DESERTO DI SABBIA

Diario di bordo... alla fine del mondo


 Chissà se alla fine del mondo esiste una boa o un precipizio che si riversa in qualche luogo, una cascata che sprofonda in un salto nebuloso a cui nessuna barca potrà resistere, già, la mia è così fragile e sottile che ogni onda, persino la più innocua, la fa sobbalzare e scricchiolare mentre le più robuste, la sollevano, facendola ricadere con un tonfo che rimbomba fin dentro al cuore. Le poche cose che sono rimaste nella stiva della mente rotolano confuse, disordinate e fradice di umori. Il timone dei sogni non regge più, si è spaccato nello scoglio della realtà e ora vado alla deriva e non me ne frega niente. Il gabbiano delle illusioni vola maestoso sopra di me elegante e magnifico lo tengo in tensione allettandolo con l'esca della mia ingenuità e so che è pronto a colpirmi col suo becco appuntito perché mi ha già ferito più volte, ho sempre avuto la tentazione di abbatterlo ma mi fa troppa compagnia nei momenti di solitudine.