Mi hai insegnato ad attenderti, paziente,quando andavamo insieme per le spese:così aspettavo, seduto fuorin dall'usciopoichè fuori era scritto che lì non potevo entrare.Abbiam giocato anche, più volte, a nascondino:ma ti trovavo sempre ( ho naso fino );ma quando la pallina anche ieri mi hai tirato,perchè non l'hai ripresa e te ne sei andato?Che strano, il posto dove mi hai lasciatola strada è dritta, non c'è il panettiere,nè il lattaio, neppure il salumieree non capisco neanche perchè maici siamo andati in auto, a far spese.Ora, comprendo, sarai indaffaratoo qualche impedimento ti ha bloccato;ma io son stanco qui di rimanere,il sole è caldo,ho sete, vorrei bere...Sono già stanco pure di abbaiareil sole picchia, mi par di morirein lungo e in largo, sulla starda ho cercato;con ansia e affanno, tracce tue non ho trovato.Perchè non torni ad abbracciarmi?Le coccole mi mancano, più ancora della pappa.Beh, sai cosa ti dico?Io come sempre,me ne starò buono qui e ti aspetto.....AMICO. ( L. Bianchi Cavalleri )