Eufrasio Burzi

I TUOI OCCHI


   I tuoi occhiche belli i tuoi occhi!E chissà quanta vita, quali segretisi celano dietro quel tuo sguardo misterioso…Chi sei, quale amara beffa del destinoti ha condotta fin qui, in questa terra di nessuno?Quale peccato, quale sacrilegio hai commessoper essere condannata ad errare senza metain queste gelide lande spoglie di vita? I tuoi occhiche meraviglia i tuoi occhi!Pure in questa eterna penombrane subisco tutta la magia, l’incanto.Ah, se potessi, giuro te li rubereie li appenderei a questo cielo plumbeo.Due piccole stelle ad inventare una nottedue lontane fiammelle nell’infinitoper respirare un attimo d’eternità. In un altro luogo, in un altro tempoforse avrei trovato il coraggio di essere onda del maree dalle correnti del fato lasciarmi trascinare.In un altro spazio o  in un’altro momentoavrei colto  quell’attimo in cui bisognava osaree non sarei fuggito dalla mia paura d’amare…perché certi treni non aspettano i cuori esitantied io allora non ebbi la forza di farmi avantidi aggrapparmi a quell’ultima grande occasione Questa è terra di esilio, di espiazione,di libera perdizione priva di emozione.Né risa né pianto, né inferno né paradiso.Una sopravvivenza squallida, senza clamore.Su mille porte ho lasciato i graffi del mio dolore,ma adesso non ricordo più nemmeno il mio nome…Ed una identità dimenticata è una porta che non s’apre.Vago nel nulla disancorato dalla mia animache immobile, precipita nel vuoto senza atmosfera. I tuoi occhiche spettacolo i tuoi occhi!Due comete precipitate come per magiasulle macerie di chi ha perduto tuttopersino il diritto di chiamarsi “uomo”!Chi sei, immagine silente e impenetrabile?Forse  un angelo ribelle caduto in disgraziastanco di essere vile messaggero di un verbo,padre nostro di tutte le  menzogne e gli inganni? (Uno speciale e sentito ringraziamento a Buiosudime per la sua fattiva collaborazione ai fini della realizzazione di questa poesia). Eufrasio Burzi