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SIENA-MILAN 1-5 (7' Pirlo, 48' e 71' Inzaghi, 55' e 78' Pato, 62' Maccarone


Il Milan dilaga e rimane saldo al terzo posto. Una partita controllata bene, come non avveniva da tempo. I rossoneri non giocano un gran calcio nel primo tempo, ma sono cinici e sfruttano le due chance avute a disposizione. Poi sale in cattedra Pato che, assieme a Superpippo, dà un’ impronta decisa al match. Il 5-1 finale è un boccone amarissimo per il Siena, dopo le ultime prestazioni convincenti. Per Inzaghi trecento gol da professionista, contro la squadra a cui segnò anche la prima rete della sua lunga carriera.Giampaolo sceglie la carta Barusso: l’ex centrocampista della Roma in mezzo al campo dal 1’, sfruttando l’assenza di Galloppa. In attacco, nel ballottaggio tra Amoruso e Ghezzal, trova spazio a sorpresa Calaiò. Il Milan, invece, porta in panca tre ex Palloni d’Oro (Kakà, Ronaldinho e Sheva). Beckham ancora dietro le punte, Ambrosini torna dall’inizio dopo il leggero infortunio.Primo tempo: Pronti e via il Milan si guadagna un calcio di rigore. Kharja è ingenuo e interviene in modo netto su Flamini, appena all’interno dell’area di rigore. Pirlo esegue e fa 1-0. La partita si mette sui binari giusti per gli uomini di Carlo Ancelotti. Il Siena, invece, si ritrova a dover affrontare una scalata imprevista, dopo così pochi minuti. La squadra di Giampaolo prende in mano la partita e prova a farsi pericolosa. Intanto Abbiati è fuori causa per un guaio al ginocchio e Dida esordisce in questo campionato. Ma il portiere brasiliano non deve sporcarsi poi così tanto i guanti: il Siena sciupa con un tiro al volo di Maccarone, finito a lato, e con un colpo di testa di Calaiò, che, dopo aver preso il tempo a Jankulovski, spedisce fuori da pochi passi. Al 45’ anche Vergassola sbaglia una conclusione al volo a tu per tu con il numero uno rossonero. E, spietato come non mai, è ancora Inzaghi a fare la differenza. Dopo un primo tempo anonimo, mette lo zampino sul corner di Beckham e manda alle spalle di un incolpevole Curci. Il 2-0 è una punizione eccessiva per gli uomini di Giampaolo. Per il Milan un dolce toccasana.Secondo tempo: La ripresa parte con un’altra buona notizia in casa Milan: dopo oltre un mese torna in campo Kakà. Il brasiliano dà velocità e imprevedibilità all’azione, il Siena resta colpevolmente a guardare. E si gusta anche la perla di Pato, che impreziosisce come una gemma il pomeriggio dell’Artemio Franchi. Il 3-0 è un capolavoro balistico, su cui Curci non può intervenire. Giampaolo scuote i suoi, che ricominciano a giocare, ma il Milan, proprio con Kakà, si divora il poker immediato. Dall’altra parte è Maccarone a timbrare il cartellino, con una bella iniziativa personale: controllo e tiro secco su cui Dida non arriva. I bianconeri si illudono di poter riaprire il match. Il Milan ripiomba nel panico, quando Kakà subisce un pestone ed è ricostretto ad abbandonare il campo, lasciando spazio a Ronaldinho. Ma nel via vai di emozioni c’è spazio, una volta di più, per il prodigio Inzaghi: il centravanti recupera un assist di Pirlo e realizza il trecentesimo gol da professionista. Poi, espone una maglia che ricorda l’evento, raccogliendo l’applauso dell’intero stadio. Pato, che quel record comincia a sognarlo, non ci sta e fa cinquina su assist di Ronaldinho. Solo traversa per Kharja, mentre Beckham al 90’ rischia il suo terzo gol italiano.