Il diario della Nina

mamma...ci sono i mostri fuori casa


In genere ero lunatica fin dalle belle giornateIn genere ero afflitta e irrequieta le nottiIl mio cuore malato avrebbe sanguinatoPurchè tu lo vedessi, ma adessoNon trovo me stessa a casa miaCanticchiando tristi melodie che mi fanno piangereNon ci sono più "ti amo"La lingua mi sta abbandonandoNon ci sono più "ti amo"Ci sono troppi cambiamenti nel mondoL'amante parla di mostriIn genere c'erano demoni nella mia camera di notteDesiderio, disperazione, desiderioCosì tanti mostri, ma adessoNon trovo me stessa a casa miaCanticchiando tristi melodie che mi fanno piangereNon ci sono più "ti amo"La lingua mi sta abbandonandoNon ci sono più "ti amo"La lingua mi sta abbandonando in silenzioNon ci sono più "ti amo"Ci sono troppi cambiamenti nel mondoLa gente sta diventando pazzaStavano arrivando e sai una cosa mamma?Tutti si comportavano veramente da pazziI mostri sono pazziCi sono mostri la fuoriNon ci sono più "ti amo"La lingua mi sta abbandonandoNon ci sono più "ti amo"La lingua mi sta abbandonando in silenzioNon ci sono più "ti amo"Ci sono troppi cambiamenti nel mondo NO MORE "I LOVE YOU'S". La conoscete? A me piace molto. Forse un tempo la snobbavo un po'. Troppo commerciale. Negli ultimi mesi la ascoltavo spesso, senza domandarmi cosa volesse dire. Beh, la traduzione è davanti ai vostri occhi , poco sopra le righe che sto scrivendo.Oggi è il giorno "dei grandi mostri", della gente che sta diventando pazza e dei mie sogni strambi. Brutti. E degli incubi che diventano realtà.Non ho forze per reagire. Mi hanno dato un giorno. Un giorno. Non è poco se vissuto nella maniera giusta. Allora sono venuta qui. Da mia madre. In casa non c'era nessuno. Tutti al lavoro. Prima ho pianto. Ho rovesciato un po' di cose in casa. Poi le rimesse in ordine. Ho preso la foto di mio padre e ho pianto ancora. Poi con gli occhi a pezzi mi sono trascinata a letto. E ho sognato. Ho sognato che la mia nuova casa non c'era più. C'era un palazzo della regione. Il palazzo della regione. Con un entrata lussuosa e con una tenda verde che cadeva come un drappeggio.Stamattina ho fatto due incontri inaspettati. Uno telefonico e uno di persona. Una coppia che si scioglie. E si scioglie in modo triste.Le due persone, separatamente, nello stesso giorno. Devo essere davvero fortunata per riuscire a vedere contemporaneamente entrambi i lati, per sentire le due campane e capire...che non dovrebbe necessariamente finire così sempre. E ho capito che voglio bene a quelle due persone. Poi ho ricevuto l'abbraccio dei due bimbi più meravigliosi del mondo. Quelli che dopo poco la morte di mio padre, nonostante ci fosse uno stronzo che mi faceva star male, davano un senso alle mie giornate di "lavacessi".Ho pensato a tutto quel periodo. Ho riguardato le mie foto. Quegli occhi da bambina. Che sembrava che avessi 20 anni. E invece ne avevo 28.Ma la morte non è un mostro. Come dice la canzone...i mostri sono fuori dalla porta di casa. O dentro di noi. A volte il mostro siamo noi. Siamo dei mostri.E io ho passato 4 ore ascoltando musica. E pensando che se avessi ancora dovuto parlare con qualcuno mi sarei rifiutata. Non ho niente da aggiungere. Non c'è niente da dire. C'è solo da fare. Mi ha fatto piacere ricevere la telefonata di una persona che mi ha detto "mi è dispiaciuto tantissimo vederti così dimagrita e sfatta. Eri in allarme rosso e io ti ho chiamato"E mi ha fatto piacere parlare con l'altra persona. E capire che ... è un'ottima persona. Che ha non ha attraversato buoni momenti. Ma prova con tutta se stessa a superarli.Vi lascio un commento. L'unico che in questo momento in cui io non so più chi sono , abbia davvero un senso....E' LA VITA.Ora aspetto mia madre. A minuti dovrebbe tornare. Vi abbraccio. Dovunque voi siate, spero in una condizione psico fisica migliore della mia.