Creato da annina79dgl il 26/12/2009

Il diario della Nina

un angelo con la coda da diavolo

 

mamma...ci sono i mostri fuori casa

Post n°176 pubblicato il 02 Agosto 2011 da annina79dgl

In genere ero lunatica fin dalle belle giornate
In genere ero afflitta e irrequieta le notti
Il mio cuore malato avrebbe sanguinato
Purchè tu lo vedessi, ma adesso
Non trovo me stessa a casa mia
Canticchiando tristi melodie che mi fanno piangere

Non ci sono più "ti amo"
La lingua mi sta abbandonando
Non ci sono più "ti amo"
Ci sono troppi cambiamenti nel mondo

L'amante parla di mostri

In genere c'erano demoni nella mia camera di notte
Desiderio, disperazione, desiderio
Così tanti mostri, ma adesso
Non trovo me stessa a casa mia
Canticchiando tristi melodie che mi fanno piangere

Non ci sono più "ti amo"
La lingua mi sta abbandonando
Non ci sono più "ti amo"
La lingua mi sta abbandonando in silenzio
Non ci sono più "ti amo"
Ci sono troppi cambiamenti nel mondo

La gente sta diventando pazza
Stavano arrivando e sai una cosa mamma?
Tutti si comportavano veramente da pazzi
I mostri sono pazzi
Ci sono mostri la fuori

Non ci sono più "ti amo"
La lingua mi sta abbandonando
Non ci sono più "ti amo"
La lingua mi sta abbandonando in silenzio
Non ci sono più "ti amo"
Ci sono troppi cambiamenti nel mondo

 

NO MORE "I LOVE YOU'S". La conoscete? A me piace molto. Forse un tempo la snobbavo un po'. Troppo commerciale. Negli ultimi mesi la ascoltavo spesso, senza domandarmi cosa volesse dire. Beh, la traduzione è davanti ai vostri occhi , poco sopra le righe che sto scrivendo.

Oggi è il giorno "dei grandi mostri", della gente che sta diventando pazza e dei mie sogni strambi. Brutti. E degli incubi che diventano realtà.

Non ho forze per reagire. Mi hanno dato un giorno.

Un giorno.

Non è poco se vissuto nella maniera giusta. Allora sono venuta qui. Da mia madre. In casa non c'era nessuno. Tutti al lavoro.

Prima ho pianto. Ho rovesciato un po' di cose in casa. Poi le rimesse in ordine. Ho preso la foto di mio padre e ho pianto ancora. Poi con gli occhi a pezzi mi sono trascinata a letto. E ho sognato. Ho sognato che la mia nuova casa non c'era più. C'era un palazzo della regione. Il palazzo della regione. Con un entrata lussuosa e con una tenda verde che cadeva come un drappeggio.

Stamattina ho fatto due incontri inaspettati. Uno telefonico e uno di persona. Una coppia che si scioglie. E si scioglie in modo triste.Le due persone, separatamente, nello stesso giorno. Devo essere davvero fortunata per riuscire a vedere contemporaneamente entrambi i lati, per sentire le due campane e capire...che non dovrebbe necessariamente finire così sempre. E ho capito che voglio bene a quelle due persone.

Poi ho ricevuto l'abbraccio dei due bimbi più meravigliosi del mondo. Quelli che dopo poco la morte di mio padre, nonostante ci fosse uno stronzo che mi faceva star male, davano un senso alle mie giornate di "lavacessi".

Ho pensato a tutto quel periodo. Ho riguardato le mie foto. Quegli occhi da bambina. Che sembrava che avessi 20 anni. E invece ne avevo 28.

Ma la morte non è un mostro. Come dice la canzone...i mostri sono fuori dalla porta di casa. O dentro di noi. A volte il mostro siamo noi. Siamo dei mostri.

E io ho passato 4 ore ascoltando musica. E pensando che se avessi ancora dovuto parlare con qualcuno mi sarei rifiutata. Non ho niente da aggiungere. Non c'è niente da dire. C'è solo da fare.

Mi ha fatto piacere ricevere la telefonata di una persona che mi ha detto "mi è dispiaciuto tantissimo vederti così dimagrita e sfatta. Eri in allarme rosso e io ti ho chiamato"

E mi ha fatto piacere parlare con l'altra persona. E capire che ... è un'ottima persona. Che ha non ha attraversato buoni momenti. Ma prova con tutta se stessa a superarli.

Vi lascio un commento. L'unico che in questo momento in cui io non so più chi sono , abbia davvero un senso.

...E' LA VITA.

Ora aspetto mia madre. A minuti dovrebbe tornare.

Vi abbraccio. Dovunque voi siate, spero in una condizione psico fisica migliore della mia.




 


 
 
 

la malinconia si balla come un lento

Post n°175 pubblicato il 04 Luglio 2011 da annina79dgl

Ho capito che devo stare più tempo da sola.

Non è perchè con gli altri sto male.

No.

E' perchè ho bisogno di stare da sola. Punto.

Di non parlare con nessuno e di ritrovare , quindi, la voglia di parlare con gli altri.

La voglia di darmi.

