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UNA SFIDA DA CHAMPIONS


Guardare l'Inter essere dominata dal Manchester, la Juve e la Roma perdere in terra inglese è davvero difficile; rimanere al palo della più prestigiosa competizione europea che tante soddisfazioni ha regalato ai rossoneri negli ultimi anni è quasi frustrante ma Carlo Ancelotti non butta via la gara contro il Werder: "È solo una partita di Coppa Uefa, ma noi la consideriamo come una sfida da Champions" dice alla vigilia della gara di ritorno contro i tedeschi. "Il nostro obiettivo primario in questo momento è arrivare tra le prime tre in campionato - premette Ancelotti - però vogliamo anche un'altra finale europea e vincere contro il Werder spianerebbe la strada".Sarebbe anche l'occasione per rispondere alle critiche del Presidente e ai fischi incassati dall'allenatore domenica scorsa al Meazza dopo l'1-0 al Cagliari. "Siamo abituati a gestire bene la pressione e non mi spaventa. Anzi, più ce n'è e più abbiamo possibilità di caricarci di energia", assicura il tecnico rossonero che però dovrà fare fronte a un'emergenza in attacco, anche se oltre a Inzaghi, unico disponibile dovrebbe esserci il ritorno di Pato dal primo minuto e di Sheva in panchina. Ronaldinho e Kakà non saranno tra i convocati. Ancelotti ha poi preferito non commentare l'ipotesi che il Milan possa trattare con lo sceicco Mansour per la cessione di quote societarie: "È un problema di carattere amministrativo, mentre io mi curo di quelli tecnici e quindi non posso rispondere".