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L'Angelo di Goedel (6/N)

Post n°212 pubblicato il 07 Marzo 2008 da semi.conduttore
 

Per tentare di riprendere i fili del discorso, cerco di riassumere come posso:

  1. Penrose non crede in una piccola anima immortale (quindi esclude il punto D): pensa che i fenomeni dell'intelligenza, della coscienza e dell'autocoscienza siano in ogni caso rinviabili a cause fisiche, naturali e indagabili con il metodo scientifico;
  2. Penrose non crede che alla base dei fenomeni di cui al punto precedente (che per brevità d'ora in poi chiamerò fenomeni mentali) ci sia un qualche tipo di computo, di algoritmo (in buona sostanza: qualcosa che possa essere eseguito su una macchina universale di Turing), e crede anche che ciò sia impossibile in linea di principio; quindi esclude anche il punto A (IA in senso forte);
  3. le argomentazioni che Penrose sciorina a sostegno della sua posizione si estendono per circa 150 pagine, non esattamente facilissime da leggere, ma che credo di poter riassumere all'osso in questa maniera;
    • un computer "intelligente" in senso A sarebbe basato - in ogni caso - su un algoritmo, e cioè alla fin fine su un sistema formale (a noi esseri umani perfettamente noto, perché lo dobbiamo costruire);
    • tale sistema formale si scontrerebbe coi limiti posti dai teoremi di Goedel, in altre parole sarebbe incapace di provare affermazioni vere ma indecidibili all'interno del sistema stesso;
    • siccome invece noi esseri umani potremmo provare tali affermazioni (potremmo dimostrare certi teoremi, almeno in linea di principio, non mi aspetto che lo possano concretamente fare tutti, ma un qualsiasi essere umano bene addestrato e con sufficiente pazienza certamente sì), ciò dimostra la nostra innegabile superiorità, e scatena un paradosso tale per cui la costruzione stessa del computer "intelligente" diventa impossibile; queste stesse argomentazioni gli servono a confutare il punto B (IA in senso debole)
  4. non gli resta che il punto C: i fenomeni mentali sono conseguenza di fenomeni fisici non-computabili. Nelle restanti 350 pagine del libro, Penrose va a caccia di questi fantasmi, indicando alcune interessanti possibilità (che però, va detto, sono solo possibilità: non dimostra nulla).

Trovo quanto meno sorprendente che due esseri umani certamente sopra la media, quanto a facoltà intellettive, e cioè Penrose e Hofstadter, possano arrivare a conclusioni completamente divergenti a partire dagli stessi elementi di base.
Prima di passare alla parte "Hofstadter" di questa discussione, c'è un certo numero di cose che vanno puntualizzate:
  1. cos'è una macchina universale di Turing?
  2. chi cazzo era Goedel, perché non si è fatto gli affari suoi, chi lo spingeva, e soprattutto cosa diavolo c'entra un teorema di matematica con la mia piccola anima immortale.

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Commenti al Post:
sonouncantastorie
sonouncantastorie il 09/03/08 alle 18:15 via WEB
Non sapevo che avessi una piccola anima immortale. Che culo! Sono un po' invidioso. La mia si spegne invece dopo 3.535.948 anni, 183 giorni, 14 ore, 12 m., 33 secondi.
Comunque, mi pare che sul tuo messaggio ci casca a cecio la formula dell'amore che elaborai in un aspro scontro con la buonanima di Randy. La trascrivo pari pari per i posteri, non sia mai che qualcuno me la scippi.

E dunque: x è causa di sé
Ma se x si causa da sé, allora x moltiplica x
Quindi x = x2
Ciò che causa se stesso è necessariamente Soggetto (S) e Oggetto (O)
Quindi x = S + O
Ma il Soggetto, in quanto causa di sé, è Cosciente ed è uguale a x2 (S = x2)
perciò x = x2 + O
L’Oggetto è una cosa finita, e una cosa finita è una costante (O = C)
Quindi x = x2 + C
Insomma, non so che c'entra un teorema di matematica con la tua piccola anima immortale, ma c'entra senz'altro con l'Amore.
 
kleocoppersmith
kleocoppersmith il 10/03/08 alle 13:17 via WEB
non capisco godel :-(
 
 
semi.conduttore
semi.conduttore il 11/03/08 alle 09:42 via WEB
neanche io, qual è il problema? :-)
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/03/08 alle 10:59 via WEB
"tale sistema formale si scontrerebbe coi limiti posti dai teoremi di Goedel, in altre parole sarebbe incapace di provare affermazioni vere ma indecidibili all'interno del sistema stesso". ehm. non ho capito, quando dici che invece l'uomo 'può provare affermazioni', si intende che: l'uomo può provare delle affermazioni che il computer non può provare (se mi confondi definitivamente le idee con qualche esempio, magari è meglio!), oppure se il teorema di godel (rifiuto di scrivere goedel) non si applica proprio alla sublime intelligenza degli esseri umani (e, in questo caso, why not). kleo
 
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