Non nel senso che non dia già abbastanza. Io , credo di dare tutto a chi amo.

Ma forse...si...forse ho dato troppo. Oh beh...penserete che sia un'arrogante. Mi "arrogo" il diritto di dire che ho dato troppo.

Sapete, ne ho sentite di ogni sul mio conto ultimamente. Da tutti. E sono davvero stanca di questi giudizi. Che siano giusti o meno...mi hanno rotto le palle.

Sembra che siano tutti li pronti a mettere bocca in qualcosa che faccio o che dico. Un passo falso e zacchete...arriva la bacchettata.

CAZZO. IO VOGLIO SBAGLIARE. VOGLIO POTER SBAGLIARE SENZA SENTIRE IL PESO DI QUELL'ERRORE E SENZA ESSERE CIRCONDATA DI PERSONE CHE GIUDICANO.

Per cui, me ne sto da sola. Rifuggo il mondo.

Ciò mi costa inizialmente una fatica abominevole. Passo la prima ora di silenzio e solitudine come un peso. Con un'ansia. Una considerevole ansia.

Poi...mi calmo. Piano piano mi calmo. E lascio semplicemente che il cervello navighi.

Devo approfittare di queste due settimane di ferie per farlo. Devo iniziare ad ascoltarmi, a domandarmi le cose...a non scappare di fronte alle cose.

E' triste...è doloroso...affrontare le cose. E allora è come se una mano immaginaria (una mano che viene da me) mi rimettesse nell'esatto punto da cui ero scappata.

Io devo affrontare TUTTO.

Io SO tutto.

In questo percorso, un percorso che solo io so quanto è duro, ritrovo al mio fianco chi credevo mi avrebbe sempre osteggiato.

L'unica persona che non mi giudica più, l'unica persona che non mi ferisce più, l'unica persona che mi sta accanto come si deve stare accanto a chi non sta molto bene e sta cercando di affrontare tutto senza alcuna voglia di affrontarlo...è mia madre.

Mi basta vederla ogni due giorni, abbracciarla, o sentirmi abbracciata da lei per ritrovare la pace. I pisolini che faccio a casa di mia madre nel dopo pranzo sono...semplicemente...pisolini da bimba.

Non so se finalmente sia riuscita a capirmi o se semplicemente si renda conto che ora...caricare la fionda e lanciarmi addosso cattiverie sarebbe come darmi l'ultima spinta verso il baratro. Ma non importa. Non mi importa. Ho bisogno di sentirmi amata. Di sentirmi accolta. E di sentirmi spronata anche. Ma nel modo giusto.

Esiste un modo giusto per tutti...sapete?

E io sto attraversando da più di qualche anno un periodo di "ricerca di equilibrio".

Mio fratello mi ricorda che per trovare il proprio equilibrio ci vogliono ANNI.

E questo mi consola. Si, mi consola.

Forse devo ricordarmi più spesso delle cose buone che ho fatto, mettere da parte le cose cattive, almeno al momento.

No...non forse. Devo farlo.

Devo spingermi all'estremo, scorgere il baratro, quasi scivolarci dentro e poi...poi...uscirne.

Non voleva essere un post tragico...

voleva essere un post di speranza.

Forse non riuscite a vederla...la speranza. Nelle mie parole. Ma io spero. Ho fiducia. E non mi arrendo. Sono determinata. E so che ci vorranno anni. Ma io ho un'idea in testa di come voglio essere. E non è nessuna delle ANNA che vogliono gli altri.

E' la mia Anna.

 
 
 

HOME (?)

Post n°174 pubblicato il 15 Giugno 2011 da annina79dgl

Dovrei spiegarvi perchè ho messo questo video.

Detto fatto. Ve lo spiego.

In questo periodo è come se stessi vivendo in più case.

Casa mia. Quella che mi sono scelta. Quella in zona centralissima , col campanile a sinistra. Che svetta tra i tetti e le tegole.

Casa di mia madre. Che è sempre un po' mia. Da dove ora vi scrivo. Dove passo quando ho il giorno di riposo. E a modo mio stacco la spina. Perchè a volte l'altra casa è troppo silenziosa.

Il lavoro, che è a tutti gli effetti una seconda casa per me. Una specie di seconda famiglia. Dove le dinamiche coi colleghi e i datori di lavoro danno un po' di verve alla mia vita. Ma in fondo...quando sono a casa da sola...vorrei essere al lavoro. Almeno starei in compagnia. E quando sono al lavoro vorrei essere a casa...ma in compagnia. Non da sola.

Questo blog è casa mia da sempre. Come casa di mia mamma. Qui sono io al 100%. Poi qualche tempo fa ne ho aperto un'altro che è dedicato al pubblico, per il loro diletto. Perchè si divertano a leggermi. Ma è impegnativo. Ed infatti rappresenta l'altra casa. L'impegno. Verso me stessa e verso gli altri.

Ma mi sento strana. Comoda e scomoda un po' dappertutto. Seduta in bilico.

A dirla tutta...casa mia è lui.

Quando non c'è lui, che io...lo sapete...AMO...casa mia è il mondo.

