eccoci qua,
un'altra lunga, calda ed entusiasmante estate si appresta al suo termine.
I ricordi ancora vivi delle lunghe serate in spiaggia, dei bagni, delle risate con gli amici e dei(aihme! ci sono pure quelli) compiti a casa.
Con tutti questa sfilza di ricordi si aggiunge però l'imminente ritorno a casa, il recupero delle vecchie abitudini e il fatidico primo giorno di scuola....
il primo di una lunga serie...
e si avvicina anche la ripresa degli incontri dello SPAF!, interrotti a inizio estate per ovvi motivi vacanzieri...
Vacanzieri per tutti?
Qui sorgono i primi dubbi...
C'è per caso qualcuno di voi lettori che anzichè svagarsi al ritmo di ritmo latino e ballate in discoteca si è rimboccato le maniche fiondandosi a strombattuto su lavoretti e lavoroni??
Per molti di voi...la fine dell'estate vuol dire anche la fine di un supplizio, di un oblio chiamatosi LAVORO!
Ogni anno che passa gli studenti lavoratori diventano sempre più numerosi, sarà per la crisi, sarà per propria coscienza, ma tutto ciò è utile per la crescita interna di un ragazzo.
Per alcuni si sarà trattato solo di un gioco, di uno stage...
per altri si è trattato di una vera e propria esperienza di vita, in cui il giovane lavoratore ha compreso l'importanza dello studio e la difficoltà del lavoro.
Che sia proprio vero che ogni età ha le sue esperienze, belle o brutte che siano?
I genitori quindi avranno ragione su questo frangente?
Noi adolescenti vogliamo crescere senza rimpianti?
Vogliamo davvero arrivae a trent'anni e rimetterci a studiare, a comportarsi come ragazzini, ballare nelle discoteche ed illudersi un poco di avere l'opportunità di correggere i propri errori adolescenziali?
Basta un pò di impegno...
un minimo di consapevolezza...
e voglia di mettersi in gioco...