Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 27 Marzo 2006 da streghella16
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TRASMISSIONI

Io         Io        IO

tu     tu       tu

IO    ALTO ALTO 

tu    basso basso      

IO   GRANDE GRANDE

tu piccolo piccolo

IO TUTTO TUTTO

tu niente niente

 Vi abbiamo trasmesso:

Il "Dogma della immacolata Presunzione".

AL CINEMA!

In foto : pediluvio in mare.

 
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Post N° 122

Post n°122 pubblicato il 24 Marzo 2006 da streghella16
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PENSIERO SPARAGNOSO

Il caro euro mi ha insegnato un'arte che non credevo di possedere: quella del risparmio spinto.

Niente più orpelli inutili, tipo gingilli da mettere al collo, ai polsi e alle orecchie, niente profumi da spargere abbondanti dalla testa ai piedi, niente borsette, stivaletti alla texana e neanche cappellini agli anni '30.

Sto sperimentando una dimensione che non conoscevo: l'essenzialità delle cose.

Ma a furia di dire-questo non mi serve, quello non mi serve, quell'altro nemmeno- sto considerando che, tutto sommato, non servo nemmeno io a me stessa.

E' una sensazione stranissima, mi sento rarefatta e leggera come l'aria di alta montagna.

Farò molto bene al buco dell'ozono.

Quello del mio conto in banca.

( Rido ma non troppo..)

Streghella16

P.S. Sparagnoso deriva da sparagnare,
noto verbo meridionale che vuol dire
"essere appena meno oculato nelle spese
di un genovese purosangue".

 
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Post n°121 pubblicato il 13 Marzo 2006 da streghella16
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THE SURVIVORS

Consentitemi poche amare riflessioni a voce alta, senza nessuna pretesa, sulla delusione che attenderà il nuovo governo nel dopo elezioni.

Qualunque schieramento risulti vincitore nella disputa elettorale,sappia con largo anticipo di essere moralmente sconfitto già in partenza.

Non servirà alla sinistra esaltare  la vittoria sull’avversario o alla destra riconfermare la propria miopia di potere, ciò che le due coalizioni governeranno non sarà il glorioso popolo italiano ma uno stato di sopravvissuti alla valanga senza fine di scandali che hanno minato profondamente l’amore patrio di cui l’italiano medio andava fiero.

E’ senza ritorno il gravissimo scollamento tra i vertici, tesi ad amministrare il proprio stato fatto di poltrone, di fedeltà ai capicorrente, di spartizione di risorse pubbliche, e il resto del paese che, in piena rielaborazione della nuova povertà economica e culturale e privi della solidarietà rappresentativa di stato, non si ritiene più governato dal vertice e non ne riconosce l’autorità .Se solo potesse, una consistente fetta d’italiani emigrerebbe in massa in altri spazi geografici, rinnegherebbe la storia nostrana fatta di eroi garibaldini, svenderebbero il proprio territorio  a sicuro vantaggio degli immigrati extracomunitari.

“Il vero drammatico declino dell’Italia -commenta Francesco Fischetti sul Corriere del Mezzogiorno - sta nel tramonto della politica, nella difficoltà dei partiti a raccogliere le istanze e le volontà di cambiamento dei ceti produttivi e delle nuove generazioni.”

E non è un caso, se questa volta, ancor più che in altre campagne elettorali, i vertici tentino una operazione incisiva di manipolazione delle coscienze basate sul condizionamento religioso-si pensi all’opuscolo “I frutti e l’albero” distribuito da Forza Italia nelle parrocchie italiane- con lo scopo di simulare una “verginità politica” alla quale non crederebbe neanche il più ignorante contadino del Sud. Alla falsa solidarietà di stato e alla mancanza di rappresentatività di esso, l’ex cittadino italiano ha sostituito la solidarietà dei propri parenti ed ha istituito un nuovo governo autarchico  con nuovi confini e nuove leggi di sopravvivenza nell’ambito dei piccoli nuclei familiari.

Mi ricordo un curioso episodio della serie americana dei Simpson.

Homer, il capofamiglia, oberato da una serie di tasse del governo americano, decide di costituire un nuovo stato indipendente. Issa sul tetto di casa una nuova bandiera, e annuncia in televisione che da quel momento in poi, quello sarà il suo stato e che il governo degli States, se vorrà i suoi dollari,dovrà trattare con lui, autoproclamatosi presidente.

Un cartoon, certo, ma la fantasia non è forse una potenziale ipotesi di realtà?

Al pari, non è un caso se al grave scollamento tra il vertice politico e i cittadini, faccia eco un altro grave scollamento, quello tra gli altolocati prelati di Santa Romana Chiesa, pronti ad avallare le strategie di potere, ed una base  disubbidiente costituita da un numero sempre crescente di parroci che non sono più disposti a coprirsi gli occhi davanti alla corruzione dilagante di questo paese, quasi fosse una novella Cina.

Eppure, la Cina, nonostante il livello di corruzione nei settori amministrativi e giudiziari, ha compreso il pericolo della propria abnorme crescita economica che ha escluso le aree rurali e ,per evitare nuovi venti di rivoluzione, si appresta a varare un programma politico ed economico al fine d'integrare,nel quadro della nuova ricchezza nazionale, anche le aree più depresse del paese.

I vertici italiani, con scarsa lungimiranza, fanno molto affidamento sulla connaturata pigrizia dell’italiano medio, sul “ pacionismo della domenica calcistica, sul pantofolismo del “ tanto m’arrangio lo stesso”, dimostrando una miopia davvero preoccupante. Se è vero che la storia è, in fondo, un gatto che si morde la coda, non è da escludere, in un futuro neanche troppo lontano, la ricostituzione delle barricate di Masaniello.