Ma io...voglio tornare a casa. La casa è dove c'è il mio cuore. E il mio cuore ce l'ha lui.

E io potrò lottare con me stessa per sentirmi bene dovunque anche senza di lui,ma non sarà mai la stessa cosa. Non starò mai bene senza di lui.

Posso sentirmi rilassata. Serena.

Ma non felice.

Sto tornanDo a casa...mi dico sempre. Ma lui non è in quella casa magari. E' al lavoro. Alle prove. Sta dormendo. E' da sua madre. E' in giro per i fatti suoi.

Non è casa mia...allora. Nessun posto senza di lui è casa mia.

Sono surrogati. Ecco.

Cosa combina l'amore? Cosa mi ha fatto?

SONO DIVENTATA UN MOSTRO ... :(

 

 

 
 
 

supponiamo

Post n°173 pubblicato il 03 Giugno 2011 da annina79dgl

Sono le dieci di una serata morta. Morta come me.

Mary mi manda un sms. Vuole venire da me.

Vuole starmi vicino.

"ho appena staccato...vuoi che venga da te?"

"ma ga ri!" le rispondo

E...mi sta vicino. E lo fa in modo EGREGIO.

Coi suoi sorrisi gentili. Le sue battute. I suoi inviti al mare.

Ci facciamo 2 passi in centro. Lei si mangia un gelato. Io un ghiacciolo.

E scopro che...abbiamo un sacco di cose in comune.

La passione per la psicologia, per le persone per bene, per il mare, per le cose e le persone tranquille, per il cibo, per i cani, per i ragazzi dolci e gentili, trascorsi simili, sensibilità simili, modi di vedere la vita ... simili.

Mi parla dei suoi problemi...

Io dei miei.

Io...forse ... parlo un pelino di più.

Quando andiamo verso la sua macchina mi dice "io nn ti porto a casa ora...ti porto... A CANTARE"

Al karaoke.

"canta una canzone allegra o grintosa!" mi dice col broncio "non voglio lagne"

E sia...CROCODILE ROCK.

Era entusiasta.

Veramente erano entusiasti un po' tutti....nel locale.

"ma...SEI BRAVA! sei brava! la tua voce cambia quando canti...hai una voce...bella!"

Quando mi racconta che, quando va al mare e porta con sè il suo cane, lui ha il difetto di prendere tutti quelli che sono in acqua e portarli delicatamente a riva...RIDO COME UNA MATTA.

"e se non voglio andare a riva?" le chiedo

"lui ti porta a riva"

AH...VABBE'...MI FARO' PORTARE A RIVA DAL TUO CANE...PROVANDO QUESTA NUOVA EMOZIONE.

Quando smonto dalla sua auto...mi allunga un cd.

La 18...mi dice. Ascoltala. MA NON PIANGERE!

E invece...ho pianto.

Come un vitello.

Ma ne valeva la pena.

Ho pianto perchè ERA DAVVERO UN BEL PEZZO CHE QUALCUNO NON MI DEDICAVA UNA CANZONE TANTO AZZECCATA AL MOMENTO.

 

Grazie...piccola grande Mary.

Ho supposto tante cose nella mia vita...ma mai che mi arrivasse addosso questa serata, che anche dovesse essere l'ultima ... ricorderò sempre con tanta tenerezza

 
 
 

________________________________

Post n°172 pubblicato il 02 Giugno 2011 da annina79dgl

Mentre piango appoggiata al muretto degli spogliatoi, M. mi dice "ti prego anna....non fare così...ti prego mi si spezza il cuore"

E corre in bagno a piangere.

Chi sono io?

Sono il mostro, la stronza, quella che lui dipinge come un'incognita , una persona immatura e poco equilibrata, una pazza di cui tutti si stancano, o sono la donna emotiva e sensibile...che tutti tranne lui...vorrebbero abbracciare?

PERCHE' MI VOLETE COSI' BENE? SMETTETELA DI VOLERMENE.

PERCHE' ORMAI MI SONO CONVINTA DI ESSERE UNO SCHIFO DI PERSONA...IO NON VALGO LE VOSTRE LACRIME. NON VALGO NEMMENO LE MIE.

QUESTO VORREI DIRE LORO.

"noi ti conosciamo...ormai è sei mesi che viviamo a stretto contatto con te. ti conosciamo. tu sei anna...e se tu fossi anche solo in parte una brutta persona, al mare con me non ci verresti. dopo le prime 5 parole ti avrei liquidato. si...ci ho messo un po' a capirti...ma ... ora so chi sei"

Mentre scrivo queste parole mi si pare uno squarcio dentro il petto.

Un'enorme voragine che risucchia tutto.

E sento che voglio morire.

Perchè mi sono autocinvinta di tutto. DALLA A ALLA Z.

O forse perchè non credo a una parola.

O forse perchè ho dato il massimo e mi ritrovo con un pugno di miserie e dolore.

O forse perchè la devono smettere di volermi bene.

Lui non mi ama più. devono smettere anche gli altri.

ADESSO.

IO NON VOGLIO ESISTERE PIU

 
 
 

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