semperadamas

Lecco (maledetto lago, non mi avrai)


A volte, ed è grottesco, il peggior tuo nemico, sei tu stesso.però anche il Lago di Lecco ci ha messo del suo. Mai nuotato al lago prima d'ora e, si sapeva, l'inesperienza non paga.Mi metto la muta sotto il sole cocente e attendo il via insieme alle mie nervosissime compagne di Avvent Svent)ura. Alle 09.00, quando siamo arrivati, il lago era una tavola, adesso, ore 13.00 un po' meno. Molto meno tavola. Decisamente niente tavola... un fischio da' inizio al mio personalissimo dramma: non che io sia questa splendida nuotatrice, ma questo casotto.. cos'è?! acqua dappertutto, onde dappertutto, mi bevo mezzo lago e non mi sposto di un metro o così pare. Basta: decido che questa faccenda non è di mia competenza, tiro su la testa e mi tolgo gli occhialini. Me ne vado a casa.Poi, brevissimamente, un lampo di rabbia e decido che questo fottuto lago me lo nuoto, dovessi metterci un'ora. E nuoto. Ed esco in dodici minuti e spicci stupendo me stessa,  ma non il Principe consorte che mi fa' pollice verso l'alto all'uscita sula scalinata di pietra.Via la muta, su le scarpe e il casco e via, verso l'anello di quattro chilometri pieno di curve e con tre cambi di direzione bruschi. Devo stare attenta ma devo spingere forte. C'è vento ed io in bici non sono niente di eccezionale, ma intanto qualcuna la recupero.  Running. Il Principe è lì, vicino alla zona cambio e mi dice solo una parola: corri.Corro. 23 minuti. Corro bene, senza insaccarmi, corro corro corro su questo lungo lago ventoso e mi porto a casa il primo posto di categoria e il mio personal best. Un minuto buono in meno del mio esordio.E ho battuto il lago...!Sono contenta.