DESERTO DI SABBIA

Diario di bordo... la partenza


 Ti ho guardato partire senza poterti parlare perchè ormai eri troppo lontana, i tuoi occhi erano chiusi e il respiro pesante, mi sentivo un bugiardo e mentivo a me stesso dicendomi che tutto poteva passare. Mi sentivo egoista chiedendoti di restare quando non potevi più farlo. Mi sentivo un estraneo che guardava qualcosa che non riusciva a capire mentre il pensiero mi tormentava la mente supplicando... ancora un istante. Mi sentivo un bambino sull'altalena del dolore che oscillava infinita non riuscendo a fermarla mentre la vita cigolava gemendo. Che triste non riuscire a riempire quei vuoti che a volte si sono creati, che triste non poter più gioire, lottare, amare, ascoltare, vedere, parlare... di quante parole ti sono debitore, di quante carezze, di quanti sorrisi. Mi rimangono solo le cose che avevi e che sbiadiranno in quel tempo che mi rimane da vivere senza poterti vedere, mi rimangono i ricordi di ieri in un oggi che non ha più un domani, mi rimane l'amore che mi hai regalato e con il quale tento di avvolgere un dolore dal quale non posso fuggire... è una pesante valigia quella che trascino sui binari del vuoto, anche se dentro c'è solo un biglietto intriso di pianto, dove ho scritto col cuore... mi manchi mio grande unico, infinito amore.