Il diario della Nina

la malinconia si balla come un lento


Ho capito che devo stare più tempo da sola.Non è perchè con gli altri sto male.No.E' perchè ho bisogno di stare da sola. Punto.Di non parlare con nessuno e di ritrovare , quindi, la voglia di parlare con gli altri.La voglia di darmi.Non nel senso che non dia già abbastanza. Io , credo di dare tutto a chi amo.Ma forse...si...forse ho dato troppo. Oh beh...penserete che sia un'arrogante. Mi "arrogo" il diritto di dire che ho dato troppo.Sapete, ne ho sentite di ogni sul mio conto ultimamente. Da tutti. E sono davvero stanca di questi giudizi. Che siano giusti o meno...mi hanno rotto le palle.Sembra che siano tutti li pronti a mettere bocca in qualcosa che faccio o che dico. Un passo falso e zacchete...arriva la bacchettata.CAZZO. IO VOGLIO SBAGLIARE. VOGLIO POTER SBAGLIARE SENZA SENTIRE IL PESO DI QUELL'ERRORE E SENZA ESSERE CIRCONDATA DI PERSONE CHE GIUDICANO.Per cui, me ne sto da sola. Rifuggo il mondo.Ciò mi costa inizialmente una fatica abominevole. Passo la prima ora di silenzio e solitudine come un peso. Con un'ansia. Una considerevole ansia.Poi...mi calmo. Piano piano mi calmo. E lascio semplicemente che il cervello navighi.Devo approfittare di queste due settimane di ferie per farlo. Devo iniziare ad ascoltarmi, a domandarmi le cose...a non scappare di fronte alle cose.E' triste...è doloroso...affrontare le cose. E allora è come se una mano immaginaria (una mano che viene da me) mi rimettesse nell'esatto punto da cui ero scappata.Io devo affrontare TUTTO.Io SO tutto.In questo percorso, un percorso che solo io so quanto è duro, ritrovo al mio fianco chi credevo mi avrebbe sempre osteggiato.L'unica persona che non mi giudica più, l'unica persona che non mi ferisce più, l'unica persona che mi sta accanto come si deve stare accanto a chi non sta molto bene e sta cercando di affrontare tutto senza alcuna voglia di affrontarlo...è mia madre.Mi basta vederla ogni due giorni, abbracciarla, o sentirmi abbracciata da lei per ritrovare la pace. I pisolini che faccio a casa di mia madre nel dopo pranzo sono...semplicemente...pisolini da bimba.Non so se finalmente sia riuscita a capirmi o se semplicemente si renda conto che ora...caricare la fionda e lanciarmi addosso cattiverie sarebbe come darmi l'ultima spinta verso il baratro. Ma non importa. Non mi importa. Ho bisogno di sentirmi amata. Di sentirmi accolta. E di sentirmi spronata anche. Ma nel modo giusto.Esiste un modo giusto per tutti...sapete?E io sto attraversando da più di qualche anno un periodo di "ricerca di equilibrio".Mio fratello mi ricorda che per trovare il proprio equilibrio ci vogliono ANNI.E questo mi consola. Si, mi consola.Forse devo ricordarmi più spesso delle cose buone che ho fatto, mettere da parte le cose cattive, almeno al momento.No...non forse. Devo farlo.Devo spingermi all'estremo, scorgere il baratro, quasi scivolarci dentro e poi...poi...uscirne.Non voleva essere un post tragico...voleva essere un post di speranza.Forse non riuscite a vederla...la speranza. Nelle mie parole. Ma io spero. Ho fiducia. E non mi arrendo. Sono determinata. E so che ci vorranno anni. Ma io ho un'idea in testa di come voglio essere. E non è nessuna delle ANNA che vogliono gli altri.E' la mia Anna.