Negli ultimi due anni dell’attuale governo,ho visto crescere la partecipazione  dei lavoratori di qualunque settore alle riunioni sindacali, ho visto nascere un rinnovato spirito di lotta per l’affermazione della dignità del lavoratore,  una nuova coscienza civile anche nelle parrocchie, e la rabbia di chi è stato privato persino del diritto di una  sopravvivenza dignitosa.

Sono rimasta colpita dalla lettera scritta sull’Unità del 6 marzo dal parroco di un piccolo centro della provincia di L’aquila, don Aldo Antonelli, come risposta all’invasione degli opuscoli di FI nelle sagrestie.

“ Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti- dice Don Antonelli- e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio culturale e religioso, sociale e umanistico che voi, in cinque anni di malgoverno avete dilapidato. Avete fatto razzia di tutto, dissestato le finanze pubbliche, ridotto alla fame gli enti pubblici e foraggiato, dall’altra, quelli religiosi cercando di comprarvi il nostro silenzio se non addirittura la nostra compiacenza”.

Parole dure, durissime,che qualcuno, molto semplicisticamente, liquiderà come un germe di comunismo penetrato nei confessionali.

E allora, che dire della risposta piccata di “ Famiglia Cristiana” alle sottili manovre del Premier? Sarà spacciata per seme comunista anche quella?

E se le affermazioni di un comune cittadino possono essere denigrate come  frutto d’ignoranza e indigenza, meno discutibili risultano quelle d’imprenditori e finanzieri che oggi rinnegano l’appoggio dato in passato al governo Berlusconi.

Fa riflettere l’intervista rilasciata da Diego Della Valle ai microfoni de “ Le invasioni barbariche” che si dice preoccupato per le sorti del paese e prende le distanze dal quel suo “ amico” di cui finanziò nel 1994,assieme a molti altri industriali, il nascente partito di Forza Italia.

"Solidarietà- rilancia Della valle- di chi ha di più verso chi ha di meno"e se lo dice uno degli imprenditori italiani più ricchi, c’è da pensarci su.

E sul Corriere Economia del 26 febbraio, compare una lettera scritta da Margherita Marzotto, figlia di Giannino, dal titolo emblematico : Papà sbagli a finanziare Forza Italia. Una lettera molto lucida ma soprattutto un richiamo da parte di una giovane donna, erede di un consistente patrimonio finanziario, alla solidarietà e responsabilità sociale.

“ Sono una persona –scrive  Margherita Marzotto- che ha avuto la grande fortuna di godere di un’ampia libertà, non dovendo condizionare le proprie scelte a esigenze di sopravvivenza, e ho sempre associato questa libertà a un senso di responsabilità verso il prossimo. Ritengo che in un paese in cui le libertà fondamentali sono patrimonio acquisito, la questione delle responsabilità sia centrale e riguardi tutti ma principalmente chi si trova a decidere le linee politiche , economiche e sociali che regolano la vita di un popolo e incidono profondamente sulla sua condizione di libertà. La discriminante che porta alla scelta del voto, dunque, è per me legata al senso di responsabilità verso chi ha minori strumenti, verso chi non è privilegiato dalla nascita, chi per guadagnarsi da vivere o per il deterioramento dell’ambiente è esposto a gravi rischi per la sua salute.”

Parole difficili da comprendere sulla bocca di chi ha possibilità economiche e non deve arrabattarsi alla meglio per giungere a fine mese, viene il dubbio sull’autenticità delle stesse, eppure sono il segnale evidente di una profonda riflessione anche nel mondo industriale,sul modello del liberismo economico,sui suoi limiti e fallimenti, e sulla dignità del lavoro umano che qualcuno vorrebbe svendere al peggior offerente.

Se è vero che l’albero si vede dai frutti, il nostro albero è molto malato e richiede una poderosa potatura.

Parole evangeliche, mica del librucolo di Bondi, Garagnani e Palmieri.

 Streghella16

 

 
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Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 07 Marzo 2006 da streghella16
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BIANCO & NERO
L'opinione al volante

Indubbiamente,alcuni leghisti non hanno ben chiaro il concetto di coerenza e legalità.

Quattro mesi di condanna ai signori Calderoli e Maroni per resistenza a Pubblico Ufficiale durante la perquisizione delle forze dell'ordine nella sede leghista di Milano. 

Fatto molto grave se si considera che  i due della Banda Bossi caldeggiano,da tempo immemorabile, misure eccezionali di sicurezza contro il terrorismo e la criminalità comune.

Ancora più incomprensibile la logica del Maroni che, lasciate ai ricordi giovanili le sue militanze  in "Democrazia proletaria", ha ricoperto l'incarico di Ministro degli Interni (funzione, guarda caso,  preposta al coordinamento di tutte le forze dell'ordine) nel primo governo Berlusconi.

Il fatto si può leggere in vari modi,naturalmente.
Io ne propongo uno:

" La legalità è quella che deve essere chiara agli altri ma non a me."

"Prosit!"
ai sostenitori dei candidati della Casa delle Il-libertà.

Streghella16

 
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Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 03 Marzo 2006 da streghella16
Foto di streghella16

FUMETTI

Sally"Farò una lista delle cose che ho imparato nella vita."

Sally " Anzi, ne farò due.."

Charlie Brown" Perchè una è più lunga dell'altra..??"

Sally: " Perchè quella più lunga è la lista delle cose che ho imparato sulla mia pelle!"

" Non chiamateli fumetti,
chiamateli filosofie."

Streghella16

 
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