DESERTO DI SABBIA

Diario di bordo... un altro giorno


 Un altro giorno di navigazione. Sono solo, se muoio o vivo, per molti è la stessa cosa, come è giusto che sia, mi fa compagnia un vecchio mazzo di carte dai bordi consumati, usato e riusato nelle lunghe sere in solitudine sotto la luce di una lampada che mi impedisce di vedere oltre il tavolo davanti al quale mi siedo per giocare il mio personalissimo solitario. Ogni tanto qualche rumore di fondo dal mondo esterno, ma tutto mi è estraneo, sono concentrato sul movimento delle mani che distribuiscono le carte. Questa notte sarà l'ennesima notte dove avrò per compagnia i miei pensieri che legherò al risultato delle carte, ogni seme ha il suo significato e ogni soluzione sarà la sua risposta, in un tentativo idiota di interpretare la casualità della vita e di prevedere il futuro. Riesco a sorridere di me stesso, a cosa mi servirebbe saperlo? Domani sarà un altro giorno e poi un'altra notte, un'altra partita e ricomincerò da capo a sfidare l'incertezza al tavolo del destino. Il solitario è un gioco a cui partecipa un solo giocatore, perché la vita è questo, un lungo estenuante viaggio solitario che si conclude con l'ultima carta, la morte.