DESERTO DI SABBIA

BUONGIORNO


  
Buongiorno amore pensai, come tutte le mattine che mi svegliavo, chissà dove sei e cosa fai e a cosa pensi… tutte domande sciocche nate dal desiderio di essere il primo pensiero del tuo giorno così come tu lo eri del mio. Buongiorno amore, così andavo avanti tutta la mattinata mentre ero occupato a svolgere le azioni quotidiane, quelle abitudinarie della giornata, il lavoro, la spesa, le persone che incontravo, il pranzo, la banalità di ogni ora che sarebbe rimasta tale se non ci fosse stato quel buongiorno presente nella mia testa. Buongiorno amore, mentre osservavo il telefono con la speranza che squillasse all’improvviso, preoccupato di non sentirlo come a volte capitava. Tutta la giornata si svolgeva con il pensiero rivolto alle ore che mancavano per arrivare alla sera, aspettando la notte fonda, per poterti dire buonanotte amore… e poi… poi tutto si strozzava nella gola, le discussioni, sempre le stesse, le incomprensioni, le puerili ripicche, il cercare spesso di cogliermi in errore, le rivalse, il sarcasmo espresso solo per esercitare la difesa di un principio ideologico, la mancanza di fiducia tutto sotto l’influenza di una camaleontica personalità che cambiava senza preavviso… alla fine mi veniva da pensare… che palle amore… e mettevo la buonanotte sotto il cuscino, fino al mattino successivo dove ricominciavo senza sapere perché… buongiorno amore, stiracchiandomi nella solitudine di un altro giorno che avrebbe preceduto di nuovo la buonanotte.