradossalmente ritengo (modesta opinione personale) che in molti casi siano le imprese private che possano imparare dal pubblico (magari non proprio sul versante degli sprechi, della burocrazia, delle pratiche clientelari) a tenere nella giusta considerazione i diversi interlocutori (stakeholder) con cui interagiscono e a porre quale obiettivo prioritario non tanto la massimizzazione del profitto (obiettivo miope e di breve durata) quanto piuttosto la creazione di valore nel lungo periodo (ed il valore è un concetto che assume in se non solo connotati quantitativi ma anche qualitativi). D’altra parte la nostra costituzione nell’affermare che “l’iniziativa economica privata è libera” non la sottrae di certo al compito che sia svolta in armonia con l’utilità sociale.
(Rispondi)
Giuseppe.61
Giuseppe.61 il 23/11/04 alle 16:54 via WEB
Ribadisco che a mio parere i funzionari, i dirigenti, i quadri debbono possedere prioritariamente le competenze specialistiche. Le capacità di leadership, a mio parere, vengono dopo in ordine di importanza. Allo stesso modo i ministri, a mio parere, debbono conoscere il settore di cui si occupano, nel rispetto della separazione di ruoli politico/amministrativi, conformemente ai principi sanciti nel T.U sulla riforma del pubblico impiego. Scrivendo questo, ho espresso una mia opinione, peraltro basata sull'esperienza personale. Molto spesso, mi capita, per motivi professionali, di avere a che fare con comportamenti negligenti di dirigenti, funzionari e imprenditori, forse leader ma che, talvolta, peccano di negligenza, dovuta anche a ignoranza ed incompetenza. E di questa ignoranza e incompetenza ne piangono le conseguenze i consumatori ed i cittadini. Ciao:-)
(Rispondi)
briciolabau
briciolabau il 23/11/04 alle 22:56 via WEB
ciao dolce,passi nel blog,nemmeno un saluto,bel post strega,bei commenti,che debbo dire ora genuflettermi con il capo cosparso di cenere a te?lo farei,ma sto imparandoora a conosceri,a scoprirti...ed ho visto che in fondo,non siamo poi così diverse...anzi....senza peli sulla lingua e si dice ciò che si pensa io reagivo male per altre cose ,che se vuoi ti spiegherò.essere attaccata da tanta gente,per non aver fatto nulla purtoppo mi rendeva guardinga verso le persone a me nuove,visto strega ora...le persone da me non vengono più e forse il momento di chiudere...credo quante finzioni..cattiverie ho subito certo non me lo aspettavo accuse e tanto altro...pochi ma buoni.....come dice Stefano..e ti chiedo scusa,non è inerente a nulla di ciò che hai scritto ma inerente al mio sapere vivere e riconoscere i miei errori,non lo fa quasi più nessuno..un bacio sincero..si e scusa di fronte a tutti i tuoi ospiti...ti devo ancora un thè bacinotte briciola
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 24/11/04 alle 15:39 via WEB
Ehi briciola...non ci vogliono genuflessioni di alcun tipo.Ci si genuflete davanti a Dio, non davanti a un uomo.Io ti ho compresa benissimo e conosco quante insidie nascondono i mondi virtuali, per questo mi sono permessa di lasciarti quel commento che non voleva certo essere una critica nei tuoi confronti.Fai bene a non fidarti degli altri, soprattutto di quelli che fanno i mielosi.Bisogna stare attenti anche a quei personaggi che parlano tanto e non concludono nulla.E poi scusa de che? Sei una persona garbata, di cosa dovresti scusarti?Altre cose, ormai, le abbiamo chiarite, dunque tranquilla!
(Rispondi)
streghella16
streghella16 il 24/11/04 alle 15:44 via WEB
Briciola, solo una indicazione.. Non usare mai,sia per te che per altri,i nomi di battesimo. Qui dentro non sempre trovi gente corretta ed educata. Usiamo i nik, i nomi propri usiamoli solo in privato e solo con chi abbiamo conosciuto da tanto, tanto,tempo.Ciao, bella!
(Rispondi)
 
briciolabau
briciolabau il 24/11/04 alle 23:54 via WEB
hai ragione ,chiamiamolo un lapsus grande ma l'ho fatto bacinotte briciola
(Rispondi)
 
 
Occhi_di_Gatta14
Occhi_di_Gatta14 il 26/11/04 alle 20:57 via WEB
Strano che si ripeta sovente però !! Povero Freud !! AMMAZZATE STREGHELLA ....qui commenti sono quasi più lunghi dei post ..ma li leggerò tutti tranquilla !! :-))
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Mi piacciono:

- Harvey Keitel (attore) perchè è brutto,bravo e sexy
- Michele Serra (giornalista) perchè dice pane al pane e vino al vino
- Lamberto Sposini(giornalista) perchè la mamma l'ha fatto "figo"
- Luciano De Crescenzo (scrittore) perchè mi fa morire dal ridere
- Gianfranco Fini (politico) perchè indossa splendide cravatte
- Beppe Grillo (comico) perchè è fuori dagli schemi di Zelig
- Alberto Angela (divulgatore scientifico) perchè buon sangue non mente
- Giorgio Armani (stilista) perchè la classe non è acqua
- Il favoloso mondo di Amelie (film) perchè l'ho visto più di "Titanic"
- Giorgio Morandi (pittore) perchè le sue nature morte sono vive
- Acoustic Alchemy (chitarristi) perchè pizzicano le corde della mia energia
- Maurice Ravel (compositore) perchè il "Bolero"mette il fuoco nelle vene
- Piero Chiambretti (conduttore) perchè la simpatia non ha prezzo
- "Sad Eyes" ( Springsteen's song ) because it's sweet like sugar in a coffee
- " I viaggi di Gulliver" ( fiaba) perchè mi piacerebbe vivere a Lilliput
- Bono Vox ( Rockstar) perchè, tolti gli occhiali,è l'uomo che fa per me
- Pupi Avati ( regista) perchè ha il fascino del poeta nostalgico
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

Coulomb2003HaashimLucien.Chardondipendentedgl8prospero1968chinigioielliRazor_1lion_greenhell1982ArcibalenofilippelloomniamontaggiscarlAl5ixemilia.esposito2010
 

Ultimi commenti

Vi ringrazio e vi saluto entrambi. Buon fine settimana.
Inviato da: streghella16
il 08/04/2006 alle 21:06
 
Buon fine settimana!CiaoA
Inviato da: ossimora
il 08/04/2006 alle 11:23
 
Ma è bellissima..cazzo..
Inviato da: ComeDueCoccodrilli
il 08/04/2006 alle 00:27
 
Minacce? I soli che minacciano di rendere il mio paese un...
Inviato da: ilvecchiodelmare
il 07/04/2006 alle 16:17
 
e lo so..lo so...devono farti molto male... :-)))
Inviato da: streghella16
il 07/04/2006 alle 15:50
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963